Con questi tre numeri concludo, per esaurimento materiale, la panoramica sui primi nove numeri (gennaio 1978/marzo 1979) della rivista statunitense "Future, the magazine of science adventure":
Come per gli altri due post ho scelto un po' arbitrariamente il materiale da mostrare, ma ho comunque inserito il sommario di ogni numero.
Ribadisco ciò che ho già scritto precedentemente, cioè che l'editoria di fantascienza statunitense era di vedute molto più larghe rispetto a quella italiana, che nelle sue pubblicazioni del medesimo periodo un po' schifava la fantascienza televisiva e quella cinematografica giapponese, per non parlare dei cartoni animati giapponese mai considerati, eppure era tutta fantascienza!
Sfogliando e leggendo a distanza di tanti anni riviste di fantascienza italiane mi è paso che fossero parecchio snob, esisteva solo la fantascienza "alta"... telefilm e cartoni animati erano così di scarso valore da non essere neppure prese in considerazione...
Negli Usa, invece, assieme ad articoli su autori ed illustratori importanti, c'era anche l'articolo sul telefilm di Buck Roger (molto lungo), Galactica e pure sul giapponesissimo film "Message from Space", da noi purtroppo mai arrivato...
Chiaramente, visto l'anno, si dava largo spazio al film di Superman, ma si annunciavano già i sequel!!! ^_^
Ad averne le capacità di lettura penso troverei particolarmente interessante l'articolo sui giochi di guerra simulati fatti con fucili a raggi e corpetti riceventi, che immagino nel 1979 fosse una novità.
Nel numero di febbraio 1979 c'è uno scritto di ben sei pagine a firma Luigi Cozzi!
Buona lettura per chi potrà :]
Da un film che si dimostrò tanto deludente, visto che aveva l'ardire di rivaleggiare con "Guerre Stellari", nacque una serie tv mitica, Meteora e Fantasma restano ancora oggi insuperati ^_^
Gli americani erano avanti, lo sono sempre quando si tratta di creare la domanda :]
Così, ad occhio le maschere paiono parecchio dozzinali, ma dato che sul mercato non credo ci fosse altro...
Non so bene cosa ci sia scritto nell'articolo, ma alla domanda del titolo risponderei di si, anche se in Italia non mi pare il gioco abbia attecchito molto.
La serie ebbe un pilot che venne proiettato nei cinema italiani ben prima della serie televisiva vista sulla primissima "Italia 1", mia nonna mi ci porto a vederlo.
Certo, non era Guerre Stellari, pietra di paragone che ti lasciava sempre insoddisfatto, ma comunque mi piacque.
Detestavo abbastanza il robottino... la copia idiota di C1P8...
Ho cercato info sul web a riguardo il "Varco Viewer", ma non si trova nulla... peccato...
Però hanno sbagliato a scrive R2D2, quello è C1P8!
I comunisti cinesi... come cambiano i tempi... alla faccia di Mao!
Luigi Cozzi spiegato da Luigi Cozzi ^_^
Immagino fu un bel onore ricevere tanto spazio da una rivista fantascientifica statunitense, lo era nel 1979, lo sarebbe oggi.
Gli orologi al quarzo con la carica solare erano il top della tecnologia!
Sul web ho cercato anche info su questo numero 1 di "Fantastica", ma non si trova nulla... infatti la rivista venne ribattezzata "Fangoria", avrei dato un occhio con piacere allo speciale sui 25 anni di Godzilla (forse l'ho trovato), a dimostrazione di quanto le redazioni e gli editori americani erano attenti al mondo della sci-fi nipponica, a differenza dei colleghi italiani.
Mi sembra che Realtime sia in sostanza una sorta di Lazertag molto più regolamentato, complesso, tecnologico (ci sono addirittura delle mine Claymore in versione laser) e ovviamente costosissimo.
RispondiEliminaLo stesso ideatore ammette che cercherà di proporlo per prima cosa ai parchi divertimento. In realtà, passato il momento boom delle sparatorie laser (cioè la mania per Guerre Stellari), l'idea si svilupperà in forme più semplificate (Lazertag appunto) o economiche (spararsi addosso la vernice costa meno).
Bellissimo l'articolo su Cozzi, che racconta la scombiccherata trama di Starcrash come se fosse al livello di Star Wars. Ne è davvero convinto.
Si rammarica perché gli americani gli hanno cancellato un'ideona: l'arma mentale del Conte malvagio in realtà è una reliquia di una civiltà antichissima che si è autodistrutta: quella terrestre.
Il sospetto che la storia, (non parliamo degli effetti perché lì è un discorso di soldi), il look degli attori, i costumi ecc., siano tremendamente cheap rispetto al modello Lucas non lo sfiora MAI.
Si lascia andare a confidenze ("Volevo andare sulle Alpi ma costava troppo, abbiamo girato al Terminillo") che testimoniano quanto fosse micragnoso il budget. La più bella riguarda gli stivali di Caroline Munro: la misura era sbagliata e dovettero tagliare la suola stando bene attenti a girare in modo che non si vedesse che Stella Star aveva le dita dei piedi di fuori (poi ne ordinarono un altro paio). Italians do it better!
Niente Blue-screen perché in Italia non lo sanno usare, Cozzi ammette che i sistemi usati per gli effetti speciali sono più o meno quelli di Meliés. Io in un certo senso lo ammiro.
Comunque Starcrash in USA ebbe un ottimo successo.
EliminaQuesta era proprio una bella rivista, ma il paragone con le italiane regge poco, perché mi sembra che fossero più centrate sulla narrativa.
Forse solo Robot provava ad andare un po' oltre esaminando cinema, fumetto ecc. ...
Non sapevo che Message from Space fosse in origine un film. La serie TV, direi che è a livello Cozzi, senonché i giapponesi recitano meglio di Hasselhoff e quegli altri! :D
Bellissima la copertina di Gil Kane.
Grazie del riassunto in italiano ^_^
EliminaNon so, magari negli Usa c'erano anche riviste incentrate sulla narrativa e che non pubblicavano articoli come questi, ma poi c'era anche Future, Starlog o Fangoria.
Da noi solo riviste "intellettuali"?
Ma la tv e al cinema andavamo tutti.
Per me fu una occasione persa.
No no, non scherziamo, Guerra fra Galassie è il top dei serial nipponici di fantascienza ^_^
P.S.
EliminaSapevo avresti apprezzato Cozzi che racconta Cozzi :]