Seconda ed ultima parte del numero monografico sul Giappone di "Storia ieri e oggi", che poi ci sono articoli anche su altre nazioni asiatiche, ma occupate dal Giappone o con risvolti di interesse nipponico.
me avevo scritto nel post precedete l'impaginazione di questa rivista, come tutte quelle del periodo, era molto caotica, con colonne di differenti misure anche nella stessa pagina e foto che si sovrappongono le une alle altre, infine didascalie uniche per più immagini. Essendo il tutto in formato più grande del mio scanner A4, ho dovuto fare opera di copia/taglia/incolla, spero che lo scritto sia fruibile comunque. Ho comunque inserito ogni colonna scritta dell'articolo tutto di seguito ed alla fine le immagine singole di quell'articolo.
Gli articoli di questa seconda parte sono quattro:
"La potenza navale nipponica" di S. P. (il Silvio Platen di uno scritto della prima parte?);
"Il soldato Orientale" di Mario Moderi;
"La guerra nel pacifico" di Marcello Tassi;
"Hong Kong perla della corona" di D.;
"Petrolio e spezie" di D. M. D.
Dei quattro scritti quello più interessante, ma anche triste, è il secondo, dove la retorica sull'imperatore Dio per il quale il soldato giapponese avrebbe sacrificato la vita ci ricorda quanto ipocrita fu Hirohito (e chi gli salvò la pelle) dopo la fine della guerra:
"Morire per l'Imperatore è vivere eternamente"
"Un ufficiale del Giappone non si lascia mai catturare, se ciò avvenisse egli dovrebbe suicidarsi".
Nell'articolo sulla potenza navale nipponica (il primo qua sotto) si può leggere un breve passaggio che, da totale ignorante di mezzi militari navali, mi ha ricordato i cartoni animati giapponesi robotici o fantascientifici, dove le strutture di comando comparivano o scomparivano in base alla situazione. Chissà se gli sceneggiatori della Toei e soci si fecero influenzare dalle portaerei della flotta imperiale.
Le conclusioni tattico/strategiche militari finali dell'autore sulla potenza navale giapponese furono, per fortuna, eccessivamente pro nipponiche, ma si vede che ai tempi era difficile sfuggire al volere del padrone, lo è oggi, figuriamoci in una dittatura...
Sono messi a confronto i soldati giapponesi con quelli cinesi, un esercito aggressore contro un esercito aggredito.
Viene spiegato il vantaggio militare nipponico contro inglese e statunitensi dopo l'attacco a Pearl Harbour e la sconfitta della marina inglese in Asia. Il pezzo mi è parso, tolta la propaganda, abbastanza informativo della situazione in quello scenario di guerra.
Breve storia di Hong Kong e della sua caduta in mani giapponesi.
Il presepe di Hong Kong!
Chissà se esiste ancora questa tradizione multi etnica.
Viene spiegata l'importanza delle Indie Olandesi sul versante delle materie prime, la storia delle colonie olandesi, infine il perché il Giappone le conquistò.
La contro copertina che chiude la rivista.
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