TITOLO: Dove nasce l'orrore
AUTORE: Junji Ito
CASA EDITRICE: J-Pop
PAGINE: 302
COSTO: 20 €
ANNO: 2024
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788834912966
PAGINE: 302
COSTO: 20 €
ANNO: 2024
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788834912966
La mia solita premessa iniziale penso che potrebbe sorprendere e nel contempo lanciare una certa luce inerente la mia incapacità di frenare l'impulso all'acquisto compulsivo di materiale editoriale ^_^
Detesto l'horror... lo detesto in tutte le sue forme, compresi i fumetti, ergo anche i manga... al massimo posso vedere dei film splatter, ma vedere o leggere scene in cui viene inflitto consapevolmente a scopo ludico del dolore fisico o psicologico è una cosa che non sopporto...
Quindi ne consegue che non ho mai letto e mai leggerò un manga di Junji Ito, la cui opera più famosa (o che conosco pure io) e "Tomie".
Ergo perché ho comprato questa sua autobiografia?
Un po' per i miei problemi legati agli acquisti compulsivi di materiale editoriale di cui sopra... ma soprattutto perché è un'autobiografia in italiano di un mangaka, cosa direi non usuale.
Inoltre il volumetto è veramente bello come fattura e molto recente, visto che la versione nipponica è del 2023 ed è stato pubblicato in Italia ad inizio 2024. Mi è parso giusto premiare la casa editrice, sia per la qualità del prodotto sia per la celerità della traduzione/pubblicazione.
Avessero tradotto dal giapponese e pubblicato in italiano uno dei tanti volumi nipponici degli anni 70 sui robottoni... sarebbe stato un sogno ed avrebbe pure evitato un sacco di cattiva informazione a mezzo stampa, e penso che si sarebbero portati a casa pure qualche bel soldino ^_^
Il volume è diviso in cinque capitoli, i primi due sono il racconto della vita del mangaka da primi anni di vita, con il suo entrare in contatto con i manga dell'orrore (forse un po' troppo prematuramente a circa 4 anni...), passando per le scuole, il suo lavoro da odontotecnico e il contemporaneo affacciarsi del mondo professionale dei manga.
Nei successivi tre capitoli il mangaka spiega al lettore come lui immagina, struttura e riporta su carte le sue storie horror, per far questo riporta in testo alcune dei suoi manga/racconti.
Ne consegue che ho trovato molto piacevole la lettura dei due primi capitoli, mentre gli altri tre sono dedicati a chi conosce la sua opera ed è anche interessato a come si crea un manga dell'orrore.
A fine post inserisco come sempre le scan del sommario.
Sugli scaffali di librerie e fumetterie è già da parecchio che vedo anche un artbook in italiano con le opere di Ito, ma ho evitato di comprarlo perché son tutte immagini, in questo volumetto la parte scritta non è tantissima, ma non è un artbook.
L'unica pecca che mi pare il caso di segnalare è che le didascalia alle tavole disegnate sono esageratamente piccole, e il contrasto sfondo/carattere di scrittura non aiuta a leggerle.
Questa qui sopra è la prima tavola mista disegni/scritto che illustra il primo capitolo.
Sinceramente non mi piace neppure tanto il suo tratto >_<
Il mangaka è nato nel 1963, ergo abbastanza più grande di me, specialmente per quanto riguarda il vissuto televisivo/ludico, solo che noi da bambini vedemmo ovviamente un sacco di film e serie tv in ritardo rispetto alla prima visione nipponica, ergo nei due capitoli mi sono ritrovato in molti dei suoi ricordi, questo nonostante la distanza chilometrica e temporale.
Qui sotto riporto solo un paio di punti di contatto tra i nostri due vissuti di bambino giapponese del 1963 e bambino italiano del 1969.
Ogni generazione ritiene di aver vissuto un unicum di cultura pop, ergo anche Ito elenca le opere che dimostrano quanto il suo periodo sia stato irripetibile.
La cosa interessante è che ci sono numerosi punti in comune con quello che vedevo io, ovviamente non i manga ( ed alcune che lui cita non sono in questo elenco iniziale), ma manca, dal suo punto di vista, l'avvento sia cartaceo che televisivo di Mazinga Z nel 1972/73 ed in generale dei robottoni.
Ripeto spesso che l'unico "Lupin III" televisivo meritorio di essere citato è quello in giacca verde, e salta fuori che ho un alleato dall'altra parte del pianeta ^_^
La spiegazione dei capitoli 3, 4 e 5 in cui il mangaka passa alla parte in cui illustra nel dettaglio come procede nel suo lavoro.
Di seguito il sommario.
Come si può vedere dalle informazioni qui sopra il volumetto è stato pubblicato in Giappone solo l'anno scorso.
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