TITOLO: Da Mimì Ayuhara a
Oliver Hutton, gli anime sportivi e lo spirito di gruppo
AUTORE: Enrico Cantino
CASA EDITRICE: Mimemis
PAGINE: 64
COSTO: 4,9 €
ANNO: 2014
FORMATO: 17 cm X 11 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di
Milano
CODICE ISBN: 9788857522050
Quarto
titolo di Enrico Cantino riguardante anime e società giapponese (nel link sotto del terzo libro si trovano i link per gli altri due):
Questi
quattro titoli sono presenti all'interno della collana “Il caffè
dei filosofi”, a cui ne vanno aggiunti altri due titoli (“Filosofia
nei manga” e “Generazione Goldrake”), a questo punto forse non
sarebbe sbagliato se la Mimesis creasse una collana dedicata ad anime
e manga.
A
differenza degli altri tre saggi di Cantino, che avevano la tendenza
a sprecare parte delle poche pagine del libro in sinossi
eccessivamente dettagliate, il quarto è quello in cui questo difetto non è presente.
Le
serie tv presentate nel libro sono: Tommy la stella dei
Giants; Mimì e la nazionale di pallavolo; Mila e Shiro; I Superboys;
Holly e Benji; Palla al centro per Rudy; Gigi la trottola.
Ringrazio
l'autore per aver inserito l'unico anime calcistico degno di nota, “I
Superboys”, ed aver sottolineato che Holly e Benji, rispetto a
Shingo Tamai e soci, sono dei dilettanti allo sbaraglio e, aggiungo
io, dei poppanti fighettini... Shingo Tamai è la via!
Mi
permetto di muovere un appunto sulla scelta del sottotitolo, in
quanto tutti gli anime presentati sono di sport di squadra, scrivere
“gli anime sportivi e lo
spirito di gruppo” è fuorviante, per me andava aggiunto “gli
anime sportivi DI SQUADRA e lo spirito di gruppo”.
In
Giappone hanno fatto anime sportivi praticamente su qualsiasi sport,
e lo “spirito di gruppo” è ovviamente presente solo in quelli di
squadra, se pensiamo al golf (ammesso lo si possa considerare uno
sport...), alla box, al tennis individuale, all'automobilismo a alle
arti marziali(!) lo spirito di squadra conta ben poco.
In
tre dei suoi quattro libri Cantino parte con il citare bushido o
hagakure, evidentemente ne è particolarmente affascinato e lo
considera un buono spunto iniziale per introdurre le abitudini della
società giapponese.
L'autore
inizia con l'elencare le situazioni classiche presenti negli anime
sportivi (di squadra, aggiungo io), solitamente serie di
ambientazione scolastica, almeno all'inizio, ne propongo alcune:
Il/la
protagonista è una matricola rispetto agli altri membri della
squadra; dotato di intuito; ha la capacità di apprendere nuove
tecniche in poco tempo; grande determinazione; ribelle; subisce
allenamenti massacranti; si pretende da lui grande disciplina;
durante la serie ha una maturazione spirituale; è umile; gli
avversari sono inizialmente imbattibili; per lo sport tende a
sacrificare anche l'amore; negli incontri c'è una dilatazione spazio
temporale.
Cantini
continua con lo spiegarci l'ambito storico in cui nascono le
motivazioni dei protagonisti di questi anime sportivi (di squadra),
iniziando dall'era Meiji fino all'occupazione statunitense del
dopoguerra. Questa parte mi ha lasciato un po' perplesso,
specialmente la parte inerente all'era Meiji.
Viene
ben illustrato il sistema scolastico giapponese, in cui gli anime
sono ambientati.
Prima
di passare all'analisi delle serie sopra elencate viene trattato il
tema dell'importanza del gruppo nella società giapponese, e quindi
negli sport di squadra.
Come
ho già scritto le sinossi delle serie è più stringata e più in
tema rispetto agli altri tre libri, per il resto la lettura resta
scorrevole e piacevole come gli altri tre.
Io nei primi anni ottanta guardavo Mimi, tanti bei ricordi e partite gli altri purtroppo non li conosco.Sei bravo potresti postare pure qualche video su you tube sui cartoni.Sarebbe una bella cosa ciao
RispondiEliminaIntendi fare lo youtuber? No, c'è già troppa concorrenza ]:
EliminaAnche tu hai ragione ma se uno fa un video più originale degli altri salta subito all'occhio ne ho visti pochi di belli veri ciao tanti saluti buona domenica
RispondiElimina