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sabato 21 giugno 2025

"Il Giornale dei Giocattoli" (Organo ufficiale dell'Assogiocattoli) - Pubblicità giocattoli cartoni animati giapponesi anni 1981 e 1982


Occasionalmente sono accusato di avere enormi lacune e scrivere di cose che non conosco (a fine post e nei commenti), a mio avviso è un pelino ingiusto come giudizio, di certo mi rendo spesso conto che, mancandomi una memoria dei particolari (cosa che per fortuna ho nel lavoro...), non sempre lego tra di loro informazioni presenti nei miei stessi post. 
A parziale mia discolpa ci sarebbe da ammettere (da parte dei criticatori seriali) che su questo sperduto blog ho inserito una quantità mostruosa di informazioni prese dalle testate del periodo, è arduo ricollocarle in ordine cronologico ogni volta che ripropongo un argomento... per esempio quello sul merchandising dei giocattoli dei cartoni animati giapponesi.
Nel marzo 2019 avevo postato le pubblicità dei giocattoli delle serie animate nipponiche presenti sulla testata della "Assogiocattoli" "Il Giornale dei Giocattoli" delle annate 1978, 1979 e 1980:

Non avevo avuto il tempo materiale per fare le foto delle annate 1981 e 1982, purtroppo in seguito la testata è rimasta inaccessibile per un lungo periodo. Ho rimediato alla lacuna qualche mese addietro, ed ora posto la conclusione della panoramica con le annate 1981 e 1982.
Nel frattempo, però, avevo consultato una seconda rivista di settore, "VG Vendogiocattoli", per le annate 1979, 190, 1981 e 1982 (il 1979 è il primo anno di pubblicazione):

Chi avrà la voglia di consultare questi tre post, ed avendo un bagaglio di conoscenze che magari a me mancano, potrà forse elucubrare qualche valida considerazione che a me è sfuggita, in quanto "ignorante", nel senso che "ignoro"   ^_^

L'aspetto interessante di queste pubblicità promozionali indirizzate ai negozianti, oltre alla bellezza delle immagini, è che si può capire quanto prima della trasmissione televisiva la concessione per una serie era stata resa disponile per il settore dei giocattoli.
Inoltre ci sono i casi di articoli presentati come di imminente presenza in televisione, ma mai andati in onda oppure andati in onda molto dopo queste pubblicità.
Immagino il negoziante o il fornitore che si sarà comprato qualche centinaio di confezioni del robot "Diogia" perché nel numero di gennaio 1982 era pubblicizzato come "IN TV", per poi mai vedercelo... 

Quella sopra è la copertina di gennaio 1981, qui sotto le tantissime(!) pagine di quel numero contenenti pubblicità di giocattoli derivate da animazione giapponese.
In pochi casi inserirò immagini non di materiale nipponico, ma sono solo piccole curiosità.
E' ovvio che, come negli altri due post sopra linkati, inserirò sempre la prima apparizione di una pagina pubblicitaria, non le reiterazioni.


"Candy Candy" vendeva sempre   ^_^



E per vendere ancor di più "Candy Candy", alla "Polistil" si inventarono "Baby Candy".




Qualche post sul "Menoquiz" l'ho fatto   :]


La "Ceppi Ratti" pubblicò numerosissime inserzioni, se in altri post forse non l'ho fatto a sufficienza, stavolta mostrerò meglio l'azienda che deteneva i diritti di sfruttamento in Italia, che per i modellini di robot mostrati, oltre alla "ITB" (Italian TV Broadcasting) era la "Monitor TV":
"La dirompente novità!
I giocattoli su licenza ispirati ai nuovissimi films di sicuro successo che saranno trasmessi dalle tv private dal 1981"


Piccola digressione...
Nel milanese sentirsi dare del "pistola" vuol dire essere un po' babbei, non un insulto pesante, ma neppure un complimento, anche se è più un modo di dire scherzoso: "Sei un pistola!".

Ecco, un bambino che nel milanese fosse sceso in cortile con la "Cosmic Pistol", sarebbe stato un "pistola cosmico"  :]






Ai tempi un giocattolo aveva una vita ludica maggiore di quelli odierni:


Quello a destra parrebbe un "Daimos", mentre il secondo da sinistra ha la testa di Goldrake.


La "Space Patrol" non l'ho individuata, magari non ha alcun nesso con l'animazione giapponese.


Altri simil robottoni con mecha misto   :]


Come ho già scritto sopra, "Candy Candy" vendeva, quindi toglievi la "y" finale e la sostituivi con una italiana "i", poi rimuovevi il secondo "Candy" e avevi un sacco di pubblicità gratis solo nel nome.


Questa immagine è proprio bella! 


Si legga con quanta attenzione l'azienda ci teneva a precisare che le "Crystal Ball" erano innocue, però, se "E' ora provato", vuol dire che prima c'era il dubbio?   T_T



Ecco, magari potevano usare dei disegni originale della Toei, questi sono venuti un po' degli sgorbi...


