Questa copertina e questo articolo su "Sandokan" li ho riesumati grazie ai miei acquisti al buio di testate vintage, quando, ad un mercatino, ho trovato le annate 1975, 1976 e 1976 rilegate in due volumi (più qualche numero sciolto del 1975).
La datazione in mio possesso è dal marzo 1975 all'aprile 1977, forse con qualche piccola mancanza di numeri, ma fondamentalmente quasi completa.
La testata cessò di essere pubblicata nel 1977, ma non ho trovato il mese corretto.
Pur essendo tre annate che difficilmente avrebbero contenuto articoli sull'animazione giapponese, ho rischiato l'acquisto, un rischio più sull'ingombro che sul costo... i due volumoni son delle belle mappazze, misurando 30 cm X 44 cm ^_^
Purtroppo zero articoli sull'animazione giapponese, ma mi sarebbe dispiaciuto non mostrare proprio nulla, quindi questo articolo "Contro Sandokan" è tornato utile. In realtà ci sarebbero altri due o tre scritti di un qualche interesse mediatico, ma un po' limitato, ergo non ho ancora deciso se valga la pena postarli.
I contenuti sono oltremodo culturali, spesso ho fatto fin fatica ad intuire cosa trattassero, poi c'erano occasionali scritti su tematiche più terra terra, come "Sandokan", ma sempre scritti in maniera un pelino ostica, almeno per me.
Sinceramente non sono riuscito ad inquadrare politicamente la testata, direi non di sinistra, ma neppure di destra, sul moderati, ma non mi pare di estrazione cattolica:
Sfogliando questi numeri in mio possesso ho letto una sequela infinita di nomi di intellettuali, scrittori, poeti, filosofi etc. etc., ne conoscevo solo di nome una parte minoritaria, gli altri mi erano totalmente nuovi.
Le tematiche son sempre molto culturali/intellettuali, molto oltre le mie capacità, con numerosi dibattiti che si dipanano in più numeri su questo o quell'accadimento del periodo. Mi ha fatto riflettere il fatto che di tutte quelle righe, scritte da tutte quelle personalità tanto illustri del mondo culturale italiano ed internazionale, non si ricorda più nulla nessuno... un giorno un tizio (cioè io), ne compra un po' di numeri per cercare articoli sui cartoni animati giapponese, e trova di suo interesse solo uno scritto su "Sandokan"... fecero tanta fatica per nulla... T_T

Ho scritto più e più volte che il boom del merchandising non nasce con Heidi e Goldrake, fece scalpore con i due personaggi animati nipponici, ma ebbe alcuni antesignani arrivati con qualche mese o anno di anticipo:
Forse non tutti i titoli qui sopra visti in televisione nei primi anni 70 fino al 1978 ebbero il successo di "Sandokan" e "Furia", ma più o meno sono i titoli dei telefilm che facevano vendere merchandising ai bambini/ragazzini.
Merchandising che, a differenza di quello che capiterà con Goldrake e soci, raramente generava ondate di proteste per lo sfruttamento dei giovani telespettatori. In pratica, se "Sandokan" faceva spendere soldi ai genitori, andava anche bene, ma se lo farà in seguito Goldrake, era la prova dello sfruttamento delle giovani menti italiche ^_^
Già dal breve riassunto in prima pagina si nota che la redazione sottolineava quanto merchandising di "Sandokan" era disponibile nei negozi, ed il tono non è molto positivo.
Si noti anche che una testata che trattava tematiche assai più complesse e culturali, dovette prender atto del successo dello sceneggiato di "Sandokan".
Un vero peccato che la testata terminò le pubblicazioni nel 1977 (riprese brevemente nel 1984), sarebbe stato interessante vedere una prima pagina su Goldrake nel 1978, su Remi nel 1979 o Mazinga nel 1980 ^_^

Ammetto che lo scritto, seppur su un personaggio televisivo popolare e popolano come "Sandokan", l'ho capito solo a tratti, le citazioni inerenti a questioni del periodo non mancano, ma molte le ho solo intuite, tipo il tirar in ballo Fanfani, che mi è parso parecchio ironico, visto che il politico democristiano non aveva certo il physique du ròle dell'eroe, mica era Kabir Bedi ^_^
La redazione, oltre alla prima pagina, dedicò alla tigre della Malesia due belle pagine pregne di considerazioni, forse un po' arzigogolate.
Info sull'autore del pezzo:

L'ideale sarebbe andarsi a leggere direttamente, senza la mediazione dell'autore di questo articolo, cosa scrisse (e perché) Oreste del Buono contro "Sandokan" su "L'Europeo" n° 18, immagino del 1976.
Magari lo cercherò :]

Il gioco dei pirati a cui si riferisce l'autore è quello linkato qui sotto, che costava 6500 lire (39 euro), che mi pare un po' pochino, visto che un libro di viene dato a 4500 lire (oppure è sbagliato il prezzo del libro):
Uno dei tanti libri di "Sandokan":

Quando, per pura polemica, magari anche legittima, si ridicolizza qualcosa che evidentemente non si è testato, cioè il gioco in scatola di "Sandokan", si fa solo brutta figura... senza contare che forse l'autore era leggermente fuori target.
Magari poteva chiederlo ai figli o ai nipoti com'era quel gioco in scatola.

Il telesceneggiato a cui ci si riferisce sarà stato forse "Ufo Shado"?
Costava tanto scrivere il titolo? >_<

Il numero 7 de "La Fiera Letteraria" è tra quelli in mio possesso, ho provato a leggere l'articolo citato, non fondamentale, anche perché non si occupa solo di Kabir Bedi.

Il punto di vista di OdB.

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