Un gioco in scatola come quello di "Sesamo Apriti" avrebbe dovuto far riflettere i giornalisti e i commentatori che dall'aprile del 1978 si lagnavano dell'invasione di merchandising tratto dai cartoni animati giapponesi.
L'enorme successo degli anime generò una valanga di materiale mai visto prima in Italia, ma la consuetudine commerciale era ben radicata da anni.
Un programma televisivo seguito dai bambini, come la trasmissione "Sesamo Apriti", generava automaticamente giocattoli, materiale editoriale vario, cancelleria scolastica etc. etc. etc.
"Sesamo Apriti CTW" n° 1 - Rivista quattordicinale 21 gennaio 1978
"Sesamo Apriti CTW" n° 2, 3, 4 - Rivista quattordicinale dal 4 febbraio al 4 marzo 1978
"Sesamo Apriti CTW" n° 5, 6, 7 - Rivista quattordicinale dal 18 marzo al 15 aprile 1978
"Sesamo Apriti CTW" n° 2, 3, 4 - Rivista quattordicinale dal 4 febbraio al 4 marzo 1978
"Sesamo Apriti CTW" n° 5, 6, 7 - Rivista quattordicinale dal 18 marzo al 15 aprile 1978
Il limite risiedeva solo nella volontà di sfruttare economicamente il programma che aveva successo, lo vedemmo bene nel 1976 con Sandokan.
A parte la disparità di successo tra Sandokan o Sesamo Apriti e Goldrake & soci, l'unica differenza sostanziale era la provenienza territoriale del programma televisivo.
La tigre della Malesia era italiano al 100%, quindi era comunque un successo, anche se le stanzette dei bambini italiani venivano riempite (probabilmente per la prima volta in maniera pianificata commercialmente) da valanghe di oggetti.
I pupazzi statunitensi, che ci insegnavano frasi in inglese adattate in italiano(...), in qualità di alleati strategici dell'Italia, erano pressoché immuni da critiche, se non da estremisti di sinistra ^_^
I prodotti giapponesi non godevano di protettori, se non i giovani telespettatori e qualche adulto più aperto mentalmente.
Finita la filippica a caso, torno al gioco in scatola della "Editrice Giochi" ^_^
Sulla confezione ci sono i due protagonisti della trasmissione che potevamo vedere sulla Rete 2 della Rai, Berto ed Ernesto.
Il contenuto della scatola è un po' minimale, c'è da dire che il target era per un'età attorno alla prima o seconda elementare, quindi la meccanica di gioco non doveva essere molto complessa.
Il gioco di società di "Sesamo Apriti" mi ha sempre incuriosito, lo vedevo spesso nei negozi o alla Standa/Upim, poi l'avvento dei cartoni animati giapponesi ne annullo l'appeal, aggiungerei per fortuna, in quanto non pare fosse un granché :]
Tra l'altro un gioco con un regolamento come quello descritto sotto, in un contesto da case popolari in cui le zuffe erano abbastanza regolari, non avrebbe certo aiutato a pacificare gli animi... infatti, una volta che la lancetta si fermava su uno dei quattro personaggi illustrati, si aggiudicava il diritto a muovere solo chi gettava per primo il corretto gettone sull'immagine corrispondente.
Già mi vedo le risse per gettoni lanciati contemporaneamente o che non atterravano nel punto giusto, bambini che stavano fermi per tutta la partita perché magari meno veloci degli altri.
Insomma, non il massimo per giocare "assieme"...
La "CTW" è l'acronico dell'azienda che deteneva i diritti di "Sesamo Apriti" e lo si trova su altro il materiale a loro ispirato.
Le immagini dei personaggi presenti sul bordo della confezione.
I gettoni da scagliare ^_^
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