E poi ci sono le serie che ebbero poco o nulla merchandising, come "Il fantastico mondo di Paul", ma che, però, venne presentato dalla "New-Gio.co" a gennaio 1981 su "Il Giornale dei Giocattoli".


Sempre la "New-Gio.co" deteneva i diritti di "Diapolon" e Balatack", non è che ci fecero molto...


La "Avo Film" deteneva i diritti dei super8 di "Don Chuck castoro", "Ape Magà" ed "Ultraman", ma per quest'ultimo si può leggere qualcosa di interessante.


Secondo la fonte "Wikipedia" il tokusatsu "Ultraman" fu trasmesso in Italia dal 1980:

In Italia nei primi anni ottanta alcune emittenti televisive private hanno trasmesso parte della prima serie doppiata in italiano. Nell'edizione italiana sono stati doppiati soltanto 26 dei 39 episodi originali.
L'edizione italiana di Ultraman venne curata dalla New Mark Film S.a.s., una società di Milano mentre le trasmissioni si ebbero su alcune TV locali dai primi anni ottanta.
Solo che nella pagina della "Avo Film" lo si dava in tv per il marzo 1981 e con 39 episodi, c'è da dire che non venne specificato se fosse una prima visione o una replica.
Il tutto senza voler scatenare altre guerre sulla prima trasmissione di un tokusatsu  :]





La "AL.ES snc" comunica di essere la cessionaria esclusiva dei diritti per l'utilizzazione del soggetto Daitarn-3 su concessione della "Soc. International Motion Pictures srl Roma - Nippon Animation - Tokyo".



La "AL.ES snc" comunica di essere la cessionaria esclusiva dei diritti per l'utilizzazione del soggetto Baldios su concessione della "P.A.C. - Roma 1980 Telecine LTD. - Tokyo Ziv - USA".



La "AL.ES snc" comunica di essere la cessionaria esclusiva dei diritti per l'utilizzazione del soggetto Capitan Futuro su concessione della "Sacis Roma - Toei Animation - Rai 1980".




Era la stessa potentissima "Sacis" a pubblicizzare ai rivenditori ciò che era in loro possesso come diritti dei cartoni animati giapponesi.
In questa pagina sono citati cinque anime, quattro sappiamo che vennero trasmessi dalla Rai, mentre del quinto si son perse le tracce, cioè "Flying Dragon", che quindi a gennaio 1981 era nella disponibilità della "Sacis", ergo della Rai, ma che non lo trasmise mai...


Nel gennaio 2012 avevo postato il "TV Ehon" proprio di "Flying Dragon", senza riuscire a datarne la prima trasmissione:

A mio avviso resta sempre un principio di base, cioè che solo cercando informazioni si possono trovare informazioni, standosene a casa a criticare gli altri, non si trova nulla.
Forse sul web avevano già rivelato che la "Sacis/Rai" deteneva i diritti di "Flying Dragon", forse no, ma qui c'è una prova incontestabile.
Pensiamo a quelle aziende che si aggiudicarono i diritti per "Flying Dragon" e poi non lo videro mai sulla Rai...

Piccola precisazione:
tutte le immagini mostrate fino a questo punto sono SOLO del numero di gennaio 1981!


Febbraio/marzo 1981


Era l'inizio del 1981, ma si vede che Goldrake restava ancora, seppur come fake.
La stessa pubblicità la si vede su "VG Vendogiocattoli" di gennaio 1981 al link ad inizio post.


"La più grande campagna pubblicitaria 1981, oltre 8500 spots trasmessi dalle più importanti televisioni su tutto il territorio nazionale"

Secondo me esagerarono un pelino  ^_^


Non posso esimermi da inserire la copertina del numero di aprile 1981, anche se non ci sono nuove  anticipazioni di merchandising degli anime, in quanto venne dedicata a "Cristal Ball!



Maggio 1981


Ok, allora si vede che gli "oltre 8500 spots" erano per tutti gli articoli "Ceppi Ratti".



Settembre 1981



Ottobre 1981




Nel "VG Vendogiocattoli" di ottobre 1980 linkato ad inizio post c'era uno spillato della "Bandai/Popy", poi presente con altri articoli ad aprile e settembre 1982, questo de "Il Giornale dei Giocattoli" completa gli altri come presenza della "Bandai/Popy" sul suolo italico.





La pagina di sinistra mostra il robot super sentai Daidenzin, che Wikipedia riporta come arrivato in Italia, seppur senza una datazione:

Il Daidenzin costava 25 mila lire, cioè 60 euro di oggi.


La nave spaziale (grande) Danzitiger costava 49 mila lire, cioè 117 euro, già più pesantuccia.


Lo stupendo kit di Daltanius (manca uno "o"?), che un mio amico aveva da bambino, costava 75 mila lire, ben 179 euro!


La "Bandai-Popy" presentava anche Daymos a 50 mila lire, cioè 120 euro.


