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mercoledì 6 ottobre 2021

Satoshi Kon, il cinema visionario di uno dei più eccentrici protagonisti dell'animazione giapponese


TITOLO: Satoshi Kon, il cinema visionario di uno dei più eccentrici protagonisti dell'animazione giapponese
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Mimesis
PAGINE: 348
COSTO: 25 
ANNO: 2021
FORMATO: 21 cm x 14 cm
REPERIBILITA': on line
CODICE ISBN: 9788857576848

Nel 2009 per la casa editrice "Edizioni Il Foglio" uscì "Satoshi Kon, il cinema attraverso lo specchio", qualche settimana fa è stata pubblicata questa seconda edizione un po' ampliata, che mi è parso avesse senso (ri)acquistare.
Ho controllato le due edizione e mi pare di poter affermare che i capitoli presenti in entrambi gli scritti sono identici (stesso scritto nei medesimi punti), probabilmente solo il capitolo 6 è stato parzialmente modificato. 
In pratica i capitoli nuovi di questa edizione sono i numeri 3, 7, 8, 15, 16, 17, a cui va aggiunta l'intera terza parte, ma che è di poche pagine. 
All'inizio del saggio sono nuovi i contributi "Intervista a Satoshi Kon" (una pagina), "Satoshi Kon, una biografia", infine "Sayonara", che è la toccante lettera del regista in cui si accommiata da amici e fan, scritta verso la fine della malattia.
Ammetto che ho letto solo i capitoli nuovi, per valutare i contenuti di quelli uguali alla prima edizione consiglio di leggere la recensione linkata sopra.
Più sotto metto l'indice del saggio, da confrontare con quello dell'edizione precedente.
Va da sé che chi non aveva letto la prima edizione debba per forza comprare questa, chi l'avesse già letta dovrebbe valutare il da farsi.
In questo post mi limiterò alla recensione dei nuovi capitoli.

Capitolo 3
L'autore avvisa che lo scritto è la riproposizione di un suo articolo sul numero 2 di eMotion (2002).

Capitolo 7
E' incentrato sul corto "Good Morning" (Ohayo) del 2008, ultima opera compiuta del regista. Lo scritto è di sole cinque pagine, è anche vero che il corto animato dura un minuto. 
"Ohayo" l'ho visto grazie a questo libro, ed è molto bello. 
Forse si potevano tradurre in italiano le citazioni in inglese, come fatto in altre parti del saggio, avrei apprezzato, visto che il libro l'ho pagato per leggerlo in italiano  ^_^

Capitolo 8
Ci si concentra su Paprika e sul film mai concluso "Dreaming Machine".
Non ricordavo che alla fine di Paprika furono inserite dal regista i cartelloni dei suoi tre film animati e dell'idea che aveva per il quarto film (mai concluso), con un titolo quasi uguale a quello che mise in cantiere.

Capitolo 15
Vengono analizzati i personaggi del cinema di animazione  e della cultura con cui Kon interagì e che influenzarono i suoi lavori ed il modo di svilupparli, alcuni di questi nomi:
Yasutaka Tsutsui (scrittore di fantascienza, quasi sconosciuto in Italia); Katsuhiro Otomo; Mamoru Oshii; Sadayuki Murai; Akira Kurosawa; i film di kaiju (Godzilla etc.)

Kon guardava anche alla società giapponese, agli emarginati o ai salaryman che si suicidavano, tanto per fare due esempi. La critica al Giappone della bolla immobiliare, dove in troppi vissero al di sopra delle proprie possibilità, ma anche il consumismo degli anni 50 e 60.
Lo scritto è solo di una ventina di pagine (la media del saggio), ma bello.

Capitolo 16
L'autore si occupa della musica nelle opere di Kon, in particolare viene dato spazio a Susumu Hirasawa, che ha composto per il regista varie colonne sonore. Anche questo scritto merita di essere letto.

Capitolo 17
Analisi molto interessante su come Kon compilasse gli storyboard (e-Konte) dei suoi film, l'autore lavora in questo campo, e le sue considerazione mi sono piaciute moltissimo.
Il regista stilava degli storyboard molto minuziosi, a differenza di altri registi, ed illustra come si siano modificati i suoi e-Konte nel tempo.
E' riportato il link del sito dell'autore ad un articolo inerente al tema del suo contributo:


L'indice della nuova edizione




Le schede degli autori


 

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