CERCA NEL BLOG

domenica 14 giugno 2015

Studio Ghibli, l'animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata



TITOLO: Studio Ghibli, l'animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata
AUTORE: Andrea Fontana e Enrico Azzano
CASA EDITRICE: Edizioni Bietti
PAGINE: 248
COSTO: 20 €
ANNO: 2015
FORMATO: 14 cm X 21 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788882483319

Questo è un saggio a più mani, una coppia è quella degli autori, a cui vanno aggiunte un sacco di altre mani che hanno realizzato i contributi, forse troppe mani. Non che il saggio non sia interessante, ma dopo i primi quattro capitoli diventa ripetitivo. Questo perché la prima parte del libro (fino al capitolo 4) è scritta dai due autori, quindi segue uno schema comune, mentre dalla seconda parte entrano in gioco i contributi di altri autori ed esperti, che ogni volta devono reintrodurre l'argomento “Studio Ghibli/Miyazaki/Takahata”, ergo, a titolo di esempio, si leggerà più volte:
Si alza il vento”, ultimo film/testamento di Miyazaki;
Hideaki Anno ha prestano la voce al protagonista Jiro di “Si alza il vento”;
l'aereo italiano Caproni C.a 309 Ghibli;
le vicissitudini produttive del primo film di Takahata, “Il segreto della spada del sole”.
Alla fine certi concetti li si impara quasi a memoria.
Altro esempio: nel libro è presente due volte la cantilena dei tanuki all'inizio di “Pom Poko”, un saggio scritto da un solo (o da una coppia) autore penso che non avrebbe avuto il bisogno di ripetersi.
I primi quattro capitoli restano più interessanti perché non soffrono di questa ripetitività, che già affiora nelle schede della filmografia Ghibli. Infatti tutte le opere dello Studio Ghibli sono analizzate nelle prime 140 pagine, in più casi le schede singole non fanno altro che replicare il già scritto. Anche perché alcune di queste schede sono opera di altri autori, che quindi, dal loro punto di vista, scrivono per la prima volta quelle informazioni, ma il lettore le ha appena lette nelle pagine precedenti.

Il primo capitolo si concentra sullo Studio Ghibli, ne viene ripercorsa la sia storia artistica, produttiva ed economica, partendo dalle prime collaborazioni tra Miyazaki, Takahata, Suzuki e Yasuyoshi Tokuma, arrivando a formulare alcune ipotesi sul possibile futuro della casa di produzione.
Il secondo capitolo reca la biografia di Isao Takahata, che inizia dalla sua esperienza infantile della guerra, fino al film “La storia della principessa splendente”.
Il capitolo numero tre è su Miyazaki, la sua biografia dall'infanzia a “Si alza il vento”.
Il quarto capitolo è riservato alle opere dello Studio Ghibli non targate Miyazaki/Takahata. Nella parte finale del capitolo si elencano le collaborazioni dello Studio Ghibli in lavori non cinematografici.
Il quinto capitolo è quello con le schede filmografiche, e con i primi contributi esterni.
Il resto del libro è formato da contributi di esperti del settori, fumettisti e critici cinematografici.
Raffaele Meale effettua da critico cinematografico una analisi dei primi minuti dei film dello Studio Ghibli (anche pre-Ghibli). Spiegando come in quel incipit gli autori siano riusciti ad introdurre le tematiche del film.
Massimo Stefanelli sviscera la passione per la storia dei film Ghibli.
Matteo Boscarol si concentra anch'esso sulla storia nei film Ghibli.
Curioso che Stefanelli e Boscarol arrivino a conclusioni quasi opposte.
Di certo per mie mancanze culturali non sono riuscito a comprendere il tema principale del contributo a due di Sergio Sozzo e Aldo Spiniello.
Giampiero Raganelli effettua la terza o quarta analisi dei film di Takahata.
Mariuccia Ciotta cerca (e trova?) i punti di contatto tra Walt Disney e Miyazaki.
Matteo Stefanelli analizza i manga di Miyazaki, che in più casi ha utilizzato come base per i suoi film.
Francesco Boille focalizza la sua attenzione (di nuovo) su Nausicaa, lo svolgimento l'ho capito meno. Ovviamente sempre colpa mia.
Luca Della Casa spiega bene come lo Studio Ghibli, dopo un iniziale ruolo marginale, riesca ad influenzare l'industria degli anime, che ha sempre considerato il duo Miyazaki/Takahata come due alieni.
Gli ultimi contributi sono di disegnatori.
Manuele Fior parla del volo, sarebbe un tema già più volte affrontato nel libro, ma a mio avviso lo fa nel modo più efficace di tutto il saggio.
Molto bello il contributo di Emanuele Tenderini, da leggere e basta.
Sualzo esalta le nuvole disegnate da Miyazaki. Non posso che concordare, e l'autore non menziona (immagino non lo abbia mai visto) le nuvole presenti in “Conan il ragazzo del futuro”, le più belle dell'animazione seriale!
Il libro si conclude con un breve scritto di Carlo Hintermann.

L'indice del libro.







 La terza e la quarta di copertina.




Nessun commento:

Posta un commento