Infine veniva presentato Battle Shark con robot BF (Battle Fever) a 60 mila lire, cioè 143 euro.



Secondo Wikipedia il Baldios venne trasmesso dal 23 novembre 1981, quindi la dicitura "a giorni alterni fra le 14 e le 20" era un po' fuorviante o anticipava la prossima messa in onda a scopo informativo per i negozianti.


La "Arco Falc" non era riuscita ad aggiudicarsi di diritti di Goldrake, e fu quindi obbligata a mettere sul mercato un flipper fake di Goldrake, ma con Daltanious (con la "o") non si fecero scappare l'occasione.
Vendette tanto?
Di sicuro meno di quanto avrebbe venduto il flipper di Goldrake   ^_^


Novembre 1981



Fresco fresco di recensione:



Gennaio 1982


"Un tesoro dall'inesauribile filone dello spazio.
Lo spazio dei Micronauti è come il Pozzo di San Patrizio, una fonte generosa che, a chi sa attingere, dà sempre un mare di soddisfazioni, in tutti i sensi"

I "Micronauti" erano in commercio già da un pezzo, ma si vede che facevano ancora far soldi.



"Grande di nome e di... fatturato.
Da quando è arrivato nel mondo dei giocattoli, Diaclone si è comportato proprio secondo i progetti del suo inventore: una perfetta macchina da guerra che ha fatto piazza pulita di nemici e... concorrenti!"

Un pelino aggressivo come testo pubblicitario   ^_^


Poi giri pagina, e trovi la promozione del robot giocattolo "Diogia", a parte la semi blasfemia... la "AL-ES" prese una bella fregatura economica, visto che la serie non venne mai trasmessa in Italia, nonostante quel "IN TV" che campeggia di fianco al robot:

In Italia la serie è inedita, tuttavia nei negozi italiani di giocattoli sono giunti modellini raffiguranti il robot che compare in questa serie. Sembra infatti che anche questo anime dovesse approdare in Italia (come Il prode Raideen), tanto che erano già pronti anche vari "vintage toys" molto ricercati dai collezionisti.
I diritti su questa serie erano stati acquisiti dalla casa editrice VID (la stessa di Gundam), ma questo anime non ebbe mai occasione di essere trasmesso. 



Rispetto alla precedente pagina promozionale, stavolta è riportato "Marco dagli Appennini alle Ande".



Altra pagina promozionale della "Sacis/Rai", stavolta è scomparso "Flying Dragon"...


Versione con Shingo Tamai come testimonial, speriamo che oggi assista anche gli "Urawa Red Diamonds"   ^_^


La diffida della "Ceppi Ratti" ci permette di vedere la lista dei concessionari italici:
Olympus Merchandising; Monitor TV Merchandising; Animax Film; ITB (la quasi totalità).



Aprile 1982


Maggio 1982


Altre pagine della "Bandai/Popy", purtroppo senza prezzario...



Giugno 1982



A quanto pare i giocattoli di "Tansor 5" erano prodotti in Italia.


La copertina de "Il Giornale dei Giocattoli" del numero di luglio/agosto, la prima con qualcosa di nipponico.


Settembre 1982


Come su "VG Vendogiocattoli" la "Bandai" pubblicizzò "Go Lion" (ma non era "Golion" tutto attaccato?), purtroppo mancano i prezzi.


Tutti ci ricordiamo la pubblicità natalizia 1982 della "Ceppi Ratti" con i robottoni ed il Presepe, che nel gennaio 1983 venne fin criticata dai genitori su "Il Giornalino" per blasfemia:

Ma la "Ceppi Ratti" dovette organizzare il tutto settimane prima, e in queste due pagine ne abbiamo una prova con il messaggio indirizzato ai negozianti/rivenditori.
Si noti l'annotazione al punto 2, che aveva lo scopo proprio di evitare polemiche religiose, ma che avvennero lo stesso (direi in parte anche comprensibilmente).
Da leggere anche i nomi della giuria, con relativo incarico.
Non saprei dire se questo documento sia già stato mostrato in passato, nel caso sarebbe un tassello interessante di quella campagna pubblicitaria.


Ottobre 1982


La "Ceppi Ratti" ribadiva quanto la promozione stava avendo successo:
"E quel che conta sono le migliaia di volte che i bambini vedranno la pubblicità Ceppi Ratti sulle più importanti reti televisive e sulle pagine dei loro fumetti preferiti"

"MIGLIAIA DI VOLTE" per bambino...poveri noi...   >_<


Lancio di Doraemon, che esordirà sulla Rai proprio a fine ottobre 1982.



Novembre 1982

 Dicembre 1982

La seconda copertina con personaggi nipponici e la prima con i robottoni disegnati.


1 commento:

  1. WOw che belli! Io ricordo che avevo un tir che si trasformava in robot... non ho idea del nome... Qualcosa dei micronauti li avevo anche io, purtroppo solo due o tre

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