I 1600 e rotti post presenti in questo blog sono tutti farina del mio sacco, povero o ricco che sia, nella quasi totalità nascono da materiale in mio possesso. A memoria in un caso avevo linkato un documentario su "Lupin III" (tra l'altro il video non si vede più...):
Documentario "Lupin III - Tutta la Storia" (versione lunga, 2015)
Il precedente post è stato su un "TV Ehon" della serie del Daiapolon, l'ex proprietario di questo materiale mi ha spiegato via messaggistica un po' di cose su questo micro mondo editoriale nipponico, per quanto il testo sia di carattere colloquiale, il contenuto mi è parso parecchio interessante. Sul web non si trovano informazioni come queste, di certo non in italiano, e queste conoscenze nascono dalla sua esperienza sul campo di collezionismo. Io ho cercato invano il nome nipponico di questi "libretti illustrati per bambini", ma alla fine ho chiesto sempre a lui. Per questi motivi mi è parso sensato inserire la sua spiegazione via uazzap con annesse le immagini inserite nel medesimo punto del testo.
Io ho aggiunto qualche maiuscola, magari dove none era necessaria e le virgolette per i nomi giapponesi degli oggetti, inoltre ho inserito qualche mio link a post che si ricollegano allo scritto.
Buona lettura.
Questi "Ehon" si dividono in due categorie
Gli "Ehon" veri e propri e gli "Utaehon" o "koe no ehon", che sono quelli con il disco.
Il disco che contengono in genere è un cosiddetto sonosheet.
Il sonosheet è il disco in vinile morbido, che si può anche
piegare. Credo girassero anche qui in Italia ma non sono
sicuro....
In Giappone in genere il sonosheet è di colore
rosso.
Insomma gli "Utaehon" somigliano più o meno a quelli che erano
i nostri Candy Candy col disco, per capirci.
Negli "Uta no
Ehon" in genere c'è una parte con la o le sigle e una parte recitata
in genere tratta dal cartone stesso, come i Candy Candy col disco insomma.
Ci sono poi i "Tobidasu Ehon" o "Pop Up Ehon" che sono quei
libriccini 'tridimensionali' che si spiegano quando apri la
pagina: "Pop-up anime"
Al
giorno d'oggi se ne fanno pochi....l'ultimo che ho visto à se non
sbaglio di Gridman.....quindi parliamo degli anni 90.
Invece negli anni 70 e 80 andavano forte, la ditta che li produceva era la Banso, che tra l'altro doveva essere uno degli sponsor per l'anime di Mazinga Z, ma si tirò indietro poco prima della messa in onda.
La Bansou produceva anche degli "Uta no ehon", che sono oggi molto ricercati. Suoi erano per esempio quelli dei Gatchaman.
Oltre alla Banso, a produrre gli "Uta no ehon" c'erano poi la "Hikari no Kuni", la "Asahi Sonorama" e la "Eikousha", di queste sopravvive solo la "Hikari no Kuni", che però oggi come oggi non si occupa più di programmi televisivi ma continua a pubblicare comunque libri illustrati per l'infanzia.
Mentre la Asahi credo si occupi solo di quotidiani, il
famoso Asahi Shimnbun: "Asahi Shimbun - The foremost newspaper in Japan" (brochure del 1970 in inglese)
La "Hikari no Kuni" produsse i "Koe no
Ehon" circa fino al 1974 credo, dopodiché si dedicò solo agli "Ehon" veri e propri.
Dico fino al 1974 perché da quel
periodo in poi non ne ho più trovati, quindi può darsi che avesse
continuato ancora per un po'.
La "Asahi Sonorama" e la "Eikousha" invece continuarono fino a metà anni 80 e la "Asahi" probabilmente andò anche oltre.
I libriccini della "Asahi" si presentavano cosi fino ai primi
anni 70.
Sono
quelli con la caratteristica fascetta arcobaleno in alto.
Altre case che producevano "Uta no Ehon" erano la "ELM", di cui
però so poco perché non se ne trovano molti. Hanno però un formato
leggermente più piccolo.
In campo anime la "ELM" si dedicò in seguito alla produzione di cosiddetti "Playbook", ovvero dei libri del formato classico in cui c'erano vari giochi tipo labirinto ecc...
I "Playbook" si presentano cosi.
