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martedì 16 ottobre 2018
"Genitori in guerra contro Mazinga", di Anna D'Elia - "La Gazzetta del Mezzogiorno" 12 aprile 1980
Non avevo (mi pare) ancora postato un articolo de "La Gazzetta del Mezzogiorno", quotidiano importante e storico del sud Italia, colmo la lacuna con uno scritto da prima pagina!
Ovviamente siamo sempre nel tremebondo, per i robottoni nipponici, aprile 1980, il mese in cui si scatenò una vera e propria isteria collettiva mediatica contro un programma di intrattenimento per bambini. Fu questo, a mio avviso, il primo, e mai eguagliato, caso che vedeva praticamente tutte le testate giornalistiche contro un nemico comune: il pericolo robotico giallo!
Negli anni 90 ci saranno delle campagne giornalistiche contro i Pokemon (che facevano venire l'epilessia a chiunque...), Sailor Moon (che confondeva l'identità sessuale dei maschietti...) e Dragon Ball (per dei fumetti mal interpretati...), ma ritengo che non si raggiunse mai il livello di follia anti informativa a cui giunsero i giornalisti di coasì tante e differenti testate: quotidiani; settimanali; mensili.
Inoltre le testate spaziavano tra gli argomenti più disparati, ne scrivevano tutti, anche se l'argomento "cartoni animati giapponesi" non avevano alcun nesso con il tema del settimanale/mensile.
Leggendo i titoli della prima pagina non è che ci fossero poi queste notizione il 12 aprile, posso anche capire che una sana crociata contro l'invasore dagli occhi a mandorla che metteva a repentaglio le capacità mentali delle nuove generazioni, poteva pure starci.
I "genitori in guerra contro Mazinga" erano, ovviamente, i mitici 600 genitori di Imola, a cui, in base all'articolo, si sommarono quelli pugliesi: una alleanza romagno-pugliese vs l'impero nipponico!
"Cartoni aniamti alla tv: troppi, a tutte le ore, e stupidi" = "Stupido è chi stupido fa" (cit.) ^_^
A Trani i bambini si rifiutavano di andare a scuola perchè la mattina le tv locali private mandavano in onda i "mostri di latta importati dal Giappone"!
Ora... mia madre nei miei confronti non era certo severa, me ne lasciava fare un po' di tutti i colori, però la mattina non ho mai potuto accendere la tv prima di andare a scuola, non era proprio contemplato nelle consuetudini mattutine. Forse, ipotizzo, alcuni genitori avevano già l'abitudine di accendere il televisore prima delle 8,00 e così i figli scoprirono le repliche dei cattivi cartoni animati giapponesi, che ovviamente non avevano responsabilità per l'orario della loro messa in onda...
Anna D'Elia ci informa che nelle puglie c'era un'epidemia di robotite:
che ipnotizzava i bambini, li induceva in trance, ne scateneva la violenza (ma mica erano in trance?), ne tarpava la fantasia e li rendeva sedentari... infatti quelli pugliesi furono primi bambini violenti sedentari in trance da ipnosi senza fantasia della storia della neuropsichiatria infantile nel mondo...
Ci furono anche studi dell'OMS patrocinati dall'Onu! ^_^
Poi arriva la caxxata megagalattica, secondo cui noi guardavamo i cartoni animati giapponesi, ed in particolare i robottoni, perché non conoscevamo altri eroi che quelli... ma fu proprio l'opposto!!!
Secondo la giornalista fino al 4 aprile 1978 noi eravamo degli ebeti che guardavamo il soffitto tutto il giorno...
Prima dell'avvento di Goldrake io leggevo i fumetti Marvel, guardavo i cartoni animati de l'Uomo Ragno e di Hanna & Barbera, leggevo occasionalmetne Tex o Zagor, seguivo Sandokan, Furia e Tarzan, rimasi folgorato da "Guerre Stellari", etc etc etc, ma quando arrivò "Atlas Ufo Robot" questi eroi vennero praticamente spazzati via tutti.
La giornalista denuncia anche l'onnipresente merchandising legato agli anime, sarebbe bello capire se si scandalizzò quando l'italianissimo Sandokan, primo in Italia, venne sfruttato allo stesso modo.
Quella sulla tv baby sitter sono le medesime usate già da parecchio contro i videogiochi.
Un po' fastidiosa la considerazione secondo cui guardavamo i cartoni animati giapponesi perché le nostre famiglie erano ignoranti... forse anche i figli di genitori colti si appassionarono ai medesimi personaggi.
Sia chiaro, la giornalista aveva tutto il diritto di denunciare dei programmi che considerava violenti, di certo differenti da ciò a cui gli adulti erano abituati a far vedere ai propri figli.
Domenca siamo andati a vedere "Venom", al mio fianco sedeva una bambinetta di circa 5/6 anni che era venuta al cinema col padre, immagino fan della Marvel. Mi chiedo cosa avrebbe scritto la giornalista se avesse visto questa bimba godersi tutto il film senza fare una piega anche alle scene più violente o di azione, e ce l'aveva portata il papa!
Alla fine del film la figlioletta ha pure caziato il padre perché le aveva detto che ci sarebbe stato Spiderman, forse per convincerla a venire al cinema, e non si era visto :]
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E che ti aspettavi? La ribellione era al nord che era un po'più “aperto" rispetto al sud, figurarsi al sud, poi proprio allora fine anni 70 e primi anni 80 che al sud erano allo stato"selvaggio" da terzo mondo 😁
RispondiEliminaNord sud ovest est, la stupidità e il benpensantismo sono identici dappertutto.
RispondiEliminaCiao Stengo, ti ho mandato una mail con l'articolo di Robot anti-Guerre Stellari.
Leggilo senza pregiudizi, il discorso è interessante e sensato, anche se i toni sono esagerati e catastrofisti.
P.S.: Ma che fa Mazinga, lancia il "pugno-razzo" a mano aperta?
EliminaVuol prendere i mostri meccanici a schiaffoni? :D
Sarà stato lo "schiaffo a razzo" ^_^
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