TITOLO: Nel
segno del Sol Levante, i difficili rapporti fra Germania Italia e
Giappone 1936-1945
AUTORE: Carlo De Risio
CASA EDITRICE: IBN Editore
PAGINE: 172
COSTO: 16€
ANNO: 2014
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788875652104
Il
saggio di Carlo De Risio dovrebbe esplorare tutte le fasi dei
rapporti tra i tre alleati dell'Asse, scrivo “dovrebbe”, perché
in taluni casi, a mio avviso, si perde in racconti poco inerenti al
sottotitolo del suo libro. Mentre in altri capitoli tiene fede al suo
scopo, da cui si evince che, in realtà, più che un'alleanza
organica, quella tra Germania e Giappone (l'Italia era sullo sfondo
sia diplomatico che della guerra) fu un “ognuno per se”, che
aiutò solo i sovietici.
Di
solito nei libri storici inerenti al Giappone si possono leggere due
impostazioni contrastanti: la prima tende a discolpare sia il
Giappone che Hirohito, dando la colpa ad ad alcuni gerarchi nipponici
e agli Usa. La seconda tende ad addebitare più colpe ad Hirohito e
all'intero sistema politico e sociale giapponese.
Questo
saggio si basa sul primo tipo di impostazione: gli Usa obbligarono i
giapponesi a fare la guerra, e la colpa degli eccessi fu di Tojo e
soci, Hirohito quasi non è citato.
Personalmente
concordo di più sulla seconda impostazione, quindi meno con
l'autore.
Capitolo
1
Come
primo capitolo l'autore parte ad esporre il fatto storico che, a
catena, scatenò tutti gli altri: “l'incidente di Mudken” il 18
settembre 1931.
Come
si può notare dalla data i giapponesi furono i primi del futuro
patto tripartito ad aggredire un'altra nazione.
Il
colpo di mano giapponese in Cina venne posto in atto dall'armata del
Kwantung, che era comandata dal generale Kenji Doihara e dal
colonnello Seishiro Hagaki, che si riservavano ampi margini
decisionali ed operativi, che, a case fatte, erano regolarmente
approvati da Tokyo.
Personalmente
ho sempre avversato le teorie secondo le quali il duo Hagaki-Doihara
coinvolse il governo giapponese, che sarebbe stato contrario, nella
guerra in Cina, in quanto si conoscevano le idee dei due ufficiali,
sarebbe bastata la loro rimozione. Quando verrà stipulato il patto
di non belligeranza tra Giappone ed URSS verrà rimosso dal fronte un
generale troppo anticomunista, in quanto si temeva qualche suo colpo
di mano.
Capitolo
2
Viene
descritto come si arrivò alla firma del patto anti-Commintern tra
Germania, Giappone ed Italia. Sono anche riportati i dissidi
diplomatici tra Italia e Giappone.
Capitolo
3
Il
capitolo ripercorre tutte le fasi del lungo conflitto cino-giaponese
(1937-1945), e si conclude con la cronologia di tutti i fatti
militari del periodo.
Capitolo
4
Questo
breve capitolo l'ho trovato un po' anomalo. Racconta della scomparsa
in volo dell'aviatrice statunitense Amelia Earhart, il 2 luglio 1937,
e dell'ipotesi che il suo viaggio da esploratrice fosse, in realtà,
una ricognizione sulle forse nipponiche dell'area. In un libro che
vuole raccontare dei rapporti tra Italia, Germani e Giappone mi
chiedo quale sia il nesso del capitolo.
Capitolo
5
Sono
raccontate le due battaglie tra sovietici e giapponesi avvenute nel
1938 e nel 1939, con la parte avuta dal generale sovietico che
disertò in favore dei giapponesi. Si accenna anche alla rete
spionistica di Richard Sorge in Giappone, a cui è assegnato un
capitolo più avanti (LINK).
Capitolo
6
Sono
riportate le reazioni di delusione e sgomento dei giapponesi alla
inaspettata firma del patto di non aggressione russo-tedesco del 23
agosto 1939, proprio mentre i giapponesi si scontravano con i
sovietici nel nord della Cina. I giapponesi si sentivano traditi dai
tedeschi, e dal quel momento considerarono il patto anti-comintern
solo carta straccia. In Giappone gli unici che erano contenti di
questo accordo russo-tedesco erano gli esponenti della marina
imperiali, contrari ad una alleanza organica coi nazisti. Sono
descritte anche le reazioni diplomatiche italiane ai dissidi
nippo-tedeschi.
