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domenica 11 febbraio 2024

"L'incredibile storia della candida Leila e dei suoi (cattivissimi) persecutori", di Franco Montini - "Ciao 2001" n° 45 del 13 novembre 1977


Ultimamente sto forse inserendo un po' troppi articoli della carta stampata, riducendo la varietà dei post, ma si fa quel che si può  ^_^
Stavolta tocca ad un articolo di presentazione di "Guerre Stellari" (vedi dicitura sulla copertina a fine post) presente sulla rivista musicale "Ciao 2001", che si occupava regolarmente anche di cinema.
Qui sopra e sotto ci sono le pagine in formato originale, appena più giù solo lo scritto per agevolarne la lettura. La doppia pagina di apertura non potevo smezzarla, sarebbe stato un sacrilegio  :]
Interessante la considerazione iniziale dell'autore sul perché gli spettatori andassero a vedere i Blockbuster degli anni 70, non perché fossero dei bei film, ma perché avevano un battage pubblicitario che prima della sua uscita avevo creato molta attesa. Film il cui punto di forza non erano i contenuti, ma gli effetti speciali e la spettacolarità.
In pratica è l'accusa che si muove a tutti i film di grande incasso odierni... "solo effetti speciali"  ^_^
Il giornalista stronca tutti i campioni d'incasso precedenti a Star Wars: 
La stangata; L'esorcista; Lo squalo; King Kong.

In pratica non gli andava bene nulla  ^_^
Come gli altri film citati, "Guerre Stellari" viene tacciato di non avere meriti culturali, ma di essere di puro divertimento, ovviamente nessuno dei film ambiva ad avere "meriti culturali", anche se a posteriori c'è chi glieli assegna in una qualche misura.
Per lo meno a "Guerre Stellari" si riconosce il merito, oltre ad essere divertente, di non avere ambizioni scientifico-culturali.
E vero che inizialmente i personaggi si presentato come buoni buonissimi e cattivi cattivissimi, ma già dal secondo film si capirà che il cattivo mascherato non è stato sempre cattivo e forse in futuro tornerà ad essere buono.
Quando si passa alla sinossi del film, di cui viene spoilerato praticamente tutto, si notano quelle che, conoscendo tutta la trama, paiono degli errori, ma ai tempi si valutava quello che si vedeva, quindi il Grand Moft Tarkin passava per essere il capo supremo dell'Impero, benché a capo di un "Impero", di norma, c'è sempre un "Imperatore", non uno sgherro militare ("buffone in orbace", direbbe il grande Totò).
"Il Vecchio" o lo si chiama Ben Kenobi oppure Obi-Wan, non è molto usuale Ben Obi-Wan Kenobi, ma non ho potuto controllare all'anagrafe intergalattica.
Quello che Leila affida a C1P8, D-3BO è un imbucato, non è solo un messaggio di aiuto, ma sono i piani della "Morte Nera".
Tralascio i "cavalieri Jeti", spero sia un refuso...
Capisco anche la difficoltà per un adulto a razionalizzare un concetto come "la Forza", trasformata in "forza extra-sensibile".
Il povero Ciubecca viene tacciato di essere un incrocio tra un gorilla ed un leone, un leolilla?
Di recensioni postume su "Guerre Stellari" ne ho postate parecchie, direi che questa è interessante.
Pare che un po' tutti si fossero resi conto che il film fosse un western spaziale e che C1P8/D3BO fossero gli Stanlio ed Olio galattici, per il resto il giudizio è generalmente positivo.




 

6 commenti:

  1. Mi sembra una recensione onesta e condivisibile. Curiosamente la Morte Nera viene chiamata "Stella della Morte" che è la traduzione del nome inglese, Death Star.
    Mi sembra di ricordare che anche in un episodio di Daitarn 3 si usa questa traduzione, quando un comandante meganoide particolarmente fissato con i giocattoli costruisce una "macchina della morte" identica alla Morte Nera.
    Per i robot invece il recensore usa i nomi italiani, 3BO e C1P8, che consentirono ai doppiatori l'immortale battuta: "Ciuno Piotto !! Stai bene... non sei rotto !!" :D

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    1. Si, avevo notato che è l'unico nome della versione originale.
      Di solito capitava che i nomi fossero tutti all'americana, probabilmente chi scriveva gli articoli si basava su del materiale inviato dalla casa di produzione o di distribuzione del film, stavolta l'autore andò al cinema ^_^
      Ricordo il Megaborg collezionista di modellini, ma non rammento la Morte Nera.

      Quella battuta è tra le mie favorite, suona troppa bene :]

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    2. No non era il comandante appassionato di modellini (che rimpiccioliva navi e aerei), ma quello appassionato di giocattoli.
      Dovrebbe essere l'episodio 32, "I giocattoli micidiali / Mirate alla bandiera!", quello dove un gruppo di meganoidi, imbecilli più che mai, cuciono una bandiera nera con un teschio per usarla come bersaglio attaccandola alla villa di Banjo. E delirante, lo so, ma son Meganoidi...

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    3. Ah, ok.
      Controllerò la puntata ;)

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  2. Bel post. Interessante che hai pubblicato un articolo del Ciao 2001, che io compravo, ma ovviamente nell'epoca in cui era in decadenza totale (1990-1994). La frase finale dell'articolo però ha toppato il futuro: in realtà entrambi i film di Lucas resteranno nella storia del cinema ;D

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    1. Indubbiamente Lucas ha inaugurato un genere, che sopravvive ancora oggi.
      Probabilmente resterà nella storia del cinema l'idea generale dei suoi film, magari non singolarmente :]

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