TITOLO: Nippop, 10 anni di cultura pop giapponese in Italia
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Mimesis
PAGINE: 554
COSTO: 36
ANNO: 2024
FORMATO: 21 cm X 19 cm
REPERIBILITA': disponibile nella librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788857567358
PAGINE: 554
COSTO: 36
ANNO: 2024
FORMATO: 21 cm X 19 cm
REPERIBILITA': disponibile nella librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788857567358
Recensisco con colpevole ed ingiustificato ritardo nella lettura questo saggio composto da molti contributi, comprato appena uscito, mi son fatto un po' intimorire dal numero di pagine e dalle tematiche variegate..
"Nippop" riunisce alcuni degli interventi dell'omonimo convegno bolognese degli anni 2017, 2018 e 2019.
Il libro è diviso in tre sezioni, cioè le tre tematiche toccate nelle tre edizioni di cui sopra di "Nippop":
2017) estetica del grottesco e del mostruoso nella cultura giapponese;
2018) l'ibridazione culturale;
2019) la cultura culinaria.
Se fossi stato in grado di esprimere una valutazione informata sulle 554 pagine di tutti gli scritti presenti nel libro, probabilmente sarei stato l'ospite d'onore del prossimo convegno di "Nippop" ^_^
Quindi mi limiterò a brevi accenni sul contributo di ogni autore, inserendo il suo nome, poi a fine recensione, come sempre, è presente l'indice del libro con i titoli, in modo che lo si possa consultare.
Ovviamente alcune tematiche mi sono interessate di più, qualcuna l'ho capita meglio, altre non le ho comprese, un certo numero non fanno parte dei miei interessi. Per esempio tutto ciò che riguarda la cucina, io il cibo lo mangio, non lo leggo... nonostante ciò, e a riprova del fatto che un libro deve essere letto, nella terza parte sulla cultura culinaria giapponese, ho letto scritti molto interessanti.
Ian Condry
Questo breve contributo è dedicato, o almeno è come l'ho interpretato io, a "noi appassionati" della cultura pop giapponese , ma mancanti di studi specifici, quindi solo appassionati, non esperti del settore.
L'autore, docente universitario, spiega quanto si possa apprendere da gente a cui manchi l'approccio da studioso, ma che riversa nella sua ricerca da dilettante, talvolta, più passione di chi svolge questa attività di ricerca sul Giappone come lavoro.
Gino Scatasta
Vengono indagati i rapporti tra cultura inglese e giapponese, in particolare sul "giapponismo", concentrandosi sull'artista/scrittore inglese Aubrey Beardsley, che ovviamente non conosco.
Giacomo Calorio
E' trattato il cinema "J-Horror", di cui sono ignorante nella sua quasi totalità, in quanto detesto i film dell'orrore.
Viene spiegato cosa abbia rappresentato il filone filmico "J-Horror" e cosa sia oggi.
Annoto parti di testo lasciate in inglese, magari una traduzione sarebbe stata cosa carina :]
Massimo Soumaré
Viene svolta un'analisi della figura dei vampiri il letteratura giapponese, manga ed anime.
Leggendo i titoli analizzati degli anime, alla fine qualcosa l'avevo visto pure io.
Giancarlo Di Fratta
Il soggetto dello scritto sono gli anime di fantascienza in cui siano presenti elementi di letteratura gotica e sovrannaturale Occidentale. Il tutto focalizzato dalla metà del 700 alla metà del 900.
Hasegawa Junko
Un racconto dal titolo "La lingua dei pesci", tradotto per il convegno.
Marco Zappa
Sono analizzati i racconti del mangaka Mizuki Shigeru sugli spiriti nipponici ed anche alcuni manga dell'autore, focalizzandosi, oltre a quelli più conosciuti, sul folklore nipponico e sui manga di guerra, dove il mangaka racconta il suo vissuto di soldato al fronte.
