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domenica 28 luglio 2024

Annuario 1981 degli avvenimenti 1980 - Enciclopedie Rizzoli - focus su cinema, giochi, pubblicità, televisione e radio, Giappone + avvenimenti di un anno






Nella mia quasi infinita ricerca di fonti sull'animazione giapponese in Italia mi sono imbattuto in questo "Annuario Rizzoli", che presentava tutti i fatti accaduti nel mondo, attenzionando maggiormente la nostra penisola, da autunno ad autunno dell'anno successivo. Ergo, in questo caso per l'Annuario 1981, i fatti avvenuti dal 1° dicembre 1979 al 30 novembre 1980.
Non ho inserito la pagina con tutti i nomi dei collaboratori, non erano sperduti blogger o titolari di pagine FB, come succederebbe probabilmente oggi, ma giornalisti ed esperti di una certa importanza.





L'avvertenza della redazione spiega molto meglio di me quale fosse il periodo temporale preso in esame e quali gli argomenti trattati.
Ovviamente, essendo questo un blog che tratta specifici argomenti, non avrebbe molto senso postare tutte le pagine di cronaca che mi hanno colpito e ricordato fatti ormai obliati, quindi mi limiterò alle tematiche usualmente postate.
Farò un'eccezione, però, per quella che era la prima rubrica dell'Annuario, "Avvenimenti di un anno", che pur sapendo essere pagine off topic rispetto al blog, sono troppo preziose per non essere postate. In una nazione dove ti senti dire che oggigiorno siamo pieni di crimini e criminali ed il mondo è più insicuro, rileggere cosa capitava nell'arco di 12 mesi nel mondo e soprattutto in Italia, fa un po' accapponare la pelle...
Un vero peccato che le pagine di "Avvenimenti di un anno" resteranno così poco viste su questo blog...

Sto cercando, se riesco, di postare tutti gli "Annuari Rizzoli" in mio possesso di fila, ciò renderà noioso un po' più del solito il blog, ma secondo me è importante che restino sulla piattaforma in sequenza.


Dovendo l'Annuario Rizzoli render conto dei fatti più importanti accaduti nel mondo e in Italia, ed essendo il numero di pagine totali disponibili stabili, se nell'anno preso in esame c'era un evento importante, probabilmente le pagine in più per questo evento andavano a detrimento di altre tematiche, che nei volumi precedenti avevano un maggior spazio.
Per esempio nello "Sport" si dava conto delle olimpiadi moscovite, quindi ci si ritrova con il "Cinema" e la "Televisione", ma anche i "Giochi", con meno approfondimento rispetto ai precedenti quattro volumi che ho postato.
Mi ha deluso un po' quasi non trovar traccia dello tsunami mediatico contro i cartoni animati giapponesi avvenuto a marzo e soprattutto aprile 1980, è anche vero che non si trattò di una notizia unica, ma di uno stillicidio di articoli pubblicati tutti i giorni e di alcuni programmi televisivi che ne diedero conto.
Probabilmente, se il Presidente della Repubblica Sandro Pertini avesse fatto un discorso ufficiale in cui si scagliava contro gli anime, la notizia sarebbe stata riportata nell'Annuario Rizzoli, ma tanti articoli quotidiani sfuggivano al setaccio della redazione.
L'unica citazione di quella virulenta polemiche la si legge nella parte dedicata ai giocattoli.
Ho inserito la tematica "Pubblicità" in quanto vengono trattate le televisioni, anche quelle private, quindi è da considerarsi in collegamento con quelle successivo di "Televisione e Radio".
In generale i personaggi dei cartoni animati giapponesi pare siano stati "digeriti", cioè non sono più una novità per la redazione, quindi non costituiscono un nuovo spunto da inserire, ma fanno parte del contesto televisivo e/o editoriale.