Questi
sono del formato tradizionale. Oltre alle immagini contengono vari
giochi tipo il labirinto, oppure quello dove ad ogni personaggio devi
associare il suo corrispondente, unisci i punti ecc....
Oltre
a questi ci sono poi gli "Tsukuru Ehon" che significa letteralmente
'libro illustrato da costruire".
Sono in
genere accompagnati da un poster detto "Jumbo Board".
In pratica sono degli "Ehon" a cui mancano dei pezzi, dei disegni che bisogna poi aggiungere.
Sono ovviamente inclusi nel libro.
I disegni da aggiungere sono tipo dei trasferelli
Solo che si attaccano con il ferro da stiro, non con la matita.
Insomma, per questi i bimbi avevano bisogno dell'aiuto della mamma.
Erano quindi pensati come un gioco da fare insieme ad un adulto, anche se sarebbe più corretto dire proprio insieme alla mamma, perché nel Giappone dell'epoca era impensabile che un uomo si mettesse a stirare.
La "Elm" rimase in questo campo credo fino agli ultimi anni 70.
Non ne ho mai visti sui personaggi anni 80 di questi, né dei "Playbook", né degli "Tsukuru Ehon".
Tornando agli "Uta Ehon".... l'ultima casa di cui sono a conoscenza che produceva "Uta Ehon" era la "Eikousha", che andò avanti fino alla metà degli anni 80 sia con anime che con tokusatsu.
Il layout cambiò ovviamente nel corso degli anni.
Dapprima così.
Ed infine così.
Oltre a questi produceva gli "Yoiko no TV Comics", letteralmente "Fumetti TV per bravi bambini".
Questi
si presentano così.
E sono un po' più piccoli rispetto al formato classico di "Ehon" e "Uta Ehon".
Si differenziavano dagli "Ehon" tradizionali nel fatto che le immagini erano suddivise da vignette, benché per il resto ci fosse un testo narrato a fianco, come negli "Ehon" tradizionali.
C'erano poi gli "Animation
Flash".
Questi erano un po' diversi. La carta
era semirigida quindi non erano cosi spessi come gli "Ehon" tradizionali, il contenuto era di solito un comic come quello degli "Yoiko", a volte c'erano invece anche degli anime comic veri e propri. Anche di questi ne ho traccia fino alla metà degli anni 80
circa e coprivano sia anime che tokusatsu.
Erano particolari per quanto riguarda i tokusatsu perché erano tutti disegnati a mano, anziché con delle foto.
E questo è tutto per quanto riguarda gli "Uta Ehon".
Per
gli "Ehon" veri e propri il discorso è molto più breve e anche
abbastanza più semplice. In pratica erano in tre a produrli: "Kodansha", "Shogakkan" e "Hikari no Kuni".
"Kodansha" e "Shogakkan" li producono ancora oggi, anche se sono per cose mainstream tipo i Super Sentai o Kamen Rider.
Ovviamente oltre ai prodotti licenziati Toei, che sono condivisi da entrambe le case, ognuno produce i suoi cavalli di battaglia.
La "Kodansha" produce libri per le "Precure", la "Shogakkan" per cose tipo Pokemon.
La "Hikari no Kuni" invece si è fermata anche lei poco dopo la
metà degli anni 80
"Kodansha" e "Shogakkan" mantengono ancora oggi lo stesso
formato
La "Hikari no Kuni" invece ne ha avuti vari nel corso degli anni
Ha cominciato così.
Ha poi continuato cosi
Insomma avevano la classica fascetta sulla copertina.
Menzione speciale la meritano gli "Shogakkan Terebi Meisaku", ovvero "Capolavori TV Shogakkan".
Sono più piccoli del formato "Ehon" classico, la carta è carta normale con copertina di cartoncino semi rigido.
E
il contenuto è tipo questo.
Insomma una specie di mini roman album molto semplificato.
Anche la "Kodansha" ha questo formato, benché io ci sia incappato solo in due occasioni.
Si presenta così.
"Kodansha Terebi Meisaku Ehon", io in particolare ne ho uno di Ideon e uno di Sampei
Ecco....questo è il panorama in cui ho navigato in questi
anni da quando ho cominciato la mia collezione di questi
libriccini.
Potrebbero essere considerati i "cartonati nipponici" :]
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