Paola Scrolavezza
Si illustra l'avvento del concetto di "shojo" nel Giappone tra l'era Meiji e l'era Taisho. Sono proposte riviste e nomi di autori del periodo, con annessa spiegazione del sistema scolastico femminile di quel tempo, che permise la "creazione" di questa figura sociale prettamente nipponica (la shojo).
Tagame Gengoroh
Il mangaka viene intervistato sulla tematica "queer" in Giappone.
Divertente (più o meno) quando racconta come l'unico paese dove gli è capitato che non gli pagassero i diritti per i suoi manga, sia l'Italia...
Marta Fanasca
Si analizzano manga ed anime de "L'attacco dei giganti" sotto l'aspetto "queer". Molti dei concetti esposti, anche per la terminologia usata, vanno oltre la mia comprensione.
Per esempio: eteronormatività, dicotomia tra normativo vis-a-vis non normativo, identità contro-egemoniche, il tutto solo alla seconda pagina dello scritto.
Numerosi termini in inglese, non spiegati.
Fabrizio Modina
Si veda il titolo nel sommario, mi è parso poco concentrato sul Giappone.
Uchida Shungicu
Il manga "La ex ragazza"
Alberto Sebastiani
Si analizzano i commenti omofobi su "multiplayer.it" inerenti il videogioco online "Priderun".
Sakurai Ami
il suo racconto "Bruciare farfalle".
Susanna Scrivo
Viene ripercorsa la storia dei manga LGBT, Boys Love, Yuri e le dojinshi in epoca pre internet (anni 60/70). Molto breve.
Giampiero Raganelli
Vengono trattati gli amori omosessuali in Giappone presentati in libri, film, etc., il tutto anche dal punto di vista storico. Non solo contenuti nipponici.
Anna Speccio
Ci si concentra su alcuni manga a tema cibo.
Stefania Viti
Gastronomia nipponica, cultura nipponica e editoria italiana che la veicola.
Pio D'Emilia
Viene intervistato.
Maruyama Akira
Chiunque abbia potuto vedere qualche spot pubblicitario nipponico apprezzerà questo interessante contributo di spiegazione del perché le pubblicità in Giappone siano tanto diverse da quelle Occidentali.
Ci si concentra sui concetti sfruttati dai pubblicitari nipponici di "wa" (armonia), "kyu" (perfezione), "shun" (momento), "bazuru" (di tendenza).
Personalmente mi piace leggere scritti così, dove viene spiegata una cosa in termini relativamente comprensibili.
Tsuchiya Junji
Viene trattata la sostenibilità alimentare della cucina giapponese.
Come esempio si porta il padiglione giapponese dell'Expo 205 a Milano, mi ha fatto tornar in mente che ci fu impossibile visitarlo per la coda di sei e passa ore...
Paolo Villani
Si estrapolano le parti del "Kojiki" in cui si narra dell'alimentazione antica.
Luca Bruno
Si analizzano i videogiochi "visual novel", con focus sui cibi presentati nelle trame.
Sono trattati sia i bishojo di Akibahara che i bishonen di Otome Road, prendendo in esame il comportamento dei personaggi virtuali e le reazioni dei fruitori umani che ci stanno giocando.
Un pelino ostico da capire per chi non ha un background a tema, ma interessante.
Paolo La Marca
Lo scritto si concentra sui "ryori manga", cioè i manga a tema culinario, che non ho mai letto.
Ne viene ripercorsa brevemente la storia, con la creazione del termine nel 1983 per il manga "Oishinbo".
Sono inseriti anche manga non a tema culinario, ma dove il cibo rappresenta una caratteristica importante dei protagonisti.
Est Em
Il breve manga "Buon Appetito".
Marco Benoit Carbone
Si prende in esame il piatto di pasta italiano presente nelle varie rappresentazioni di "Super Mario", non solo videogiochi, ma anche le altre trasposizioni.
Otto Gabos
Un riepilogo personale dell'autore sui cibi nei fumetti, in cui è citato solo il manga di Doraemon, per il resto, niente Giappone.
L'indice del saggio con tutti i titoli degli scritti.





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