Questo post è sempre collegato a quelli appena precedenti sugli ascolti Rai di "Mazinga Z" ed in generale dei programmi per ragazzi:
Cercando le info di cui sopra, sono incappato in altri due articoli che possono confermare l'intenzione della Rai di aggiustare il tiro sugli anime robotici e confermare l'intervista fatta da Massimo Nicora all'ex dirigente Rai Mario Maffucci:
Partiamo da Maffucci intervistato da Nicora.
Nell'intervista si può leggere, tra le altre cose, che i dirigenti Rai Scaffa e, appunto, Maffucci si recarono in Giappone per visionare numerosi anime:
"Come funzionava? Aveva contatti diretti con i produttori come la Toei?
No
io avevo contatti diretti con le sei retei televisive più importanti di
Tokyo. Quando andavo presso la loro sede mi riservavano una saletta
dove venivano proiettati i loro programmi ed ero accompagnato da una
interprete che mi aiutava per meglio comprendere quello che veniva
proiettato in loco.
Questo avvenne prima della trasmissione di Mazinga Z in Italia?
Si
alcuni anni prima. Poi ci fu un secondo viaggio in Giappone a fine Anni
Settanta, questa volta proprio insieme a Scaffa. Lo accompagnai proprio
per selezionare i cartoni animati giapponesi che già avevo avuto modo
di vedere in precedenza.
Anche in questo caso il nostro punto di
riferimento era rappresentato dalla reti televisive della capitale. Non
avevamo ancora un contatto diretto con i produttori. Questo avvenne solo
in un secondo momento e se ne occupò proprio Scaffa."
Infatti nell'articolo “La tv dei ragazzi parla giapponese” del "Radiocorriere TV" dal 25 al 31 gennaio 1981 si può leggere cosa testimoniò Scaffa:
"Ci siamo recati in Giappone e abbiamo stretto un rapporto di collaborazione con alcune società che producono cartoni animati di alto livello. Bisogna stare attenti a non fare confusione: la produzione giapponese non si limita a Mazinga e soci".
Riguardo alla modifica del palinsesto riguardante gli anime:
Innanzi tutto pensiamo di fare a meno, per il futuro, dei cartoni animati giapponesi; i cartoni animati vogliamo farli noi, con i nostri autori, la nostra gente, la nostra fantasia, la nostra cultura".
E' palese che questo buon proposito venne portato avanti poco, ma ciò dimostra, basta leggere la domanda precedente dell'articolo, che la dirigenza Rai era sotto pressione ancora nel gennaio 1981 per le polemiche contro i cartoni animati giapponesi.
Poi i dirigenti cambiano, passa del tempo, quelli nuovi non sono quelli che avevano comprato le serie criminalizzate, e in tv rivedi "Mazinga Z", e questo fa ancora successo!

Il secondo articolo “Mazinga diventa più maestro” del "Radiocorriere TV" dal 7 al 13 giugno 1981 già dal titolo fa capire che "Mazinga" sarebbe dovuto essere più educativo, di lì a poco "Mazinga Z" sarebbe tornato sulla "Rete 1" della Rai.
Non solo venne modificato il palinsesto Rai riguardate la tv dei ragazzi, ma l'intenzione dei dirigenti, compresa Paolo De Benedetti, che qualche ruolo attivo lo ebbe nel trionfo dei cartoni animati giapponesi della Rai, era quella di ridurre l'impatto degli anime verso i giovani telespettatori del servizio pubblico.
Le copertine dei due "Radiocorriere TV".

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