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domenica 16 marzo 2025

Wo, il paese di Yamatai e la regina Himiko - Cinque cronache cinesi antiche sul Giappone



TITOLO: Wo, il paese di Yamatai e la regina Himiko - Cinque cronache cinesi antiche sul Giappone
AUTORE: Massimo Soumaré
CASA EDITRICE: Unicopoli
PAGINE: 353
COSTO: 23 
ANNO: 2024
FORMATO: 21 cm x 12 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788840022819


Quando ho visto questa copertina ad una Feltrinelli non potevo non comprare il libro   ^_^
Della regina Himiko ed il regno Yamatai avevo già letto in vari libri storici sul Giappone nei punti in cui si trattava (spesso brevemente) della storia antica nipponica, ma questo è il primo saggio solo su questa tematica.
Quindi non ero a digiuno di questa parte della storia antica giapponese né mi mancava l'interesse ad esplorarla più in dettaglio, ed il saggio ti permette di conoscere meglio l'argomento senza alcun sforzo. È' chiaro che io non ho le conoscenze per commentare uno studio tanto approfondito, e forse le motivazioni che mi hanno spinto alla lettura non sarebbero quelle corrette, cioè approfondire quali punti della vera storia antica giapponese collimassero con quello che vedemmo in Jeeg, ma resta il mio giudizio sulla totale accessibilità dello scritto.
L'autore non solo scrive il tutto in maniera comprensibilissima, ma cerca di rendere il più facile possibile individuare a quale passo delle cronache cinesi ogni suo commento si riferisce.
Piccolo passo indietro.
Penso che sia noto che le nostre conoscenze scritte della storia più antica del Giappone (il paese Yamatai e la regina Himiko) esistono grazie a ciò che scrissero i cinesi e i coreani, in quanto i giapponesi non possedevano ancora la conoscenza della scrittura. 
Il primo testo scritto nipponico è molto successivo:

Tra l'altro i giapponesi hanno sempre avuto una certa tendenza a mischiare miti e storia a scopi nazionalistici, quindi capitava che in scritti storici nipponici del passato non sempre passasse una rappresentazione reale della storia antica giapponese.


Quindi l'autore ha passato in rassegna gli scritti cinesi e coreani (in ideogrammi, ovviamente), ha svolto un'opera di comparazione sia dei testi che degli ideogrammi, ha tradotto ogni passo in cinese o coreano di queste cronache non giapponesi e poi le ha commentate in maniera puntuale e chiara.
Sono presenti innumerevoli commenti per cercare di chiarire le parti non certe o con più interpretazioni, magari dovute a semplici errori di trascrizione di ideogrammi cinesi avvenute secoli addietro.
Ogni riga di traduzione contiene gli ideogrammi cinesi o coreani ed un numero tra parentesi, il commento fa riferimento a questo numero tra parentesi, quindi è impossibile perdersi tra le righe di questi antichi testi cinesi e coreani.
Sinceramente non mi viene in mente cosa di meglio si sarebbe potuto fare per rendere il tutto più chiaro di così, lo scritto l'ho capito io, quindi è alla portata di tutti  ^_^
Tra l'altro l'opera in originale è in inglese, tradotta finalmente in italiano dallo stesso Soumaré.
Qui sopra la scan del libro dove viene a sinistra riportato lo scritto originale cinese (la cronaca dei Wei) e a destra la traduzione letteraria, si notino i numeri tra parentesi.
Nella scan qui sotto la parte del commento, dove ogni numero corrisponde a quello sopra, quindi si può agevolmente fare un po' avanti ed indietro senza perdersi mai tra le pagine del libro.
Le cronache cinese antiche analizzate dall'autore sono:
la cronaca dei Wei (che occupa gran parte del saggio, essendo la prima ad essere stata stilata, ben 148 punti);
il Libro degli Han posteriori;
il Libro dei Jin;
il Libro dei Qi meridionali;
il Libro dei Song;
la stele commemorativa di Kwanggaet'o

Grazie a queste informazioni sappiamo di WO, il paese di  Yamatai (o Yamai), della regina Himiko (Hi-mi-ko), di Ikima e Mimashi (Amaso è un'invenzione Toei/Nagai), le statuette aniwa, le campane di bronzo dotaku, le collane magatama etc. etc.  
Mentre leggevo il saggio di Soumaré avevo la conferma che gli autori Toei inserirono consciamente in Jeeg un sacco di aspetti storici reali, forse si permisero un certo numero di licenze storiche, ma non scrissero la sceneggiatura a caso.
Qualche settimana addietro, prima di trovare questo saggio, avevo fatto un paio di post su Jeeg e la storia antica nipponica:


Sia chiaro, questo saggio NON tratta di Jeeg, è uno studio accademico, ma sarebbe bello se l'autore usasse tutte le informazioni che ormai fanno parte delle sue conoscenze storiche sul Giappone antico, per fare un raffronto serio (non come il mio) tra l'anime e la storia antica giapponese.

 

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