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sabato 25 gennaio 2020

"Arrivano i nostri sullo schermo con le guerre stellari", di Arnaldo Gallo - "TV Sorrisi e Canzoni" dal 10 al 16 luglio 1977


"Guerre Stellari"!
Non "Star Wars"... ma "Guerre Stellari"!   ^_^
Quando vado a prendere i biglietti al cinema per un film della saga di (una volta) Lucas, uso sempre il titolo italiano del film, e mi è capitato di avere un feedback assai interrogativo da parte degli addetti alla cassa.
Mi è successo lo stesso con i film de "I Vendicatori", non capiscono chi o cosa essi siano... devo pronunciare il titolo sbagliato "Avengers" per farmi capire...
Ma io non mi piegherò mai ad usare il nome farlocco "Star Wars"!   muahahahahahahahah   :]
Ciò dimostra che, quando arrivarono i cartoni animati giapponesi nel 1978, gli adattamenti che subirono nei dialoghi e nei titoli facevano parte di una consuetudine radicata nel mondo del doppiaggio italico.
Fa scuola la "guerra dei cloni" trasformata nel 1977 in "guerra dei quoti", tre decenni prima che nei forum sul web si iniziasse a "quotare" i messaggi degli altri iscritti. La trasformazione fu dovuta al fatto che per gli adattatori il termine "cloni" non era conosciuto dal popolo italiano, ergo si inventarono una parola nuova, cioè "quoti"! (fonte al link)
In questo breve articolo di anteprima vengono usati i nomi originali statunitensi, l'unico nome "adattato" è quello di "Guerre Stellari", la cosa è del tutto comprensibile in quanto il film arriverà nelle nostre sale cinematografiche solo quattro mesi dopo. Il fatto curioso è che a novembre "TV Sorrisi e Canzoni" vi dedicherà un altro servizio, dopo l'uscita nelle sale di alcune città italiane, ma i nomi saranno ancora quelli originali:
TV Sorrisi e Canzoni N° 44 dal 30 ottobre al 5 novembre 1977 - "Guerre Stellari", di Paola Dessy

Oggi ormai siamo abituati a sapere quasi tutto di un film ben prima che esca nelle sale, motivo per il quale io cerco, nel limite del possibile, di evitarmi fastidiosi spoiler leggendo articoli sul web o vedendo i video di anteprima, ma nel 1977 le informazioni che leggiamo in queste poche righe erano tutto ciò che si poteva conoscere.
Obi Wan Kenobi perde il suo ruolo di jedi, per diventare un filosofo mago, o un mago filosofo che possiede l'energia positiva "Force"  ^_^
E poi ci sono le immagini, di cui oggi siamo subissati ovunque ci si trovi, tanto da renderci praticamente assuefatti/indifferenti al loro presenza, ma negli anni 70 avevano un valore quasi magico, specialmente per un bambino.
A proposito di immagini... chiedo scusa per la loro qualità non eccelsa, ma purtroppo l'emeroteca dove ho consultato i "TV Sorrisi e Canzoni" non permette di fare fotocopie o scansioni, solo fotografie, ed io non sono un leghista influente che si può portare a casa i volumi rilegati di una biblioteca per consultarseli con calma...














4 commenti:

  1. Grazie! Questo articolo è davvero il meraviglioso relitto di un'epoca lontana, quando la globalizzazione era solo un progetto sulla carta e tutto quel che arrivava da altri Paesi sembrava strano ed esotico, e veniva accolto con un misto di ironia e meraviglia, condite dalla giusta dose di diffidenza. Comunque tutto, anche i western stellari, aveva un suo sapore: forse perché si era tutti più giovani.

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    1. Ma io sono giovanissino!!! ^_^
      Grazie dell'apprezzamento, è lo scopo del blog.
      A differenza di oggi esisteva una penuria endemica di notizie, se poi si trattava di argomenti secondari, come film o serie tv, eravamo a livello quasi di zero assoluto.
      E quando saltavano fuori articoli, spesso la fonte primaria era una sola, cioè la casa di produzione, a cui tutti i giornalisti facevano riferimento, riportando più o meno le medesime info.
      Non è che un giornalista italiano veniva mandato negli Usa a vedersi la prima di Star Wars al cinema per scriverne una critica basata sui fatti.

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  2. Sono nato a Buenos Aires e lì nel 1977 vidi "La guerra de las galaxias" per la prima volta. Su internet riuscii a procurarmi una rivista argentina ("Somos") del dicembre 1977 con un articolo simile, in tutto per tutto, a questi qui sopra. Molto bello. Echi di un tempo lontano, lontano.

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