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giovedì 19 settembre 2024

Anime Cult - Immagini, ricordi e collezioni dal Sol Levante (n° 22 - primo numero bimestrale)


Primo numero bimestrale di "Anime Cult", ma nell'editoriale del CEO non c'è nessuna traccia di una qualche spiegazione e/o ammissione del fatto che forse "Japan Magazine" faceva effettivamente concorrenza ad "AC".
Va bene lo stesso, almeno ho un po' meno da leggere, basta solo che non mi chiudano la testata prima di esaurire le copie a cui ho diritto per l'abbonamento sottoscritto quando era un mensile...
Come sempre trovo che la parte più premiante della pubblicazione siano le interviste, ed anche in questo numero ve ne sono numerose:
Lorenzo Scattoni (doppiatore);
Giorgio Pelizzari (sceneggiatore);
Simona Diodovich (illustratrice);
Gian Claudio Galatoli (Doro TV, ITB, Mondo TV);
Takashi Saujo (animatore), terza ed ultima parte;
Patrizia Tapparelli (cantante sigle), terza ed ultima parte.

Questo numero bimestrale (dico, BIMESTRALE...) contiene il dossier "Spaghetti Manga", argomento di cui la testata si occupa fin dal primo numero. Temevo in un riciclone dei singoli articoli già proposti (in stile speciali Sprea che ho acquistato), ma direi che non è stato così, benché non è che abbia verificato ogni singolo numero precedente mettendolo a confronto con questo dossier... non posso entrare in modalità "investigatore Ultrashibuya" anche per "Anime Cult"... comunque qualcosina di ripubblicato a distanza di 25 anni effettivamente c'è, seppur con un velato avviso da parte della redazione. Ci torno più sotto.


Il primo scritto prende spunto dalla tanto sbandierata IA o AI, che ormai imperversa su tutti i media, e l'animazione giapponese, che in tanti vecchi anime propose personaggi artificiali senzienti, ergo AI o IA animate ante litteram.
Un paio di cose non mi son tornate, tipo l'affermare che il professor Tenma ripudiò Atom perché aveva una personalità differente dal figlio, ma non lo abbandonò perché non cresceva fisicamente?
Forse anche il fatto che ubbidiva al suo creatore poteva essere stato un aspetto dissimile dal comportamento del figlio umano. C'è da dire che non ho mai letto il manga e men che meno visto l'anime, quindi mi baso solo su ciò che ho letto e riletto più volte in decine di saggi/articoli.
Tra le IA o AI si inseriscono anche Poseidon e Ropuros di "Babil Junior", mi pare un po' tirata per i capelli come scelta. Passi ovviamente per Rodem, che è a tutti gli effetti un computer pensante, ma gli altri due mi son sempre sembrati automi programmati. Punti di vista.
Una piccola topica la si commette riguardo al gatto robotico Doraemon, che viene piazzato su Rai 1, mentre esordì su Rai 2 all'interno della trasmissione per ragazzi "Tandem". Potrei limitarmi ad affermare che "me lo ricordo" perché seguivo quella bella trasmissione Rai, ma ho anche i "TV Sorrisi e Canzoni"  ^_^
Alla fine dell'articolo, però, c'è la solita sorpresona dell'autospottone editoriale per promuovere la rivista "Cyberpunk", anche nel numero precedente c'erano un paio di articoli così... spero solo che nello speciale "Cyberpunk" il simpatico "gatto spaziale" sia stato trasmesso da Rai 2   ^_^


L'articolo, ovviamente in scala solo accennata, ripropone tale tematica.




Il dossier "Spaghetti Manga" si apre con uno scritto di Andrea Mantelli, che con lo Smack Studio" si occupò proprio della rivista "La Banda TV Ragazzi" e le altre testate consorelle.
Ricordo personale:
a me questi fumetti non piacevano... o erano disegnati maluccio oppure avevano una trama che non seguiva ciò che vedevamo nelle serie, terza opzione era che erano sia disegnati maluccio che non rispettosi del cartone animato che guardavo in tv. Probabilmente io mi imbattei inizialmente solo su questa tipologia di storie, cosa che me le fece detestare.
Riguardo a queste otto pagine di testimonianza di Mantelli c'è una piccola nota della redazione, che avvisa che il testo venne "in parte" pubblicato "molti anni fa" sulla testata "if", ma non viene specificato in quale... ecco... una volta che avete fatto outing, scrivete pure la fonte, no?
Poi uno deve trasformarsi nell''ispettore Zenigata... almeno lui poteva arrestare Fujiko!
Il numero di "if" mantenuto segreto è quello di "Mangamania" del 1999 (son 25 anni...), in cui si trattava anche l'argomento di questi fumetti italici sull'animazione giapponese, come in questo "AC".



Dopo aver letto entrambi, direi che il testo è un po' di più che "in parte", è pressoché identico a quello presente nell'articolo sopra. L'unica cosa in più degna di nota presente in "AC" è l'aneddoto sui cartoni visti da Mantelli con la figlia piccola.
Mi chiedo quanto lettori di "AC" abbiano anche quel "if Mangamania" per poter fare il raffronto.


In uno dei box informativi si tocca l'argomento della posta dei lettori, e mi ha fatto piacere scoprire che chi si occupava di rispondere alle lettere, cioè Vincenzo Perrone, avesse una laurea in psicoterapia, visto che alla fine ci si rivolgeva a bambini/adolescenti ed in qualche caso gli argomenti travalicarono i cartoni animati giapponesi:



Molto interessante questa intervista.



Ovviamente non può mancare la parte con i fumetti di Goldrake.


Tra questi anche quello di "Actarus", vi ho dedicato numerosi post:



La redazione ha trovato gli autori della prima versione fumettistica di "Mazinga Z", ma senza la "Z" perché non lo sapevamo che ci voleva.




Si parla anche del cartonato di Capitan Harlock:






Carlo Scaringi si occupò anche di cartoni animati giapponesi sul Radiocorriere TV" del 16/22 novembre 1980 (verso la fine del post):

Non è che fosse proprio un fan degli anime, anche se ammette che facevano vendere bene  :]

Il dossier "Spaghetti Manga" si conclude con l'intervista all'illustratrice Simona Diodovich, che si occupò delle copertine degli LP della Fininvest.
Sinceramente mi pare un po' tanto tirato (tanto) per i capelli inserirla nel gruppo "Spaghetti Manga", mia opinione.



Estremamente interessante l'intervista ad uno dei protagonisti di quel periodo di primi acquisti dal Giappone, ma anche negli anni successivi, Gian Claudio Galatoli della Doro, ITB e Mondo TV.
Questa è la prima puntata.



La parte che ho trovato più interessante è il racconto di come sfruttarono il Remigio di "Chibikko Remi to meiken Kapi" per trarre qualche vantaggio dal Remi della Rai.
Nel mio piccolissimo infinitesimale è uno specifico argomento a cui ho dedicato più post (il primo nel 2015), proprio perché avevo intuito la "furbata":








Tutte e tre molto belle le tre parti dell'intervista a Takashi Saijo, peccato siano terminate.



Non ho mai visto "Fancy Lala", ignoro tutto di questa serie, mai la vedrò, ergo lascio agli Stengo che se la videro su Fininvest/Mediaset valutare lo scritto. 
A me basta che non mi tocchino Goldrake e soci spiegandomi cosa si provò a vederli in tivvù :]


Terza ed ultima parte anche dell'intervista a Patrizia Tapparelli.

Qui sotto il sommario della rivista diventata bimestrale...

 

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