Ammetto che gli ultimi post sono un pelino monotematici... però, a mia parziale discolpa, ognuno di essi ha causato il successivo. Visto a quanto pare che mi sono focalizzato (o fissato) sulle tv locali private, nel settembre del 1978 la redazione di "TV Sorrisi e Canzoni" dedicò due puntate ad uno speciale proprio su di loro. Ho già mostrato come, ovviamente, negli inserti locali si dava conto di emittenti e personaggi, ma con uno spazio assai esiguo, stavolta veniva presentato un articolo di ben otto pagine per l'intero territorio nazionale, in cui si faceva un po' il punto sulla situazione, ed era solo la prima puntata.
L'inchiesta sulla emittenza privata non è l'unico scritto interessante, ci sono due articoli sullo sceneggiato "Radici", che a me non piaceva per nulla, uno sui Bee Gees, uno su Enrico Beruschi ed uno sulla nazionale di calcio post mondiale argentino. Come sempre ho omesso qualche articolo perché l'ho valutato meno interessante e per far rifiatare il mio scanner ^_^
Non ci sono moltissime pubblicità, ma un paio che vendevano prodotti per dimagrire sono abbastanza inquietanti, e dimostra come su certi argomenti già negli anni 70 venivano sfruttate le debolezze umane per raccattare qualche soldo in più...
In un commento ad un precedente post (link) un lettore (Gianluca) si domandava come funzionasse la questione della ricezione delle tv locali private, rispondendogli, dopo una breve spiegazione "tecnica", aggiungevo che all'epoca ogni balcone ospitava una antenna, ma anche i tetti ne erano strapieni. L'immagine qui sopra rende bene il concetto, ovviamente tolta la bella ragazza ^_^
Gli autori dell'inchiesta furno Alberto Carloni, Giusy Petringa, Marco Vaglietti.
Capita che noi oggi ci si lamenti delle carenze dello Stato italiano, ma queste affondano in una consuetudine storica di approssimazione endemica... ne è un esempio questo articolo, in cui si spiega che non esisteva un censimento ufficiale delle tv (e radio) locali. Dato che non esisteva una legge specifica sull'emittenza, che arrivo solo nel 1990 con la legge Mammì (che si limitava a prendere atto dello status quo dell'etere), chiunque poteva inaugurare una televisione privata, con o senza autorizzazioni (e visto che non c'era una legge, nessuno poteva autorizzare alcunché!), quindi le tv locali nascevano e morivano come i funghi. Grazie ai suoi 10 inserti delle tv locali (e ricordo che a marzo 1977 erano solo 3), la redazione aveva censito 270 emittenti, ma per difetto!
Il problema, oltre a cosa veniva trasmesso (tra cui film porno), erano le frequenze. Vigeva la regola del far west, il più forte (cioè con il segnale più potente) o il più ricco si prendeva una frequenza, anche se era occupata da altri, ma dato che questi altri, a loro volta, l'avevano occupata in assenza di una legge, nessuno poteva accampare diritti.
Sovente in articoli di questo tipo viene dato conto della legge sull'emittenza radiotelevisiva proposta in quel momento, che sembrava sempre quasi andare in porto, ma che in realtà, dato che non faceva comodo a nessuno avere una regolamentazione, non verrà mai approvata. Con il senno di poi è assai divertente leggere questi articoli, oltre che rivelatore di certi interessi sempre esistiti.
E poi c'era il nodo dei diritti Siae. Oggi se metti mezza immagine, anche senza alcuno scopo di lucro, rischi (giustamente) la fustigazione a sangue, magari dagli stessi editori che negli anni 70 e 80 si facevano allegramente beffe di pagare i diritti alla Siae ^_^
Edit del 24 aprile 2020
La seconda e ultima puntata:
"TV Sorrisi e Canzoni" dal 24 al 30 settembre 1978 - Speciale sulle tv locali: 2° puntata (fine)
La mappa regionale del numero di emittenti, Lombardia, Lazio e Sicilia erano sul podio.
Molto interessante questo elenco che conteneva le emittenti "reali", cioè quelle che trasmettevano programmi, non quelle che si limitavano a tenere occupata una feequenza con il monoscopio.
Qui si ripercorre la storia legale dell'emittenza privata, direi a futura memoria ^_^
Della ragazza tahitiana si parla anche in questo post:
"I più bei sorrisi delle tv locali" - Inserto delle tv locali (edizione del nord) di "TV Sorrisi e Canzoni" dal 6 marzo al 10 settembre 1977
Cicciolina fu assunta in seguito anche dalla Rai ^_^
L'articolo di fantascienza sulla legge "quasi" fatta !
Ricomincio dal sommario.
A mio avviso queste sono le pubblcità più brutte delle riviste del periodo, dato che fanno leva sulle insicurezze delle persone, senza poi risolvere alcun problema... qui si prometteva di dimagrire mentre si dormiva... a cose simili ci credono oggi, figuriamoci nel 1978...
Mi chiedo come si potesse dubitare del dottor Frank Rocco!
Che poi non ho capito come si dimagriva in 5 minuti...
Altra pubblicità che vendeva sogni, ma almeno in questo caso ho capito con quale metodo.
Probabilmente ero troppo piccolo, per apprezzare la tematica, ma proprio non mi piaceva "Radici", troppo drammatico...
