Sono stato un po' titubante se scannerizzare questi articoli e commentare la notizia, che è stata una sorpresa anche per me, temevo di correre il rischio di dare giudizi e di risbattere il "mostro" in prima pagina. Lo scopo non il primo e neppure il secondo, ma semplicemente dimostrare come i giornalisti italici usavano il "metodo Goldrake" (antesignano del "metodo Boffo") con tutti gli eroi dei bambini, anche se con ET la disinformazione dura solo 3 numeri, mentre con gli anime sono andati avanti per decenni... si vede che, comunque, essere un prodotto statunitense metteva più al riparo dal provenire da giappolandia.
Il tutto nasce dalla scoperta de "La Domencia del Corriere", uno STOP in versione "Il Corriere della Sera", ergo teoricamente più affidabile e serio sulle fonti giornalistiche e sui commenti, che per far muovere ET al suo interno erano stati utilizzati tre attori, due nani, ed un bambino nato senza le gambe.
Sull'eventuale sfruttamento dei nani a scopi cinematografici dai giornalisti neppure una piega, personalmente considero che per loro fosse un lavoro e basta, però se si solleva una questione etica lo si dovrebbe fare per tutte la parti più deboli in causa, mentre per quanto riguarda il dodicenne statunitense si scatenò il putiferio moralista: giusto o sbagliato assumere un bambino disabile?
Che ai tempi il termine "disabile" non era ancora utlizzato, infatti i giornalisti utlizzano "handicappato".
Lo scandalo in parte nasceva dal fatto che, per un film indirizzato ai bambini, si sfruttasse le capacità di un bambino senza gambe, magari se il film fosse stato dell'orrore sarebbe stato considerato accettabile?
Quando ho letto le prime righe del primo articolo ho pensato che Matthew de Meritt fosse un orfano, rapito da Spielberg ed obbligato con la forza a stare dentro ad ET, invece aveva una madre, che immagino avesse dato l'autorizzazione a far partecipare il figlio al film.
Il "metodo Goldrake" viene utlizzato in questo caso con il seguente schema:
si grida la notizia, o non-notizia, del bambino sfruttato per le sue disabilità;
si interpellano i soliti vari esperti, enfatizzando i pareri contro la partecipazione del bambino;
infine si mostra quando è felice Matthew, e che non c'è più nessun problema.
Schizzofrenia giornalistica?
Potenziali inserzionisti statunitensi infastiditi?
Sono io ad esagerare la questione? :]
"L'inchiesta giornalistica", come la spacciano a "La Domencia del Corriere" inizia con numero 5 del 29 gennaio 1983, per proseguire con il numero 6 del 2 febbario, e termina con il numero 10 del 3 marzo.
L'articolo scatenante è di Giulio Nascimbeni
Perchè sarebbe chiaro che dei due nani non frega una cippa a nessuno?! O_o
Io son ben lungi dall'essere un titolato giornalista, ma il bambino non penso lo si potesse definire "mutilato", in quanto, purtroppo, è nato sezna gambe, mica le ha perse in un incidente (o in guerra)...
Forse usare il termine "mutilato" faceva più senso.
Il numero successivo lascia ampio spazio ai pareri pro e contro, si è aperto l'italico dibattito.
Il procieessso a E.D., come direbbe Aldo Biscardi, è aperto: "non accavallatevi!".
Il giornalista Mario Perazzi si occupa di sentire i vari opinionisti, tra cui gli immancabili psicologi, che si schierano una per i fronte del pro e l'altro per il contro, tanto per dimostrare la scientificità della psicologia...
Il censore dei "cartoni animati giapponesi", Alberto Bevilacqua, invece è più morbido con Hollywood, ma si sa che i giapponesi sono dei "sadici dagli occhi a mandorla", citazione di Bevilacqua stesso.
Terza ed ultima parte all'insegna del "abbiamo scherzato, va tutto bene" O_o
In prima pagina non c'è nessun tutilo, l'articolo è presentato solo all'interno, si sa che le buone notizie non fanno notizia.
Sono pubblicate un po' di foto di Matteo che si diverte spensierato.
Ah si, per qualche insondabile motivo Matthew è diventato Matteo...
"...ha suscitato involomntariamente polemiche"... no, le polemiche le avete suscitate voi, non Matteo...
Magari la Universal fece una telefonatina al direttore de "La Domenica del Corriere" per annunciare una bella querela multi miliardaria.
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