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domenica 24 agosto 2014

The Black Hole - Album figurine Panini versione in inglese 1980


La propensione della Panini all'esportazione era molto marcata, noi nelle nostre edicole vedevamo i nostri album e pensavamo fossero nostra esclusiva, invece tanti altri bambini europei, e non solo, potevano collezionare le nostre stesse figu, benché con idiomi differenti In particolare si può capire l'importanza che il mercato estero rappresentava per la Panini da questo post in cui è illustrata una particolarissima brochure informativa pubblicata nel 1976 in quattro lingue:
Album sulle Edizioni Panini Modena.
Altra prova della globalizzazione delle figurine modenesi è l'album di Star Trek in versione tedesca, tra l'altro mi pare proprio che della prima serie in Italia non venne pubblicato nessun album (mentre i bambini crucchi l'avevano...):
Album figurine tedesco di Star Trek.
Questo album anglosassone di "The Black Hole" è l'ennesima prova di quanto esportasse l'azienda di figurine modenesi, a differenza dell'album di Star Trek esiste anche la versione italica de "Il buco nero", che, però, io non possiedo.
Direi che questa versione dell'album era diretta ai bambini del commonwealth britannico, infatti le nazioni in cui lo si poteva richiedere erano la Gran Bretagna e l'Eire, il Canada, l'Australia e il simpatico razzista Sud Africa.



Quando ancora il materiale editoriale lo stampavamo in Italia, e non in Cina... l'album non riporta in alcuna parte l'anno di pubblicazione, presumo sia appena successiva all'uscita del film.


Ma il principio filosofico, ed innovativo, dei Panini che ogni album doveva essere terminato valeva anche per i nostri coetanei anglofoni, a parte (o apartheid) quelli di colore del Sud Africa...
Ogni nazione avava il suo bel recapito per poter richiedere le figu mancanti.




Rimane il mistero del perché, io che ho sempre schifato questo film fin da quando lo vidi al cinema, continui a collezionare materiale che lo riguardi... sarà stato lo shock di vedere un film tanto orrendo, e che ebbe l'ardire di definirsi il "Guerre Stellari " della Disney... tra l'altro ho recuperato alcuni articoli giornalisitici del periodo in cui lo si "pompa" non poco, esaltandone l'unicità della trama, il budget milionario (in dollari) o miliardario (in lire), il cast stellare, gli effetti speciali e, addirittura, la sua veridicità scientifica (grazie al supporto della Nasa!).

Il film è così simile a Star Wars che dopo questi decenni di "The Black Hole" scrivono solo i tipi come me, mentre Guerre Stellari produce ancora profitti e film, per la/della  Disney, purtroppo...
Dato che l'ultima volta che vidi "The Black Hole" fu quella del 1980 al cinema, ho provato e rivedermelo, magari ero solo pieno dei classici pregiudizi da integralista di Guerre Stellari.
No, fa veramente schifo... la trama è insulsa e con un finale incomprensbile e vagamente allusivo all'inferno e al paradiso, senza contare il cattivo (Dr. Hans Reinhardt alias Maximilian Schell) che finisce dentro il robot cattivo (Maximilian!).
La Disney incassò molto meno di quanto avevano previsto, a fronte di un guadagno ipotetico di 120 milioni di dollari ne portarono a casa solo 25, i dati li ho presi dagli articoli che posterò più avanti.
Il cast sarà anche stato in parte stellare (Maximilian Schell, Anthony Perkins, Ernest Borgnine), ma la recitazione è pessima.
Gli effetti speciali sono rappresentati da raggi laser che paiono righe fatte col pennarello e robot antropomorfi che si muovono come robot con dentro degli esserei umani, tipo Zed che si vedeva in Rai...
Per quanto riguarda la veridicità scientifica verificata dalla Nasa ho ancora i brividi per aver visto delle meteore incandenscenti non in atmosfera, e l'equipaggio della Palomino vagare nello spazio senza alcuna tuta, seppur per pochi istanti.
Del film salvo solo ed esclusivamente la parte inizale del tema musicale, che però mi ricorda qualcosa... mi sbaglierò...


        
 



"Il più grande mistero dello spazio" è perché abbiano fatto questo film.


I mirabolanti effetti speciali del film sono esaltati anche nell'incipit dell'album.
























La più che ridicola scena della gara al tiro al bersaglio spaziale.



La deambulazione dei soldati robot è veramente imbarazzante, C3PO pare, in confronto, sciolto come un ballerino.







Quando Anthony Perkins viene allegramente trapanato da Maximillian non si vede neppure una goccia di sangue, la Disney già da allora non voleva impressionare il suo giovane pubblico, una toracotomia anemica. Nell'album, comunque, non viene mostrata in dettaglio.






Rivedendo questa scena dopo 35 anni ho pianto, dalla vergogna...










Oltre alle meteore fiammeggianti, non comprendo la veridicità scientifica della cenere (o è neve?!) che ricopre l'orto botanico, forse le meteore incendiano l'orto?




Una delle meteore incandescenti finisce dentro la Cygnus, rotola un po' per la nave, non incenerisce nessuno e poi se ne esce tranquillamente.



E' tutto rosso, è l'effetto delle meteore incandescenti!
Lo scontro finale tra Vincent e Maximillian rende verosimili i duelli nei film di arti marziali di Hong Kong.



Nell'album manca la parte "infernale" del finale, mentre è accennata quella paradisiaca.




Il cast stellare!




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