Il primo giugno del 1978 la prima infornata delle puntate di "Atlas Ufo Robot" era terminata da poco meno di un mese, non un anno. Ergo, in via teorica, una media memoria umana poteva essere ancora abbastanza fresca, invece basta leggere la didascalia all'immagine di destra con Alcor per comprendere che non fu così.
"Actarus, l'intrepido pilota di Goldrake"
Tralasciando che "intrepido" affiancato all'effigie di Alcor è un ossimoro, ma perchè si identifica l'immagine di Alcor con il personaggio di Actarus? O_o
Non sarebbe bastata una consulenza, assolutamente gratutita, di un qualsiasi bambino per scoprire che quello presentato nel servizio è Alcor, lo scrauso pilota dello scrausissimo TFO?
Ma se canni il protagonista della serie, come puoi credere che il lettore considerare un minimo affidabile il resto dell'articolo?
Qualcuno potrebbe ipotizzare che, accortisi dell'errore, il direttore (Maurizio Costanzo...), o l'autore dell'articolo, oppure qualcuno della redazione, abbiano, in un numero successivo, scritto due righe per scusarsi dello scambio, oppure del refuso di stampa. Nulla di tutto ciò, infatti sono in mio possesso anche tutti gli altri numeri di giugno, e dei mesi successivi, e non ho trovato nessuna rettifica. Sempre che non mi sia sfuggito qualche micro trafiletto.
Tralasciando per un momento questa topica colossale del giornalista, l'articolo è interessante perchè dimostra
due cose.
La prima è la certificazione che Goldrake
ebbe un immediato grande successo, mentre in alcuni articoli che ho
postato si affermava, da parte di giornalisti ed esperti, che la
prima serie del 4 aprile 1978 non colpì molto i giovani
telespettatori.
Inoltre si riportano i numeri degli
ascolti, 5 milioni di telespettatori, solo tra i maggiorenni!
Perchè la Rai non conteggiava i telespettatori sotto una certa età:
La seconda questione che si palesa è l'inziale non ostilità verso “Atlas Ufo Robot”, basta
vedere anche la reazione della carta stampata del periodo:
Il giornalista, seppur totalmente
disinformato, non dico sugli anime, ma addirittura su quello che
mandava in onda la Rai un mese prima, non lancia nessuna accusa verso il robottone.
Il successo è dimostrato dalle lettere
di protesta di noi (ex) giovani telespettatori alla Rai, per quella che intepretavamo come una ingiusta
sospensione della serie. Personalmente non rammento se mi arrabbiai con mamma Rai,
attendevo solo con ansia le successive puntate, sperando fossero trasmesse.
L'anno prima Furia fu il nuovo eroe di noi bambini, un successo che pareva insuperabile, ed invece dal Giappone giunse Goldrake!
L'altra didascalia pare dimostri che fossero consci dell'inutilità esistenziale di Alcor :]
No no, invece proprio non avevano capito una cippa...
Come accennavo sopra il tono dell'articolo di Daniel Jarach non è per nulla rancoroso, in futuro si occuperà più volte di cartoni animati giapponesi, e con un punto di vista meno pacifico:
"Nella cassaforte degli Ufo 35 miliardi all'anno" - di Daniel Jarach - Domenica del Corriere 10 gennaio 1981
Jarach parte con una breve spiegazione delle tematiche della serie.
Vabbè, canna l'anno di produzione, che sarebbe il 1975, ma non stiamo a polemizzare!
Cavoli, Actarus proveniva dal "fondo" dell'universo? Non dal profondo spazio? E l'universo ha un fondo? O_o
Quindi Procton come lavoro costruiva dischi volanti per Alcor?
Tipo Enzo Ferrari?
Da questo punto in poi ci sono alcune informazioni un po' più attendibili, anche solo per il fatto che la fonte non è Jarach, ma il funzionario Rai addetto a quella fascia oraria di programmazione:
Giorgio Carnevali.
Quindi alla Rai si aspettavano che fosse Superman a trainare Goldrake, stranamente cannarono.
Goldrake non solo non era ancora additato come l'apoteosi della diseducazione e della violenza televisiva, ma addirittura pare servisse a convincere i bambini a prendere le medicine più disgustose!
Questa è la copertina de "La Domenica del Corriere"con il mitico dinone nazionale, in cui è presente l'articolo.
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