Capitolo
7
Capitolo
sull'avanzata giapponese nell'Indocina francese di Vichy, ed il
successivo passo verso i possedimenti inglesi. Anche per questo
capitolo il nesso col sottotitolo del libro è assai labile, se non
inesistente.
Capitolo
8
Sono
riportati gli eventi e i passi diplomatici che fecero decidere al
Giappone di allearsi con Germania ed Italia. In particolare ci si
sofferma sulla missione diplomatica del ministro degli esteri
giapponese Matsuoka a Mosca, Berlino e Roma. Proprio nell'ultima
tappa di ritorno venne firmato il patto di non aggressione con
l'URSS.
Capitolo
9
Nel
maggio 1941 arrivò in Italia una importante missione militare
nipponica. I giapponesi chiesero di visitare il porto di Taranto,
dove gli inglesi avevano affondato numerose nostre unità.
L'interesse giapponese sull'operazione inglese era molto forte,
ovviamente non fu rivelato il perché di questo interesse, cioè i
piani contro Pearl Harbor.
Capitolo
10
Grande
importanza per la salvezza dell'URSS ebbe l'opera di spionaggio di
Richard Sorge e di Ozaki Otsumi (LINK) a Tokyo. Sorge operava come
inviato giornalistico nazista a Tokyo, in realtà era una spia
sovietica, la sua rete spionistica permise, tra l'altro, all'URSS di
avere la certezza che i giapponesi non li avrebbero attaccati, ormai
avevano deciso per la guerra agli Usa, permettendo ai sovietici di
spostare numerose armate a difesa del fronte coi tedeschi.
Capitolo
11
Questo
brevissimo capitolo di due pagine narra le gesta del gruppo aereo “le
tigri volanti di Rangoon”, costituite e comandate dall'aviatore
statunitense Claire Lee Chennault, che combatté per i cinesi
nazionalisti contro i giapponesi.
Anche
per questo capitolo resta oscuro il nesso col sottotitolo del saggio.
Capitolo
12
Sono
riportati i piani militari italiani, tedeschi e giapponesi per
attaccare direttamente il territorio statunitense. I piani furono
studiati singolarmente da ogni nazione dell'Asse, mai in
cooperazione. Questi piani restarono tutti sulla carta, tranne quello
giapponese dei palloni aerostatici incendiari, che aveva lo scopo di
terrorizzare la popolazione. Il Giappone costruì e lancio circa 9000
palloni incendiari, solo 900 arrivarono negli Usa e in Canada, i
media non diedero mai le notizie sulle esplosioni di questi palloni,
tanto che i giapponesi smisero tale operazioni perché pensarono
fosse stata inefficace.
Capitolo
13
Strano
questo capitolo. Nel narrare del viaggio aereo Roma-Tokyo-Roma del 16
luglio 1942, si entra nei dettagli del rapporto amoroso tra Mussolini
e la sua amante Claretta Petacci...
Capitolo
14
Al
momento dell'entrata in guerra di Italia e Germania molte navi
mercantili si trovavano fuori dai confini nazionali, alcune in
Giappone. Queste dovettero forzare i blocchi alleati per rientrare in
patria. Personalmente ho trovato di scarso interesse questo aspetto
storico dei rapporti italo-giapponesi.
Capitolo
15
L'alleanza
tripartita partorì solo un'operazione militare comune: le operazioni
di rifornimento e di battaglia dei sommergibili nell'oceano Indiano.
Capitolo
16
Sul
finire della guera in Europa dalla Norvegia partì in direzione di
Tokyo una missione sommergibilista di spedizione di materiale e
personale topo secret. Il sommergibile nazista U-234 trasportava
personale altamente qualificato, anche giapponese, tecnologia
sofistica e materiale per esperimenti atomici. Il capitolo cerca di
spiegare i motivi di questa missione, che comunque non benne portata
a termine. Sono ripercorse le attività nipponiche nel campo della
costruzione di un a bomba atomica.
Nessun commento:
Posta un commento