Il 16 luglio 1978 veniva pubblicato su Topolino numero 1181 questo piccolo articolino a cura di Alessandro Binarelli e Massimo Rossi, certo che mettersi in due per scrivere due colonnine mi è sembrato un pelino esagerato...
Il contenuto non è che sia sconvolgente, ci si limitava ad annunciare con un certo anticipo che l'autunno successivo sarebbe tornato l'amato eroe robotico, però i due articolisti riescono a dare il meglio del meglio in pochissimi righe. Nonostante fossero in due per redarre due colonnine, e quindi, forse, potevano dividersi il lavoro cercando qualche fonte informativa diretta, riescono a disinformarci benissimo.
Penso che questo sia uno dei primi casi in cui si inizia a far veicolare la notizia che i cartoni animati giappnesi siano fati al/col computer, al post linkato un esempio di come questo articolino verrà in seguito emulato alla grande:
L'affaire "cartoni animati giapponesi" fatti col computer
Nella prima colonnina c'è solo il lietissimo annuncio: a novembre tornerà Goldrake!
Nella seconda colonnina il giornalismo anglosassone subisce l'ennesima sconfitta...
Intanto non si capisce perchè gli animatori e mangaka nipponici dovrebbero essere degli "emuli di Disney" (a parte il fatto che Osamu Tezuka nei suoi primi manga si ispirò agli occhioni di Bambi), no, occhei, vabbè, siamo su Topolino...
Poi i due scriventi ci spiegano che grazie ad una tecnica fantascientifica ha fatto tutto il cervello elettronico, mica come la Disney che disegna tutto a mano!
In sole 67 parole (iniziando a contarle da "Per realizzare...") riescono a creare uno dei miti più duraturi dell'animazione.
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