Qualche tempo fa, anzi, parecchio tempo fa, ho recuperato una confezione praticamente, anzi, assolutamente intonsa del secondo gioco in scatola della Clementoni su Remi, che con il primo condivideva alcuni pezzi del gioco (le monete ed i segnaposto):
"Remi il girovago della tv" - Clementoni 1979
Così intonsa che oltre ai cartoncini ancora fustellati, l'arpa elettronica funzionante, tutti i pezzi lucidissimi, ci sono ancora le monete nei sacchettini graffettati!
In più c'era anche il relativo cataloghino pieghevole della Clementoni!
Questa confezione, che io ho etichettato "secondo gioco in scatola di Remi" solo perché è meno nota e fu meno pubblicizzata rispetto a quella del link sopra, è portatrice di alcune curiosità e spunti interessanti.
Intanto si conferma la consuetudine della Clementoni che sovente dava dei sottotitoli (o descrizioni) sulla confezione dei suoi giochi un po' troppo prolissi:
"Sorprendentemente anche voi suonerete l'arpa di Remi, suonarla è determinante nel gioco".
Tra l'altro la scelta grafica della scritta pare fatta dalla Settimana Enigmistica...
Il gioco era considerato prettamente musicale ("Il gioco musicale dell'anno"), quindi ipotizzo che avessero cercato di far leva sull'aspetto educational, oltre che ludico, tanto per infinocchiare i genitori.
Come per tutti i giochi in scatola della Clementoni del periodo la dotazione è assai corposa, a cui va aggiunto la parte elettronica del gioco, e considerando che nel 1979 il gioco in scatola di Goldrake costava 8000 lire, questa confezione era costosissima!
In quanto era prezzata a 35000 lire!
Che con la rivalutazione al 2018 fanno 115 euro!!!
Sul web si trova come data di messa in commercio del gioco in scatola l'anno 1977, ovviamente una data che non può essere veritiera, ma penso che l'errore nasca sempre dalla confezione, in cui campeggia la scritta:
"NTV, TMS 1977, per concessione Sacis - Roma"
Il gioco era impreziosito dalla possibilità, come si legge sulla scatola, di suonare l'arpa di Remi, che non era il solito relè ronzante, ma un circuito elettronico, per quanto elementare, che emetteva un certo numero di note musicali (con toni e semitoni).
Ed effettivamente riuscire a suonare bene l'arpa, tanto da rendere riconoscibile il motivetto, permetteva di proseguire più efficacemente nel gioco.
Da notare che "suonare" l'arpa elettronica di Remi non è per nulla facile, è necessaria una certa capacità di coordinazione occhio-mano, ciò che io non ho mai avuto... infatti ero un disastro con gli strumenti musicali T_T
Gli spartiti musicali sono 41, con brani del periodo, sigle di telefilm (Tarzan, Furia, Sandokan, Supergulp), musiche per bambini e sigle di anime!
Gli anime sono: Remi (ovviamente); Heidi; Goldrake; Capitan Harlock; Jeeg.
E' curioso il fatto che tutti i telefilm ed anime erano nella disponibilità della Sacis Rai, tranne Jeeg, che era trasmesso dalle tv private locali. Probabilmente venne inserito per qualche accordo che permise alla Clementoni di mettere in commercio anche il gioco in scatola di Jeeg (tra i più costosi da recuperare...).
Prima di proseguire con l'illustrazione del gioco e della sua dotazione, vorrei spendere qualche parola, meglio dire "qualche nota musicale" sugli spartiti e sul loro risultato audio.
Stante che io sono una frana anche con gli strumenti musicali... mancava il tempo della musica, ergo o ti ricordavi il brano, oppure emettevi dei suoni a caso.
Pur non avendo riprodotto tutti i 41 spartiti musicali, mi sono accorto che alcuni proprio non hanno nesso con al musica originale, oppure io non ho colto il ritornello.
Ho riprodotto 5 brani di 5 spartiti, i primi 4 si riconoscono, nonostante la mia incapacità musicale, ma il quinto...
Ad ogni brano corrisponde il suo spartito, che in basso reca il titolo relativo:
Ufo Robot; Heidi; Capitan Harlock; Sandokan.
Ed il quinto potrà mai essere Jeeg?!?!
Avrò anche cannato i tempi, ma non è la sigla di Jeeg!
Hai voglia a farla riconoscere nel gioco
Tra le tante musiche ci sono due brani più "impegnati", uno è "Fratelli d'Italia" e l'altro è "Bella Ciao"!!!
Altri tempi... chissà cosa ci metterebbero oggi... tremo solo all'idea...
Il tabellone di gioco è grande quanto l'altro gioco in scatola di Remi.
Lo spartito andava letto dall'alto verso il basso.
Ogni puntino corrisponde ai relativi fori dell'arpa elettronica da premere.
I pallini neri corrispondo ai fori in basso dell'arpa (i toni).
I pallini rossi corrispondono ai fori in alto dell'arpa (i semitoni).
Facile, direte voi... provateci! T_T
Sul circuito stampato si intravedono 6 transistors, 2 condensatori ed un certo numero di resistenze, oltre all'altoparlante.
Non poco per essere il 1979, forse è anche per questo che costava 35000 lire!
Pila da 4,5 volt (grazie Susy per avermela recuperata!)
Non vi ho mai giocato, ma parrebbe che la giocabilità fosse buona. Infatti non era un classico gioco dell'oca, ma bisognava ricostruire i puzzle della signora Milligan e della mucca da donare alla signora Barberin, infine bisognava sempre esibirsi con l'arpa.
Chi indovina il brano guadagnava dei franchi, ma ne faceva vincere anche a chi era stato così abile da aver fatto comprendere la musica.
Ovviamente, come in tutti i casi in cui sono presenti domande o indovinelli, dopo un certo numero di partite si indovinava subito quale fosse la musica suonata. Per questo inserirono così tanti spartiti.
Il regolamento mi è parso chiaro, non interpretabile, che a quell'età (ma non solo quella), può essere fonte di grossi guai...
Le carte servivano sia per il movimento (numeri rossi) che per ottenere i tagliandi per il puzzle (numeri blu).
Non furono neppure appiccicati gli adesivi sui segnaposto, che sono gli stessi dell'altro gioco di Remi.
Le teste della signora Milligan da mettere sul tabellone e pescare in base al numero blu ottenuto.
Anche le monete sono utilizzate in entrambi i giochi in scatola.
La signora Milligan fronte retro da comporre man mano che si otteneva i cartoncini con la sua faccia.
C'è una signora Milligan per ogni colore dei segnaposto.
Ovviamente non è infranto la fustellatura per montare il puzzle, come l'idea l'ho trovata molto bella.
Anche la mucca da donare alla signora Barberin era da montare pezzo per pezzo, anch'essa ancora fustellata.
Il dettaglio della comprensibilissima frase presente sulla confezione...
E c'era dentro pure il cataloghino Clementoni! ^_^
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