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sabato 12 novembre 2022

Incenerire Tokyo, le operazioni Meetinghouse & Starvation



TITOLO: Incenerire Tokyo, le operazioni Meetinghouse & Starvation
AUTORE: Agostino Alberti e Luca Merli
CASA EDITRICE: IBN Editore
PAGINE: 136
COSTO: 15 
ANNO: 2022
FORMATO: 24 cm x 16 cm
REPERIBILITA': disponibile on line
CODICE ISBN: 9788875655524


Il libro fa parte di quegli acquisti on line, quindi senza poterlo sfogliare preventivamente, preso perché l'argomento della parte finale della guerra del Pacifico mi interessa, visto che c'è sovente chi mette in dubbio l'ostinazione giapponese a continuare la guerra a qualsiasi costo, specialmente se gli Usa avessero invaso il sacro suolo nipponico.
E' chiaro che nel 1945 il Giappone avesse già perso la guerra, ma non si arrendeva, questo mini saggio illustra alcune operazioni aeree che indebolirono ulteriormente la capacità bellica difensiva nipponica, come i bombardamenti incendiari e il minamento aereo dei mari, e nonostante ciò l'idea delle resa non era stata neppure presa in considerazione.
Gli autori ribadiscono che nel 1945 l'unica cosa che gli Usa volevano era terminare la guerra senza perdere più uomini, a qualsiasi costo per i nemici, quindi anche con i devastanti bombardamenti incendiari e poco dopo con le due atomiche.
Questo genere di analisi mi interessavano, la parte tecnico/materiale degli attacchi meno.
Sinceramente, se avessi potuto dare una scorsa al libro prima dell'acquisto, forse non lo avrei preso, i motivi non sono tanto nelle conclusioni finali, che ho trovato interessanti (vedi ragionamento sopra), ma nello sviluppo dello scritto ed in alcune caratteristiche del libro che a me in generale non garbano.
Molti termini non sono stati tradotti dall'inglese, per esempio una cartina con la distanza tra Tokyo e le basi aeree USAAF in miglia e con i nomi geografici in inglese... Soviet Union... 
Numerose parole come "fleet in being", "turning point", "flight engineer", "hit and run", "bomb run", "atrocius weather conditions", "target of opportunity" etc. etc. etc non tradotte. E se in alcuni casi avevsa un senso lasciarle in inglese, in altri mi è parsa più che altro pigrizia.
Acronimi senza spiegazione di cosa significhino, mentre in altri casi è riportato, a cosa corrisponde il luogo CBI?
Vengono illustrate anche le singole missioni aeree con dati, che a me non interessano.
C'è da dire che il libro fa parte di una collana che mi pare di intuire sia di matrice aereonautica militare, quindi la terminologia è quella, ma dovrebbe restare comprensibile dove non necessariamente tecnica. 
La cosa che ho trovato, come per tutte le mie recensioni, poco digeribile è la scarsità dello scritto. Delle già poche 136 pagine, ben una cinquantina sono di immagini a pagine intera ( o più di mezza pagina)o pagine in bianco... e costa 15 euro...
Mettiamola così, tanto per restare nella terminologia dello scritto, io non ero nel target giusto   ^_^





A pagine 49 sono sobbalzato sulla poltrona... quando leggo che Okinawa è stata spostata nelle isole Kurili... 
Intanto in italiano Kurili si scrive con la "C", Curili e poi stanno a sud del Giappone, non a nord...
Non voglio far la figura di quello che è contento di aver trovato la topica altrui, ma, al contrario, proprio perché io mi sono accorto di un errore, implica che questo è veramente imbarazzante...
Comunque Putin ringrazia per l'annessione di Okinawa   ^_^

Qui sotto inserisco la prefazione degli autori e un paio di scan su come è strutturato il libro, tanto per far capire a chi fosse intenzionato all'acquisto se può collimare con i propri interessi   ;)


 

3 commenti:

  1. CBI, d'accordo che non è molto difficile trovarlo, però ciò non giustifica il fatto che non ne venga data spiegazione, nel libro.

    https://en.wikipedia.org/wiki/China_Burma_India_Theater

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    Risposte
    1. Inizialmente pensavo fosse il California Bureau of Investigation della serie The Mentalist :D

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    2. Non conosco la serie tv The Mentalist :]
      La cosa comica è che nella cartina della zona asiatica in inglese è ben scritto che Okinawa sta a sud e le Kurili a nord, forse hanno problemi con l'idioma della perfida Albione quanto me ^_^

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