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sabato 6 dicembre 2025

Nippon Shock Magazine - La rivista 100% dedicata a manga e intrattenimento giapponese - n° 29 novembre 2025


Stavolta sono un po' più puntale nella recensione del numero di "NSM" di novembre, arrivato in fumetteria il 2 dicembre, in pratica sempre dopo che giunge in edicola   :]
Ammetto che è un sollievo sfogliare una rivista senza dover controllare ogni immagini e tutto il testo allo scopo di svelare eventuali mancate citazioni o peggio.
Ti leggi gli articoli, qualcuno lo troverai interessante, altri, per una mera questione generazionale, un po' meno, ma il tutto si esaurisce con l'ultima pagina e poi con un normale recensione basata (ovviamente) sui mie gusti, che non pretendo siano uno standard intergalattico   ^_^
Benché la copertina si concentri su "Tekkaman", il numero 29, come si può ben vedere dalla stessa copertina, presenta anche altri contenuti.
Quando leggi uno scritto, oltre alle logiche e normali notizie che sono di dominio abbastanza pubblico (siti e libri), ci si aspetta anche di apprendere qualcosa che non si conosce, ed io ho da apprendere un sacco  :]
Ho trovato più che interessanti gli scritti su "Tekkaman", a parte quando si vuole legare le scoperte scientifiche attuali, anche se di solito sono solo ipotesi scientifiche su un futuro molto più prossimo, con la tecnologia mostrata in un cartone animato degli anni 70/80.
In generale la trovo una forzatura.
Il fatto che in "Tekkaman", ed in altri anime del periodo, sia forte il tema ambientale, dimostra solo che, passati 50 anni, non abbiamo ancora capito nulla e pare che nulla capiremo mai.
Visto che le decisioni industriali, politiche ed economiche, le prendono in gran parte dei vecchi, che tanto fra 20/30 anni saranno morti e sepolti... questo aspetto dei vecchi che decino le sorti del pianeta contro gli interessi dei medesimi abitanti, è anch'esso presente negli anime.
Forse in passato non l'ho mai sottolineato, ma i disegni presenti in "NPS" sono molto belli, mi parrebbe di loro creazione, visto che non li ho mai visti in giro, ma non sono un esperto in merito.

Come al solito mostro e/o commento solo alcuni articoli, questo non implica che gli altri non meritino, ma solo che alcuni li ho trovati più interessanti e sugli altri, magari, mi sento meno informato, quindi evito sproloqui  :]


Come accennavo sopra, se mi fai un focus su "Tekkaman" ( o sulla "Tatsunoko"), mi piacerebbe leggere qualcosa che non ho già letto millemile volte e che può trovare online gratuitamente, per esempio quale sarebbe dovuto essere il finale di "Tekkaman" se la serie non fosse stata droppata al 26esimo episodio, perseguendo fino alle 52 puntate programmate in origine.
Consiglio l'acquisto del numero in questione anche solo per questo scritto del "finale mai visto", che a quanto pare non è di domino pubblico, visto che non ne ho trovato traccia altrove, anche in pubblicazioni recentissime.
Da bambino non ho mai considerato la serie monca, non ebbi alcuna percezione che potesse essere stata interrotta bruscamente, per me George e Pegas si lanciavano nello spazio più profondo per sconfiggere Waldaster, era ovvia la loro vittoria  :]
Ho letto con estremo interesse come la "Tatsunoko" avrebbe fatto proseguire la trama nelle restanti 26 puntate, e devo dire che, alla fine, il finale che abbiamo non è poi così male, ma non ho la controprova spazio/temporale che, avendo visto l'altro finale nel 1980, non sarebbe piaciuto più di quello che ho visto nella realtà   :]




Come al solito "NSM" effettua un approfondimento anche sulle BGM nipponiche e sul compositore, altre info ben poco usuali.



Nella parte riguardante i giocattoli di "Tekkaman" si può leggere:
"C'è chi sostiene di aver posseduto, da piccolo, un balocco di Tekkaman, in particolar modo del robot dei Waldaster, Ganira, ma di fatto non esiste alcun importatore ufficiale della linea originale giapponese."

Ecco, io non sostengo di averne avuto uno, ma ben due   ^_^
Li si può ammirare, super mega iper giocati e semi distrutti, nell'immagine di destra  :]
A questo punto mi sorge il dubbio che siano qualcosa di raro.
Nell'articolo è riportato che il modellino di "Pegas" "presentava anche un carrellino da posizionare sotto i pieni...", nel mio modellino è avvitato con un paio di viti a stella, difficile da "posizionare", altrimenti me lo sarei perso come il mini George da inserire nella serranda con scatto automatico (che funziona ancora!)

Piccola chiosa ambientale, che nell'anime è il tema portante della trama:
Guardando i miei due modellini super giocati si nota la vernice venuta via, immagino che fossero vernici al piombo (non sono un esperto in tema, ma ai tempi era quello l'additivo base), non il massimo sotto le unghie di un bambino...   T_T
"Dell'ambiente amici amici, e poi ti usano al piombo le vernici"...


Inutile dire quanto ami questa serie, ma la cosa frega zero, mentre sarà interessante leggere l'articolo per scoprire che, probabilmente, l'outfit di Paul si ispirò ad un giovane attore italiano.
Altra cosa che ignoravo.





 Ma "Gamera" non è dimenticato, almeno su questo dimenticato blog  ^_^

Ringrazio mia nonna che mi portava all'oratorio a vedere i film di Godzilla e Gamera, che immagino a lei facessero abbastanza ribrezzo. 
Tra l'altro io in oratorio ci andavo solo la domenica pomeriggio e solo per i film, che, a memoria (potrei sbagliare) risalgono a prima dell'arrivo di "Goldrake", perché poi i film dei robottoni ce li andavamo a vedere senza essere accompagnati da adulti. Quindi per i kaiju doveva essere prima del 1978.


Di seguito il sommario della rivista, in modo che ci si possa fare un'idea anche degli altri contributi.




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