Indovinate un po'?
Il cinema è in crisi!   ^_^
Per quanto riguarda il cinema ho omesso un articolo sul "nuovo cinema tedesco", che non è proprio in tema blog.
Come negli articoli dei volumi precedenti, la responsabilità del calo degli spettatori cinematografici era addebitata al loro trasformarsi in spettatori televisivi di film, e dato che la Rai mandava in onda relativamente pochi lungometraggi, la colpa maggiore era scaricata sulle tv private locali.
Viene dato conto del secondo film cronologico della saga di "Guerre Stellari" con un breve accenno (immagino la recensione sul prossimo volume), mentre "Alien" di Riddley Scott ha le recensione del film.



Anche in questo volume si trattano i "giochi elettronici", cioè versioni elettroniche di giochi classici, e non i "videogiochi".


Nella pagina sopra sono riportati alcuni giochi in scatola:


Altri sono solo visibili, come "Oro Nero", che sarebbe del 1975... e la versione anglosassone di "Diplomacy", che infatti arriverà nella versione italica nel 1982:



Per quanto riguarda i giocattoli meritano ancora una citazione quelli del genere fantascientifico alla "soldatini giapponesi"... fa un po' impressione, dopo un paio di anni di esistenza sul mercato ludico di giocattoli dedicati ai personaggi dell'animazione giapponese, leggere come venivano identificati:
"Peraltro continua l'importazione dei soldatini giapponesi di fantascienza, che hanno molto successo sulla spinta promozionale dei cartoni animati fantascientifici di Goldrake, o Atlas Ufo Robot."

E' la prima volta che li leggo definiti come "soldatini giapponesi di fantascienza", definizione forse dovuta alla serie di articoli dei personaggi di Goldrake della "Atlantic"?

L'unico accenno alle polemiche contro gli anime lo si trova in questa pagina dedicata ai giocattoli:
"Agitazioni varie di genitori democratici che richiedeva (senza cogliere evidentemente la contraddizione) interventi di censura contro la proiezione di tali cartoni animati nella televisione pubblica e nelle televisioni private senza alcun esito."



Il focus sulle televisioni private e il volume di pubblicità prodotto rientra un po' di più nelle tematiche da me ricercate sul blog:





Ma cosa guardavano in televisione (un modello vecchio come il cucco ed ovviamente in bianco e nero) tutti quei bambini?
Goldrake?
Mazinga?
Candy Candy?
No, un dentifricio...   ^_^


Le polemiche e la lottizzazione politica erano il pane quotidiano in Rai, ma almeno "quelli" qualcosa lasciavano e non volevano passare per paladini delle libertà...



Per chi si è dimenticato o non lo sapeva, in basso a destra si può leggere la cospicua differenza tra un abbonamento al canone Rai per una tv in b/n e quello a colori, quasi il doppio.
Le 42 mila lire e rotte del canore b/n in euro ad oggi farebbe 134 euro, mentre quello a colori da 79 mila lire diventa di 248 euro.
Tra i programmi in produzione si riporta quello sullo sceneggiato di "Marco Polo", ma il protagonista non sarà quello indicato e mi pare che molti degli attori internazionali citati non faranno infine parte del cast.



Quando nel volume precedente mi ero permesso di chiosare che al pubblico televisivo italico nulla interessava della programmazione della nascente Rete Tre Rai, non avevo letto il commento di questo volume sulla terza rete, ma non è che ci volesse un genio per arrivarci   ^_^

Allerta spoiler!
Non ci sarà alcuna legge di regolamentazione sulle tv private locali, a qualcuno non faceva comodo (PSI)   ^_^
Mi pare che venga citato per la prima volta il tycoon piduista.




Paolo Beonio Brocchieri tiene di nuovo la parte di cronaca del Giappone, questa volta prettamente politica, mentre nel volume precedente aveva fatto, penso per la prima volta in Italia, un collegamento tra il successo dei cartoni animati giapponesi e la cultura nipponica veicolata all'estero.

Gli avvenimenti di un anno sono il solito bagno di sangue di morti, feriti e stragi, ma chi oggi brandisce l'arma dello straniero che semina distruzione in Italia, conta sulla poca memoria o l'ignoranza nel popolo italico...


 

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