Una guarda la formazione di quella fortissima nazionale e capisce perché abbiamo fatto bene ad un mondiale solo quando la rosa era di una squadra sola, sempre e solo quella, chissà quale...
Il motivo per cui è arduo battezzare la prima trasmissione di un cartone animati giapponese sulle tv locali, è proprio quello che si può vedere in queste pagine: ai tempi scrivevano solo "cartoni animati" o "disegni animati"...
Solo dal 1979, visto l'enorme successo degli anime, le emittenti iniziarono a comunicare i titoli delle serie, ma comunque non sempre, quindi il dubbio su quando iniziò con certezza il Grande Mazinga o Candy Candy, non potrà mai essere risolto.
Beruschi era tra i miei preferiti, assieme ai Gatti di vicolo dei miracoli.
Oggi è tornato di moda pure l'orologio al quarzo :]
E poi gli adulti restavano sorpresi quando rimanevamo incolatti davanti alla tv per vedere i robottoni... certo che se paragonati a "Jerry Lewis Show"...
Il mitico Emil!!!
Proprio non ricordavo i Bradford sulla rai, ero convinto li trasmise per la prima volta Rete 4 pre berlusconiana.
Che nostalgia quell'elenco con le tv private.
RispondiEliminaRicordo che all'epoca molte trasmissioni notturne venivano interrotte. La RAI inseriva il monoscopio e ruotando la manopola del segnale (VHF/UHF), spesso si incrociavano i "rulli" notturni delle private con il palinsesto del giorno dopo, con i tipici sfondi rossi o blu accesi. Ricordo che i programmi riportati erano spesso più precisi di quelli dalle guide tv, soprattutto telefilm e cartoni.
A volte compariva persino il titolo della puntata.
Non potevo stare alzato fino a quell'ora, quindi questa particolarità non la rammento ^_^
EliminaL'unica eccezione era il sabato sera, quando riuscivo, grazie ad una certa dose di capricci, a restare sveglio a vedere Star Trek su TMC dopo le 22,00
Ecoo, a casa mia la tv non si accendeva mai così presto, nè potevo stare alzato troppo, ma in mezzo, vedevo tutto ^_^
EliminaVale anche per me il discorso del sabato sera, con qualche rarissima eccezione.
EliminaI rulli spesso rimanevano in onda fino in tarda mattinata, di solito li "intercettavo" nei giorni festivi.
Ricordo che la domenica nei primi anni ottanta, verso le 11 (rigorosamente dopo essere andati a messa...), mi era permesso vedere la TV che mandava in onda le repliche mattutine dei cartoni.
Anche la mattina non presto?
EliminaAllora proprio non li ricordo, c'è da dire che la mattina non la accendavamo proprio la tv, se ero a casa (sabato, domenica o vacanze) scendevo in cortile.
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EliminaAnche da me in teoria c'era il "divieto" di accenderla alla mattina. Lo facevo di nascosto, utilizzando il televisore portatile in B/N che avevamo in un'altra stanza.
EliminaIl punto era che, in mancanza di videoregistratori, se ti perdevi una puntata del cartone del pomeriggio, l'unica soluzione era sperare di beccarla il mattino seguente in replica (di solito dalle 07:00).
Oppure c'era una replica nella fascia oraria compresa dalle 12:00 alle 13:00, ma era più difficile seguirla visto che si sovrapponeva col rientro da scuola.
Nei primi 80 non c'era l'abitudine di guardare la TV già di primo mattino, come accade ora. Prima del pomeriggio non si accendeva quasi mai, al massimo il TG di mezzogiorno.
Piuttosto, a tenerci compagnia la mattina c'era la radio, o per meglio dire, il famigerato giornale radio...
Si, tra fine anni 70 e primi anni 80 non esisteva la prassi di accendere la televisione, non era contemplato, è anche vero che non esisteva ancora un palinsteso dedicato. La mattina c'erano solo film, quando ero ammalato, ma non moribondo, mi guardavo i film di arti marziali ^_^
EliminaUn grazie personale da me per questo interessante numero di TV Sorrisi e Canzoni, particolare per me per due motivi: c'è la data del 19 settembre che è il giorno della mia nascita (anche se purtroppo prima del 1978) 😞, c'è l'articolo e la copertina dedicata ai Bee Gees e Andy Gibb, i miei musicisti preferiti di fine anni 70. Riguardo il tuo pensiero ironico sulla pubblicità che prometteva il dimagrimento durante il sonno sono pienamente d'accordo, la gente non si vuole fissare in zucca che il solo e unico modo per perdere peso e mangiare meno e dormire tanto (e forse l'unica verità di questa fesseria di pubblicità e che si perdeva peso durante il sonno), ma non per merito del prodotto 😒
RispondiEliminaPrego, ora ne metto un altro ;)
EliminaSi limitò a fotografare l'esistente, troppo era il potere di chi aveva tre tv private nazionali. Un partito politoc si fece paladino di questo gruppo, e non si ebbe il coraggio di fare ciò che era più sano economicamente e democraticamente: una sola tv nazionale privata per gruppo.
RispondiEliminaIn realtà alcune/non poche tv locali si limitarono ad un micro tg con la letture dell'Ansa, tabto per essere a posto con la legge.
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