Questo post, che non vuole scoprire nulla di nuovo, ma semplicemente far risaltare la "cultura anime" con cui siamo cresciuti, nasce un po' a rate nel tempo.
Alcuni messi addietro, durante una delle mie ricerche a tappeto di vecchie testate per trovare articoli sugli anime, mi sono imbattuto nello scritto del 1979 che recensiva il libro di Gerard K. O'Neall "Colonie umane nello spazio".
Ancor prima, probabilmente moooolto prima, avevo comprato (chissà dove) il volume in giapponese "Mobile Suit Gundam Rapport Deluxe".
Ultimamente, infine, ho visto assieme ad amici il film "Interstellar" di Christopher Nolan, per me sarà stata la quarta o quinta visione, loro, praticamente a digiuno di fantascienza (animata e non), lo vedevano per la prima volta.
Quando, alla fine nel lungometraggio, c'è la scena in cui Cooper senior si risveglia sull'isola spaziale che porta il nome della figlia, lo vediamo allibito nel seguire un scambio a baseball dove la pallina infrange un vetro di una casa sopra le loro teste.
Per i miei due amici (padre e figlia) la scena era nuova, per uno come me cresciuto a pane e cartoni animati giapponesi, ovviamente no:
l'avevo imparata a memoria vedendo i Side in Gundam fin dal primo episodio nel 1980! ^_^
(con la stupenda colonna sonora di Hans Zimmer, pure il mio video artigianale pare bello!)
Ho quindi deciso di fare un post "minestrone" in cui inserisco l'articolo del 1979 de "La Lettura" sul libro di O'Neall, le pagine del volume nipponico sui Side, lo spezzone del film "Interstellar" con la colonia spaziale assieme all'incipit della serie animata del Gundam in cui sono mostrati i Side.
Ovviamente non penso che guardando i cartoni animati giapponesi si apprenda "cultura", ma la "cultura anime" ci ha trasmesso delle nozioni/informazioni che restano sconosciute a chi non li seguiva, che fosse per gusti personali (il padre mio coetaneo) o generazionale (la figlia, non mia coetanea!).
Noto spesso che nei film, telefilm, cartoni animati e libri degli anni 60, 70 ed 80 si tendeva ad essere incredibilmente ottimisti sullo sviluppo delle attività umane nello spazio siderale. Questo ottimismo nel futuro accadeva anche in altri campi, ma lo si nota spesso nella fantascienza, basta pensare a "2001 Odissea nello spazio" o a "Spazio 1999".
Siamo nel 2025, direi che l'idea delle "isole nello spazio" alla guisa del "Cilindro di O'Neill" siano state dimenticate, facciamo già fatica a gestire un paio di stazioni spaziali orbitanti...
Dato che gli sceneggiatori dell'anime "Gundam RX-78" furono tra i primi a sfruttare materialmente per un altro media l'idea delle "isole spaziali" trasformandole in Side, e facendone il fulcro di tutta la trama, mi pare di un certo interesse riportare la traduzione di Tullio Chersi di alcuni brani del libro di O'Neall.
Tra l'altro non mi pare siano presenti online, magari sbaglio.
Devo dire che leggere queste poche pagine mi ha fatto crescere un certo interesse per il libro, il problema sarebbe che non ho alcuna conoscenza tecnica/scientifica per valutare le teorie dello scienziato.
Direi che le misure riportate da O'Neill siano le medesime dei Side presenti in Gundam.
Si noti che la casa di Peter Rei collima con le teoriche metrature ipotizzate da O'Neill per le villette delle isole spaziali.
Per O'Neill non ci sarebbe dovuta essere vita animale sull'isole spaziali, tranne gli insetti per l'impollinazione, avrebbe compromesso le messi, ma nell'incipit del Gundam vediamo subito un uccello che vola, evidentemente faceva più s cena ^_^
Il volume giapponese "Mobile Suit Gundam Rapport Deluxe" nelle pagine in cui ipotizzo vengano trattate le isole spaziali/Side.
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