Ultimo numero di "Nippon Shock Magazine" (info del n° 22) distribuito in edicola, dal prossimo numero solo fumetterie e librerie, oltre agli abbonamenti. Vediamo se riesco a fare arrivare la rivista nella fumetteria qui vicino a casa mia, altrimenti la prenderò random in altri lidi ^_^
Un buon numero di articoli mi vedono poco informato, tipo i "Cavalieri dello Zodiaco", quindi mi limiterò all'esposizione dello scritto.
Quando i CdZ vennero trasmessi in televisione io ero già grandicello, altri anime li guardavo, questo mi faceva un po' cacare, detto sinceramente e con tutto il rispetto, tanto che li avevo soprannominati "I Cavalieri dello Zozzodiaco" :]
Questione di target, evidentemente.
In questi anni ho provato a rivedere i "Microsuperman" più volte, ho sempre dovuto abortire la visione, troppo bambinesco, forse dovrei insistere per un numero maggiore di puntate per vederci ciò che ha visto Jacopo Mistè. Dovrei anche leggermi il manga...
Vengono analizzati manga ed anime, quest'ultimo solo nella versione giapponese, non si accenna alla trasmissione italica.
"Rough" è una dei non tantissimi manga che ho letto, sinceramente non ne ricordo molto se non l'ambientazione, non mi era dispiaciuto, ma non mi è rimasto molto a mente...
E' presente la prima parte dell'intervista a Marco Pellitteri, in cui si commenta sia il suo ultimo saggio ("Goldrake dalla A alla U") che le dinamiche tra le varie tipologie e profondità di appassionati di Goldrake/vecchi anime.
Ho così scoperto (non avendo social ne ero all'oscuro) che, oltre ai classici fan del "nostro" tipo ed età, ci sono dei nuovi "vecchi" fan nostri coetanei, la cui passione si è risvegliata solo negli ultimi tempi, ma a livelli estremamente superficiali. In pratica nessuna lettura di saggistica e neppure la visione intera dell'anime che viene commentato... appassionati di cartoni animati giapponesi da social.
Che belli i social ^_^
Piccolo appunto storico, lo scritto inizia con la frase "Nonostante la grave situazione tra Cina e Giappone (seconda guerra sino-giapponese, 1937-1945), nel 1940 il padre di Shigeto lavorava a Pechino..."
Secondo me, quando, per mancanza magari di spazio, si buttano là frasi sulla storia, si rischia di essere fraintesi.
Non c'era nessuna "grave situazione" tra Cina e Giappone, semplicemente il Giappone aveva invaso, di nuovo, la Cina inventandosi, di nuovo, un motivo per muovere guerra. Ergo, tutti i giapponesi nella Cina occupata dall'Impero Nipponico, erano occupanti, civili o militari che fossero. Tanto che dopo la sconfitta furono rispediti in Giappone o imprigionati e condannati per crimini.
E qui non starò ad elencare i massacri compiuti dai giapponesi in Cina, ma una frase scritta così riporta l'idea che le due nazioni si fossero mossa guerra reciprocamente per cause territoriali, no.
Il Giappone invase, la Cina subì l'invasione e il massacro di milioni di persone.
Forse sarebbe più saggio evitarli certi preamboli, mia opinione...
Detto ciò, io adoro Heidi, quindi ogni contributo è sempre ben accetto:
Molto bello ed approfondito lo scritto sulle musiche, sia sigle che BGM, di Heidi.
Per conto mio sono mnemonicamente legato a quello non originali tedesche, cioè la versione che noi ascoltammo con l'anime nel 1978., e direi che l'autore la pensa come me :]
Ho provato ad ascoltare quelle giapponesi, ma non mi dicono nulla >_<
Due articoli, il secondo è di Fabio Cassella, sullo stile di Akemi Takada.
Bella intervista a Hidetoshi Omori, presente a due appuntamenti fieristici in Italia nelle settimane addietro.
Non ho mai visto la serie in questione T_T
P.S.
Recensione un po' veloce causa impegni vari, chiedo venia...
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