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domenica 25 gennaio 2015

Manga Academica vol. 7, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese



TITOLO: Manga Academica vol. 7, rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese
AUTORE: vari
CASA EDITRICE: Società Editrice La Torre
PAGINE: 144
COSTO: 12,50€,
ANNO: 2014
FORMATO: 20 cm X 15 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788896133248

Di certo la collana "Manga Academica" della casa editrice “Società Editrice La Torre” è la pubblicazione più longeva nel panorama saggistico su anime e manga, visto che con questo numero raggiunge il settimo anno consecutivo. Non si può fare altro che riconoscere alla casa editrice una inusuale, nel campo editoriale italiano, e meritoria costanza e passione, dato che le altre case editrici che pubblicavano collane su manga ed anime hanno man mano smesso di farlo. La Iacobelli ("I love anime" , "Japan Files"  ) non pubblica più nulla da due anni, e comunque i suoi libri erano più nostalgici (sempre nel senso buono) che saggistici. La Tunuè, che inizialmente aveva pubblicato numerosi saggi validi, è anch'essa dal 2012 che non pubblica più nulla sul tema manga ed anime.
Ergo un bel plauso ad una piccola casa editrice che riesce, nonostante la perenne crisi dell'editoria, a continuare le pubblicazioni, mantenendo, tra l'altro, praticamente ogni anno il medesimo prezzo (basso) del libro.
In questo numero sono presenti quattro contributi incentrati sui manga:
Shōjo manga: andante con brio
Maria Teresa Orsi

Suggestioni, omaggi e riscritture: quando il fumetto giapponese incontra il cinema occidentale
Paolo La Marca

Il diritto d’autore in Giappone. Alcune note legali sul fumetto
Silvio Negri-Clementi

La lingua dei manga. Differenze nell’uso della lingua giapponese negli shōjo manga e negli shōnen manga
Ileana Campofreda

Maria Teresa Orsi è stata la prima accademica che studia il Giappone a concentrarsi sul manga in Italia, i suoi due primi libri risalgono al 1980.
L'autrice analizza tre manga (Paradise Kiss, Nana, Nodame Cantabile) per dimostrare come la classica definizione di shojo manga sia ormai sorpassata, resa obsoleta dalla generazione delle nuove autrici. L'unico appunto all'interessantissima analisi riguarda la sua brevità, 22 pagine.

Paolo La Marca, invece, punta l'obbiettivo sulle citazioni, omaggi, allusioni, riscritture e plagi dei film occidentali nei manga. Non mancano numerose immagini che mettono a confronto la scena filmica originale con la rispettiva tavola disegnata. Il saggio si concentra sui film degli anni 50 e 60, escludendo (per scelta dell'autore) personaggi come Marilyn Monroe, film su 007 etc.
Essendo io nato nel 1969, e conoscendo solo approssimativamente i film presi in esame, avrei preferito lungometraggi più recenti, ma l'analisi resta comunque interessante, e lo sarà di più per chi abbia ben presente le pellicole (e i manga) presentate.
In particolare l'autore si sofferma sull'influenza esercitata dai film occidentali su Osamu Tezuka. Nel leggere questa analisi sui manga di derivazione cinematografica ho scoperto che Osamu Tezuka, in un manga western (Kenju Tenshi), mise in scena il primo bacio in un manga per bambini, era il 1949. Questo scatenò le proteste della famigerata PTA (Parent Teacher Association), la stessa, se non erro, che qualche decennio dopo si scagliò contro Go Nagai per il suo scandaloso “Harenchi Gakuen”.
O scoperto altresì che nei primi anni del dopoguerra i mangaka non si limitavano a citare un film occidentale, ma, specialmente per i western, lo replicavano quasi in toto, e lo faceva anche il “Dio dei manga”.

Silvio Negri-Clementi analizza un aspetto poco consueto, il diritto d'autore sul fumetto in Giappone, ed è questa una delle caratteristiche interessanti della “Manga Academica”, cercare di uscire un po' dal seminato.

