TITOLO: Ninja, 1460-1650
AUTORE: Stephen Turnbull
CASA EDITRICE: LEG
PAGINE: 116
COSTO: 16€
ANNO: 2014
FORMATO: 24 cm X 17
cm
REPERIBILITA':Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788861021488
Nell'introduzione
l'autore mette subito in chiaro che per scrivere questo libro sui
ninja ha attinto solo a fonti certe, scritti del periodo e stampe
originali. Il libro non contiene miti sui ninja, sui loro poteri
magici o super poteri che li facevano volare, vengono esaminati come
gruppo militare dedito alle attività segrete e in copertura, con
spiegazione della loro storia, delle tattiche e strategie di
infiltrazione e spionaggio (compreso l'assassinio su commissione).
Non manca un corposo elenco delle armi e degli strumenti usati dai
ninja, sia tramite stampe dell'epoca, che con disegni eseguiti per
questo libro (più esplicativi rispetto ai disegni originali).
Gran parte del libro si
basa sulle gesta dei ninja (o “shinobi-no-mono”) delle province
di Iga e Koga, che sono tra le poche documentate. Infatti le
operazioni dei ninja, ovviamente anche a causa del fatto che erano
segrete, raramente trovano riscontri scritti, questo perché
l'operato dei ninja era disprezzato dai samurai, in quanto contrario
all'etica del bushido. Quindi i daimyo che assoldavano i ninja, o che
li avevano al loro servizio, come Tokugawa Ieyasu, spesso preferivano
non lasciar traccia del loro utilizzo.
Basta pensare che i
ninja, essendo un mercenario, partecipava alle battaglia sotto
pagamento, mentre i samurai disprezzavano il denaro.
I testi originali più
importanti utilizzati per la stesura del libro sono: Bansenshukai;
Okufuji monogatari; Buke meimokushi; Mikawa go fudoki.
Sono riportate le
battaglie in cui è certa la partecipazione dei ninja, con
descrizione del loro operato: Sawayama (1558); Maibara (1561); Udono
(1562); Sekigahara (1600); Osaka (1615); Shimabara (1638).
L'indice del libro.
Qui sotto tre scan tra i tanti disegni originali dell'armamentario ninja presenti nel libro.
Il mitico "ragno d'acqua", che permetteva ai ninja di camminare a pelo d'acqua, quanto agevolmente non è dato sapere, vabbè che Kamui ci volava sopra.
Una difesa contro l'irruzione furtiva dei ninja.
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