Di questo luttuoso incidente riportato sui quotidiani del 28 e 29 luglio 1980 avevo già parlato in un post ben sei anni fa:
"Un ragazzo s'impicca per imitare Goldrake"... - La Stampa luglio 1980
Nel primo trafiletto al link sopra si afferma che il ragazzino fu "suggestionato" da Goldrake, nonostante il padre avesse cercato di distogliere la sua attenzione dall'eroe animato nipponico.
L'incidente di gioco scatenò l'ira del giornalista Nantas Salvalaggio del settimanale "Oggi":
"Goldrake ammazza dal video e nessuno si prova a fermarlo", di Nantas Salvalaggio - Oggi (settimanale) agosto 1980
L'articolo di Salvalaggio non è commentabile.
Sopra mostro altri quattro trafiletti che ne diedero notizia, da sinistra a destra:
Corriere della sera 28 luglio 1980;
La Provincia di Cremona 29 luglio 1980;
La Gazzetta del Mezzogiorno 29 luglio 1980;
Corriere della Sera 29 luglio 1980.
Non sarei più tornato sull'argomento, dato che non mi pare ci fosse altro da commentare, se non fossi incappato in un articolo de "L'Occhio" di Maurizio Costanzo dell'8 luglio 1980 (confermato sulla Stampa Sera), in cui si diede la notizia che un altro ragazzino della medesima età, undici anni, morì una ventina di giorni prima nello stesso modo, ma al posto di giocare ad imitare Goldrake, giocava ad imitare Tarzan:
L'Occhio 8 luglio 1980 (a sinistra qui sotto);
La Stampa Sera 7 luglio 1980 (a destra qui sotto)
Leggendo ogni singolo articolo (più sotto) si nota che nei due articoli che davano la brutta notizia dei primi di luglio nessuno dei due giornalisti si sogna di dare la colpa al personaggio di Tarzan per l'incidente mortale occorso al ragazzino.
Non altrettanto pacati i toni per l'undicenne che giocava ad imitare il "buon" Goldrake a fine luglio...
"La Gazzetta del Mezzogiorno" non si limita a riportare l'accaduto, dopo un'arringa contro l'ignoranza della nostra generazione (e questo dovrebbe far riflettere i miei coetanei che oggi fanno la medesima cosa contro la generazione attuale), ci rifila l'appellativo di "vidiot", cioè "video" più "idiota"...ed ovviamente sono i cartoni animati a generare questo ebetismo televisivo che causò l'incidente.
Ma perché 20 giorni prima Nantas Salvalaggio o il giornalista de "La Gazzetta del Mezzogiorno" non se la presero con Tarzan?
A compendio riporto un trafiletto del 2014 in cui "Il Fatto Quotidiano" riportava che un bambino era rimasto soffocato giocando ad imitare l'Uomo Ragno.
Tarzan, Goldrake e l'Uomo Ragno di cosa sarebbero colpevoli?
Perché solo nel caso di Goldrake si scatenò parte della stampa?
"Per imitare Goldrake s'impicca un ragazzo" Corriere della sera 28 luglio 1980
"Undicenne muore soffocato mentre imita Goldrake" - La Provincia di Cremona 29 luglio 1980
"Quando uccide Goldrake", di Gianni Raviele - "La Gazzetta del Mezzogiorno" 29 luglio 1980
Per Gianni Raviele fu Goldrake ad uccidere... Tarzan 20 giorni prima no, ma Goldrake si...
In realtà il nostro linguaggio fu di molto arricchito da quei cartoni animati, sia grazie agli adattamenti italici, che furono obbligati ad usare termini non consueti per illustrare delle trame non banali, sia perché in quei cartoni animati giapponesi si parlava di luoghi ed oggetti assolutamente sconosciuti tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80:
robot, androidi, cyborg, computer, energie varie, luoghi lontani, consuetudini del Giappone.
In uno dei primi episodi de "Il Grande Mazinga" si sente la voce del Duca Gorgon (che sta ultimando la base "Isola Vulcanica", mi pare) dire "Ciborghi", cioè "cyborg", ma neppure il doppiatore sapeva come cacchio pronunciare quella parola!
E noi bambini eravamo gli ignoranti ^_^
“Per imitare Goldrake s'impicca un ragazzo” - Corriere della Sera 28 luglio 1980
"Bimbo si impicca imitando Tarzan", di Pinoccia Callorio - L'Occhio 8 luglio 1980
Al povero bambino piacevano anche i libri di Salgari e Verne, ma alla giornalista non passa neanche per l'anticamera del cervello di dare la colpa a qualcuno di questi autori o al re della giungla. Ci si limita a commentare che è difficile tenere a bada un bambino.
"Per fare Tarzan, muore impiccato" - "La Stampa Sera" 7 luglio 1980.
L'articolo è incentrato sulla cronaca del fatto, ma nessun giudizio.
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