Il contributo più corposo ed interessante, dei quattro pubblicati in questo settimo numero, è, a mio avviso, quello di Ileana Campofreda. Come è già capitato in passati numeri della “Manga Academica” si analizza il linguaggio nei manga, in questo caso le differenze tra la lingua indirizzata agli uomini e alle donne. Infatti nella lingua giapponese esiste un linguaggio apposito per gli uomini (otoko no kotoba) e per le donne (onna no kotoba), questo dualismo linguistico di genere è presente sia negli shonen manga che negli shojo manga. Nell'introduzione l'autrice spiega che la “lingua delle donna” oggi è spesso teorica, in quanto molte donne (specialmente le più giovani) non si esprimono più nella maniera gentile che la tradizione imporrebbe, e questo capita specialmente sui luoghi di lavoro. Infatti la “lingua della donna” è meno assertiva del linguaggio maschile, e una donna con responsabilità lavorative è obbligata ad esprimersi più come un uomo per poter svolgere il proprio lavoro. Mentre nei drama televisivi, in manga ed anime la “lingua delle donna” ha lo scopo di esaltare la femminilità, e di distinguere personaggi femminili (o maschili) più mascolini.
Nello studio dell'autrice sono analizzati cinque manga (due shojo e tre shonen), con lo scopo di isolare e classificare le particelle finali che identificano il sesso del soggetto.
I 5 manga sono: Marmelade Boy; Bokura ga ita; One Piece; Death Note; Video Girl Ai.
L'analisi, a mio avviso, va oltre il tema linguistico nei manga, ma sconfina nel sociologico, infatti si può capire come spesso il modo con cui le donne dovrebbero esprimersi in Giappone è, esso stesso, un modo per mantenerle in posizione subalterna rispetto all'uomo.
Una delle cose piacevole nella lettura è che, oltre a delle tabelle comprensibilissime, sono riportate numerose tavole dei manga analizzati, con tanto di didascalie esplicative e rimandi nel testo, in modo che anche chi non legge il giapponese (come il sottoscritto) comprenda i concetti espressi. Ovviamente una persona, invece, che legge il giapponese apprezzerà ancora di più lo scritto di Ileana Campofreda.
Concludono la pubblicazione tre recensioni (due libri ed un sito).

La tavola con il primo bacio in un kodomo manga.



Un esempio di come Ileana Campofreda presenta il suo scritto.

 

Inserisco l'indice del libro, preso dal sito della casa editrice:

Shōjo manga: andante con brio
Maria Teresa Orsi

Suggestioni, omaggi e riscritture: quando il fumetto giapponese incontra il cinema occidentale
Paolo La Marca

Premessa
1. Le influenze del cinema occidentale nel mangadel dopoguerra
1.1. Tarzan, pistole e Far West
1.1.1. Omaggi e citazioni nei mangadi Tezuka Osamu
2. Lo shōjo mangae il cinema: una piccola premessa
2.1. La commedia americana e il culto di Audrey Hepburn
2.1.1. Che fine ha fatto Bette Davis?
3. Il fascino dell’angelo azzurro
3.1. Passeggiando lungo Sunset Boulevard
3.1.1. Attrici sull’orlo di una crisi di nervi
3.1.1.1.Sul filo del plagio
Conclusioni

Il diritto d’autore in Giappone. Alcune note legali sul fumetto
Silvio Negri-Clementi

1. Il diritto d’autore e i manga
2. Il fenomeno del manga scanlation
Conclusioni

La lingua dei manga. Differenze nell’uso della lingua giapponese negli shōjo manga e negli shōnen manga
Ileana Campofreda
Introduzione
1. Le particelle finali femminili nella lingua giapponese
2. Differenze nell’uso della lingua delle donne negli shōjo manga e nei josei manga
3. Differenze nell’uso delle particelle finali negli shōjo manga e negli shōnen manga
4. Metodo
5. Corpus
5.1. Marmalade Boy
5.1.1. La lingua del manga
5.2. Bokura ga ita
5.2.1. La lingua del manga
5.3. One Piece
5.3.1. La lingua del manga
5.4. Death Note
5.4.1. La lingua del manga
5.5. Video Girl Ai
5.5.1. La lingua del manga
Conclusioni

Recensioni
Marco Benoît Carbone, Tentacle Erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici
Loris Cantarelli

Matilde Mastrangelo – Andrea Maurizi (a cura di), I dieci colori dell’eleganza. Saggi in onore di Maria Teresa Orsi
Mario A. Rumor

Web
SigleTV.Net
Chiara Androne


2 commenti:

  1. Orsi ha scritto il suo saggio in origine nel 1978, poi riedito nel 1998 in un volume. Il secondo volume di cui parli è di Sabrina Lucianetti, diverso per taglio e livello.

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    Risposte
    1. E' vero!
      Errore da matita in un occhio, altro che rossa :]
      Correggo subito, grazie ;)

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