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domenica 10 agosto 2014

Spazio 1999 - I pirati delle galassie - numero 2 collana editoriale "AMZ Editrice" 1976




Le storie presentate in questi libri non replicano l'ordine cronologico di quelle trasmesse, in questo tezo libro ci sono due puntate: "Fiocco azzurro su Alpha" e "Gli occhi di Tritone".
Forse riuniti in questo libro dal titolo "I pirati delle galassie" perchè in entrambe le trame degli extraterrestri vagabondi cercano, in qualche modo, di prendere possesso della Base Alfa.
A differenza di una serie come Star Trek, dove gli alieni sono un dato acquisito, in serie simili a Spazio 1999 è sempre comico notare come, di colpo, dopo millenni in cui i terrestri non incontrarono mai un alieno, ogni puntata si fa vivo qualcuno, manco che Alfa fosse una fermata della metropolitana all'ora di punta...
La prima storia narra di un momento felice, la prima nascita ad Alfa, un fiocco azzurro, ma si sa che i momenti felici durano poco, in questo caso circa un'ora.




Qui la dottoressa Helna mostra a tutti gli alfani il primo vero...ehm... alfano(?)... poverino...




Come ogni alfano che si rispetti l'ambizione non gli manca, ed in una sola ora non sta più nell'incubatrice, arrivando ad una statura di un bambino di 5 anni. Per me a fine settimana diventa ministro degli interni di Alfa...




La sua mamma, però, non la prende tanto bene...




Il piccolo Jackie si ferma ai cinque anni, e dimostra delle capacità intellettuali eccezionali in alcuni ambiti, quelli scientifici, da ritardato nelle materie classiche. Però riesce a fare un bel disegno di una astronave aliena. Per me guarderà troppi cartoni animati giapponesi...




E guarda caso, appena dopo, arrivano le astronavi aliene disegnate dal bambino menagramo, d'un menagramo.




Una visuale delle astronavi aliene dall'Aquila lanciata per intercettarle.




Non so come mai la madre di Jack sia convinta che il figlio voglia ucciderla.





Si scatena una battaglia tra le Aquile e le quattro navi aliene, che rendono inoffessive le navi di Alfa, ma senza uccidere i piloti o distruggere le navi.




Dopo un po' il bimbo di cinque anni si evolve in un alieno adulto, di nome Jarak. Per farla breve è un fuggitivo di un pianeta che persegue la totale omologazione degli abitanti, che vuole mantenere una sua identità viene perseguitato. Loro sono fuggiti e pensano simpaticamente di impossessarsi dei corpi degli umani per vivere tranquilli, il passaggio nel corpo umano avveien nel momento della nascita o della morte.
Le nascite son finite, ergo urgono defuntandi (cioè prossimi a defungere).




La prima candidata è la madre di Jackie, che appena morta diventa Rena, la morosa di Jarak. Un po' inquitante il rapporto tra due amanti che poco prima erano madre i figlio...




Qui Jarak comunica agli alfani la lieta novella della loro imminente morte.




In aiuto di Koenig e soci arrivano gli abitanti del pianeta di Jarak, alla loro ricerca. Bella l'atronave, gli Anderson erano proprio bravi.




Jarak e Rena si trovano davanti ad una scelta, visto che gli umani non li vogliono aiutare, arrendersi ai loro inseguitori o continuare a noscondersi su Alfa e far distruggere tutta la base. Un po' di umanità è entrata in lor, decidono di consegnarsi ai cattivi e salvare Alfa, ma nell'andare via lasciano i corpi di Jackie e della madre, che vediamo sani e salvi.
La cosa strana è che nelle successive puntate il così importante primo nativo alfano non compare più.




In Italia la puntata la si conosce col titolo "Gli occhi di Tritone", e non è che abbia molto nesso con il titolo del libro, in quanto in realtà nessuno cerca di prendere possesso di Alfa.






C'è il solito sfigato non protagonista, che assurge agli onori della notorietà solo per fungere da agnello sacrificale, in pratica crepa quasi subito.





Qualche entita ha preso possesso della sua volonta e lo usa per rubare informazioni sulla tecnologia umana da inviare su Tritone. In quanto i tritoniani temono future invasioni aliene, ergo tengono monitorate le evoluzioni tecnologiche degli abitanti di altri mondi. Tutto questo tramite sonde computerizzate dal colore arancione. Tipo un bel tramonto sulla Luna.





Partenza spettacolare delle Aquile inviate in missione di recupero. Infatti, nel frattempo, Helena è stata rapita dalla sonda tritoniana, allo scopo da fungere da nuova trasmittente di dati. Mai sentito parlare di hackers nello spazio?





Helena in versione tritoniana.




Helena, in possesso dei tritoniani, fa i conti di fine mese.




Ma Victor scopre che la sonda tritoniana vuole delle informazioni tramite Helena, che rischia di morire, per gli abitanti di un pianeta che non esiste più. Ormai distrutto dall'esplosione di una supernova. Quindi Koenig si reca sulla sonda per informarli della nuova buona: possono andare in pensione!






La sonda, compresa l'inutilità del loro lavoro, decide, invece di godersi una meritata vacanza, di autodistruggersi.
Se fosse stata una sonda italiana non sarebbe mai e poi mai successo!







Mi sa che la casa editrice AMZ inizialmente non aveva l'intenzione di pubblicare così tanti volumi, probabilmente viaggiava a naso, in base al numero di vendite. Qui si può vedere che la collana doveva finire col numero quattro, e non è menzinato il numero zero, "Il distacco".
Lo si capisce anche dalle anteprime alla fine del volume.







2 commenti:

  1. I tuoi commenti ironici con riferimenti politici mi piegano dal ridere ogni volta

    "Il piccolo Alfano?(poverino!)" RIP

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    Risposte
    1. Qui la politica è OT!!!
      Ah no, era da un'altra parte che non si poteva parlare di politica, che lungimiranza :]

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