TITOLO: Candy Candy, lettere
AUTORE: Keiko Nagita
CASA EDITRICE: Kappalab
PAGINE: 245
COSTO: 15€
ANNO: 2015
FORMATO: 21 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788898002801
Il secondo romanzo inizia dove era
terminato il primo, nella stanza di punizione in cui Candy è finita
per aver dato della “vecchia testarda” a suor Gray. Mi sorgono
alcuni dubbi, intanto come può esistere una stanza di punizione in
una scuola, in Giappone esistevano?
Poi la descrizione che Candy fa della
stanza contempla una denuncia per sequestro e torture:
“La
camera era piccola e puzzava di muffa. A parte quel letto spartano,
c'era solo una misera scrivania. La pesante porta era stata chiusa a
chiave.”.
Ed in caso di impellenti stimoli
fisici? Ok che questo aspetto della vita non è mai contemplato, però
si lascia sempre spazio all'idea che, invece, sia contemplato. Nella
descrizione della stanza manca quel “qualcosa”, e mancherà ancor
di più nella cella in cui Candy finirà nelle pagine successive...
A grandi linee ho evitato nel primo
romanzo di svelare i fatti accaduti, e cercherò di farlo anche per
il secondo romanzo. Comunque il bacio galeotto di Terence a Candy
avviene in occasione della festa di maggio, a cui Candy non potrebbe
partecipare perché confinata nella stanza di punizione.
Nel primo libro Candy riceveva un
ceffone da Anthony, ma questo, nella testolina della ragazza, le
dimostrava la sensibilità del ragazzo(...). Successivamente viene
scossa in malo modo da Terence che l'ha trovata a frugare nella sua
stanza, ed anche questo “trattamento gentile” del bel tenebroso
non la fa andare su tutte le furie. Quando Candy riceve il bacio non
richiesto da Terence (che potrebbe essere configurato di per sé come
una violenza) come reazione gli molla uno schiaffo, a cui Terence
replica con un altro ceffone. Ed ancora la ragazza non diventa una
furia per l'aggressione... Questo aspetto masochistico di Candy
nell'anime mi era sfuggito.
Anche all'inizio del secondo romanzo
la figura meschina di Annie non migliora molto, arriva a fare una
scenata di gelosia a Candy per Archie, e quella sarebbe stata la
prima volta che le due (ex) amiche si parlavano dopo 8 o 9 anni!
Eliza non smentisce il suo
personaggio, è peggio della Digos, sempre dietro un angolo a spiare,
sempre a tramare contro Candy. La sua ultima trovata del romanzo
porta Terence a sacrificarsi per Candy lasciando l'istituto e
rinunciando al titolo nobiliare. A sua volta Candy scappa dalla
scuola.
Ed è qui, con la conclusione della
seconda parte, che, sorprendentemente, il modo con cui era stata
raccontata la storia fino ad ora si interrompe. Infatti non saranno
più narrati i fatti in maniera cronologica, con Candy che funge da
voce narrante dei suoi ricordi, ma per la terza parte (dal momento in
cui fugge da Londra per tornare negli Usa da Terence e alla casa di
Pony) si procede per “lettere”. Nel senso di missive.
Sono riportate le lettere che Candy
ha scritto (ne aveva fatto sempre una copia?!) alle persone che la
aiuteranno nel suo avventuroso viaggio di ritorno in patria, ma anche
le lettere agli amici, con relative lettere di risposta. Quindi, più
che sapere precisamente ciò che è successo, lo si desume
indirettamente, aiutati forse anche dai ricordi del cartone. Anche se
io ho fatto un po' più di fatica, perché a questo punto della
storia avevo già abbandonato la visione dell'anime per raggiunti
limiti di sopportazione umana...
Le lettere sono inframmezzate da
ricordi diretti di Candy, in maniera da chiarire alcuni punti della
storia.
Proprio all'inizio di questa terza
parte Candy accenna per la prima volta all'uomo che ama, ovviamente
che ama in quel momento futuro della storia, cioè quando già tutti
i fatti che conosciamo si sono conclusi.
Questa terza parte finisce con la
prima ed unica lettera che Terence le invia.
Una cosa che mi ha fatto un po'
storcere il naso, ed anche procurato un attacco di diabete, è che in
queste lettere Candy ringrazia tutti, tranne Eliza (e avrei proprio
voluto vedere il contrario...), ringrazia proprio tutti. Dalla prozia
Elroy alla madre di Eliza e Neal, da suo Gray a chiunque. Ovviamente
c'è sempre un motivo per questi ringraziamenti, un qualcosa che è
successo e che ha permesso a Candy di proseguire nella storia. Però
leggendo tutti quei ringraziamenti di fila la ragazza fa un po' la
figura della lecchina...
Segue l'epilogo, in cui ci sono solo
lettere tra Candy ed il Principe della Collina/Albert/William Ardley,
dal tono assai scherzoso ed affettuoso.
Nella postfazione l'autrice spiega il
perché di questa nuova edizione della sua eroina, e accenna qualcosa
sul “lui” di Candy, chi è questo uomo?
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