Ed eccomi qui, la "fonte secondaria" per antonomasia, come sono stato etichettato ultimamente, ad inserire altri articoli da me riesumati. Poi queste mie "fonti secondarie" le rendo note solo io, ma io non esisto :]
Passi in rassegna chilometri e chilometri di pellicole microfilmate, trovando solo qualche anteprima e qualche trafiletto, che comunque restano importanti perché testimoniano l'attenzione della carta stampata verso l'animazione giapponese, e poi "giri pagina" e ne trovi una intera dedicata agli anime e scritta in gran parte da miei coetanei ^_^
Per di più con l'inserimento, come noterete, di onomatopee disegnate dai ragazzi e piazzate sopra le scritte pre impostate de "La Notte"!
Non che passare in rassegna decine e decine di bobine microfilmate sia un'attività usurante, ma gli occhi si affaticano e alla fine devi interrompere perché sei mezzo rinco... molto più comodo venire qui a servirsi del lavoro già fatto da me ;)
Lo tsunami mediatico contro i "cartoni animati giapponesi" della primavera 1980 era passato da relativamente poco, fu quasi una isteria di massa mai più vista, a mio avviso, per qualsiasi altro passatempo dei bambini che preoccupò gli adulti negli anni successivi fino all'attualità di oggi.
Una prova visiva non contestabile, è consultabile nelle (mie) tabelle (nate dai miei ritrovamenti) che si possono vedere nel post linkato qui sotto (dovrei aggiornare i dati con i nuovi inserimenti trovati dal luglio 2024 ad oggi):
A giugno 1980, cioè a bocce non proprio fermissime, ma non più agitate come nei mesi di marzo, aprile e maggio, Enzo de Mitri, che spesso si occupava di animazione giapponese in queste pagine di informazione televisiva su "La Notte", diede la parola agli alunni delle terze elementari (quindi un pelino più piccoli di me) di Carnate.

Sarebbe bello che qualcuno di quegli 86 alunni capitasse su questa pagina web a distanza di 45 anni :]

Enzo de Mitri dà subito conto della guerra scatenata dagli adulti contro i cartoni animati giapponesi, citando a ragione, come esempio di attacco totale, la trasmissione "L'altra campana" di Enzo Tortora:
Infatti, come annotavo nel post qui sopra e come si può appurare consultandolo, lo spazio dedicato al punto di vista dei fruitori di quei cartoni animati giapponesi fu nullo, la nostra opinione fu ignorata, non contava.
"La Notte" aveva una rubrica dal titolo "Voi lo pensate, noi lo pubblichiamo", in cui si dava voce alle opinioni dei telespettatori, anche giovani, penso fosse curata dallo stesso Enzo de Mitri.
Alla fine queste missive di protesta, contro le accuse mosse agli anime, diede spunto per un altro articolo, citato qui sopra è già postato:
Questi scritti stimolarono alunni ed insegnati della scuola elementare di Carnate a fare un approfondimento su Goldrake e soci.
Sono riportati i nomi delle insegnanti che si occuparono di questo lavoro extra scolastico (averle avute Maestre così brave...):
Giulia Ciriaci; Maria Adelaide Caspani; Enzina Grassi; Paola Stucchi.
Non credo che Sergio Zavoli lesse mai questa ricerca dei miei coetanei di Carnate, ma merito ad Enzo de Mitri e alla redazione de "La Notte" che la pubblicò :]

Forse i miei coetanei non avranno fatto un'analisi scientifica sui pro e contro i cartoni animati giapponesi, di certo le lamentele degli adulti non erano del tutto campate in aria, ma, a distanza di 45 anni, resta estremamente interessante leggere queste testimonianze "primarie" di chi le ha vissute.
Per fortuna qualcuno ha riesumato questo articolo dimenticato da chiunque altro ^_^

Di norma spezzettavo gli articoli a tutta pagina per renderli i più fruibili possibile, inserendo anche un minimale "watermark", il cui scopo era esclusivamente di attestarmi il merito di aver riesumato il materiale e la mera operazione di scannerizzazione del tutto.
Purtroppo recenti accadimenti con relative varie accuse nei mie confronti (cioè cornuto e mazziato) mi hanno fatto modificare l'intento divulgativo dei post.
Quindi inserirò una immagine completa di tutto lo scritto con tre "watermark" più grandi, mi dispiace, spero si legga.
Trovo che nel complesso il documento sia bellissimo, fin commovente, se si pensa che erano le frasi e le immagini che anche io recitavo e che ricordavo con più piacere.
Il bello di queste righe è che venne riportato ciò che "noi pensavamo" e c'era chi (Rita) vedeva pochi anime, ma solo perché la sua antenna captava poche tv private locali (problema reale di quei tempi!).
La Maestra propose un questionario per fare una mini indagine/sondaggio sulla conoscenza degli anime da parte della classe.
"CONOSCO DEI ROBOT?":
il 100% dei 24 alunni conosceva Jeeg;
l'87,5 conosceva Tekkaman (trasmesso per la prima volta in quelle settimane);
il 79,1% conoscevano Mazinger (immagino il Guretto) e Goldrake;
il 58,3% conosceva Capitan Harlock (che non presentava robot);
il 37,5% conosceva Danguard.
Stante che i gusti son gusti, Tekkaman superava di una unità Jeeg, forse per essere una novità.
Danguard non era il preferito di nessuno/a... T_T
Attenzione, la domanda era su quale "preferivi", non se piaceva.
"MODULO H 305 FUORI" gasava un sacco pure a me ^___^
Se mai Riccardo arrivasse su questo lido, posso solo scrivergli che fu un grande, in quanto, del tutto in solitudine, fece capire ai compagni e alla Maestra che gli eroi dei cartoni animati giapponesi "difendevano l'umanità"! ^___^
La Maestra non solo stimolò gli alunni a cercare informazioni, ma vide con loro degli spezzoni di puntate, inoltre fornì un episcopio per guardare con attenzione i disegni dei vari protagonisti.
Secondo me contano relativamente le varie valutazioni, ma è da elogiare l'impegno delle insegnanti e degli alunni, se tanti giornalisti avessero fatto la medesima cosa, oggi proporrei meno articoli pieni di bestialità...
Dal particolare del "doppio fulmine" sprigionato da "Mazinger" si ha la certezza che fosse il "Grande Mazinga", anche se il dubbio non dovrebbe esserci, dato che nelle moltitudini di scan di palinsesti che ho postato, veniva riportato "Mazinger".
Gli alunni, oltre a stilare un elenco di armi alla "Encirobot", annotarono i punti deboli dei robot, infatti il "Grande Mazinga" in acqua non sviluppava il medesimo potere di quando combatteva in aria o sulla terra ferma.
Quella di Tetsuya veniva percepita come una trasformazione, al pari di quelle di Actarus, Hiroshi e George Minami, anche se, in realtà, si trattava di un mero cambio d'abito, ma era così insensatamente veloce, che un bambino poteva pensare ad una trasformazione :]

Venne riportato un riquadro con gli orari di trasmissione e l'emittente degli anime analizzati, si noti il disegnino alla sinistra, immagino fatto dagli alunni. La programmazione milanese, anche se del nord di Milano (infatti "Telenord Italia" non la captavo), direi che torna abbastanza sia con i mei ricordi che con quello che ho ricostruito in questi decenni.

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