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domenica 26 gennaio 2020
Le avventure del gigante amico e di Jo Condor - 1974
Nel primo anno di questo blog avevo postato un cartonato di Jo Condor, "Jò Condor nelle sue più nuove e strabilianti picchiate!", ma ho scoperto solo stamattina che nel 1974, due anni prima, ne era stato pubblicato un altro, a quanto pare il primo della serie.
Trovo interessanti queste pubblicazioni perché, oltre a ricordarmi personaggi che mi piacevano, tanto che i tormentoni del cartone li cito ancora, sono un buon esempio di cosa ci attrasse nei cartoni animati giapponesi.
Il cartonato non presenta storie nuove, ma semplicemente vennero riproposti gli spot pubblicitari televisivi, peccato che questi erano in bianco e nero... quindi le tavole vennero colorate monocromaticamente con un qualche filtro di colore diverso.
Nel cartonato successivo del 1976 almeno vennero inseriti alcuni disegni colorati, in questo caso solo immagini monocromatiche con colori improbabili... ciò dimostra anche quanto poco sforzo facessero le case editrici italiche a proporre prodotti di qualità per noi bambini.
Quando nel 1978 arrivarono Heidi e Goldrake e la quasi totalità degli scolari e scolare italiane impazzì per questi personaggi, incredibile che gli adulti di allora non ne comprendessero il motivo...
Sia chiaro, sono affezionato al Gigante e a Jo Condor, ma erano veramente dei cartoni con una maggiore qualità e contenuti di quelli giapponesi?
Il momento che tutti aspettavamo, quando Jo Condor veniva punito dal Gigante:
"Mi lasci!...
Non ciò il paracadute!...
Non ciò la mutuaaaaa!..." ^_^
Una delle accuse verso gli anime fu che erano ripetitivi nelle scene proposte, ma questo spezzone di Jo Condor era sempre lo stesso ad ogni puntata, ed il motivo era il medesimo sia per i disegnatori italiani come per quelli nipponici: risparmiare il numero dei disegni da fare, quindi ridurre tempi e costi.
Sia per questi brevi cartoni italiani che per le serie animate giapponesi i committenti alla fine erano gli stessi, cioè aziende che dovevano sponsorizzare prodotti, solo che in Italia si scelsero vie più minimaliste. In Giappone si creavano storie più complesse di quelle di Jo Condor, "spot pubblicitari" che duravano mesi e tenevano i giovani telespettatori attaccati alla televisione per lungo tempo, ma il cui ricordo dura fino ad oggi e riuscì in gran parte ad avere successo all'estero.
Altro tormentone restato nella nostra memoria, quindi era vero che la pubblicità faceva male!!! ^_^
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Sicuramente i due unici canali della rai (mi riferisco al nazionale e secondo canale) erano scarni in quanto a programmazione e bellezza anche se devo dire che alcuni sceneggiati pur in bianco e nero erano belli, ma vogliamo dire della meraviglia di carosello e di quelle pubblicità che erano dei film corti. Basta dire che alcune pubblicità avevano come protagonisti i comici in voga allora (Vianello, Walter Chiari, Tognazzi, Macario). Quanto mi manca quel periodo.
RispondiEliminaIo di Carosello ricordo poco, giusto le canzoncine dei cartoni. Cartoni brevi, fatti al mega risparmio, che erano solo spot pubblicitari.
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