CERCA NEL BLOG

venerdì 16 aprile 2021

"La fiera dei trucchi", di Remo Guerrini - "Robot, rivista di fantascienza" marzo 1978


Nel gennaio 2018 avevo postato due articoli inerenti "Guerre Stellari" sulla rivista "Robot rivista di fantascienza" a firma Lorenzo Codelli e Lugi Cozzi pubblicati nel novembre 1977, ed entrambi gli articoli tessevano le lodi del film di Lucas dal punto di vista estetico, meno per quello contenutistico. Il duplice giudizio ci poteva stare, erano adulti! 


In quell'occasione il lettore J_D_La_Rue nei commenti ci informò che nei numeri successivi ci furino alcune polemiche sulla valutazione del film. J_D_La_Rue mi inviò anche l'articolo di Remo Guerrini, sempre sulla medesima rivista, ma non lo trovavo più   T_T
Ho così tanto materiale, tra cartaceo e file, che talvolta lo immagazzino così bene che lo perdo...
Cercando altro, come spesso capita, ho recuperato l'articolo inviatomi da J_D_La_Rue, che ringrazio nuovamente per la cortesia.
La rubrica in cui è presente lo scritto di Guerrini si intitola "Polemiche", ed infatti non lesinò giudizi negativi e qualche frecciatina a Cozzi.
Magari fu un modo per creare un po' di flame ante litteram allo scopo di vendere qualche copia in più, non ci sarebbe stato nulla di male  ^_^
Come riportava J_D_La_Rue nei commenti Guerrini partì subito critico, legittimamente, loro volevano la fantascienza "alta", impegnata, tipo "2001 Odissea nello spazio", un capolavoro, ma che non attirava di certo le nuove generazione a diventare fan della fantascienza...
Il punto di vista negativo mi aiuta a capire meglio il sacrificio che fecero mia madre e mia nonna che mi portarono a vedere e rivedere "Guerre Stellari" una decina di volte, che man mano scendeva dalle prime visioni ai cinema meno accoglienti di Milano. 
Probabilmente uno di quei ragazzini che urlavano era il sottoscritto   :]
Dalla mia generazione in poi ci siamo cresciuti con la fantascienza, animata e filmica (anche grazie a quel film o a Goldrake), quindi oggi non troviamo degradante andarci a vedere l'ennesimo "Guerre Stellari" et similia. Le cose cambiano, non sempre in peggio ^_^
Commentando un concetto espresso da Guerrini nella seconda pagina alla fine dal ghetto della fantascienza la loro generazione non ne è uscita, siamo noi altri che ci siamo entrati!
E dopo di noi, che eravamo bambini, ci sono entrati tutti gli altri, che non sanno (come me) cosa sia di preciso "2001 Odissea nello spazio", ma ora non considerano più un "bambino scemo" se un adulto va a guardarsi al cinema un film di fantascienza, anche se è fantascienza commerciale.
Forse, dico forse, per la fantascienza ha fatto di più Lucas che Kubrick, mia opinione.
Da un lato l'autore sperava di uscire dal "ghetto", ma poco dopo si vanta che la fantascienza la si "coltivi in orticelli limitati", mi è parso un po' contradditorio.
Chiaramente Guerrini non poteva immaginare cosa "Guerre Stellari" avrebbe generato nei decenni successivi, forse Cozzi lo aveva intuito o almeno sperato.
Buona lettura e ringrazio di nuovo J_D_La_Rue per le immagini   :]



2 commenti:

  1. Si potrebbero fare molte considerazioni, io credo che in fondo la ragione fosse un po' da entrambe le parti.
    Sicuramente Lucas ha cambiato il modo di percepire la fantascienza cinematografica da parte del pubblico e, ahimè, dei produttori.
    In prospettiva aveva ragione Guerrini, negli anni 80 è tramontata la speranza che film dichiaratamente "impegnati" come 2001 o Rollerball, espressioni della fantascienza "sociologica", potessero diventare la norma e non più il "ghetto", tuttavia buoni risultati si sono raggiunti anche proponendo una maggiore spettacolarizzazione. Alien e Terminator per esempio secondo me sono film "seri", se non proprio "impegnati", e di successo.
    Guerre stellari ha segnato di fatto il ritorno e il predominio della "Space Opera" (gli americani hanno un nome per tutto) dopo l'era settantiana dell'"impegno" che d'altronde aveva prodotto anche brutture come Zardoz.
    E' come nel western, ci sono film spettacolari come "Silverado" e film più profondi come "Ultima notte a Warlock".
    Tutto è valido purché fatto con classe, con la giusta misura e con la coscienza dei propri limiti ed ecco perché il buon Cozzi, infebbrato dal suo esagerato e acritico entusiasmo per Star Wars, tirò fuori Star Crash. I meriti di Cozzi sono molti, specie come distributore e scrittore, ma per me, come regista ha la maturità di un tredicenne.
    Son contento che ti sia arrivato l'articoletto, pensavo che il modulo postale non funzionasse. :)
    Robot era una gran bella rivista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, non è che Guerrini facesse critiche campate in aria.
      Per un momento, però, ipotizziamo che i film di fantascienza "impegnati" (non alla Guerre Stellari)fossero diventati la norma, cioè avessero avuto successo al cinema. Avrebbe implicato che sarebbero diventati commerciali essi stessi!
      Qui, forse, si entra in un discorso molto incasinato, affrontato spesso e in maniera più approfondita di quanto possa fare io.

      L'articolo arrivò subito, lo stipai in base ad una logica che al momento mi pareva chiara e che mi avrebbe permesso di recuperarlo in fretta. Non ricordo quale fosse il ragionamento, ma fu erroneo :]

      Elimina