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sabato 8 febbraio 2025

Milano 2 una città per vivere - focus su Telemilano via cavo nel 1976




TITOLO: Milano 2 una città per vivere 
AUTORE: 
CASA EDITRICE: 
PAGINE: 220
COSTO: 5€
ANNO: 1976
FORMATO: 31 cm x 22 cm
REPERIBILITA': ardua...
CODICE ISBN: 


Volume recuperato fortuitamente ad un mercatino, mi attirò la scritta sulla costa del volume, "Milano 2 una città per vivere", una volta sfogliato era da prendere per forza, specialmente per il prezzo  :]
La parte che interessa questo blog sono le due paginette inerenti la tv via cavo del centro residenziale (per benestanti) "Milano 2" a Segrate.
Per parte mia ho anche un piccolo aneddoto di ricordo personale:
una nipote di mia nonna, quindi cugina di mia madre, andò ad abitare a "Milano 2" appena inaugurato (a memoria), io andavo ancora alle elementari, comunque.
Un pomeriggio ci invitò in questa sua nuova casa in questo nuovo quartiere (ci andammo in taxi, o almeno l'ultimo tratto fu un taxi per problemi di mancanza di mezzi).
Era tutto stupendo e gigantesco!
Io bambino dei quartieri popolari che entra in un luogo con appartamenti enormi (forse addirittura a due piani, ricordo una scala interna), viali alberati spaziosi, prati ben tenuti, palazzi di pochi piani, niente bordello   ^_^
Mi pareva di essere su un altro pianeta sociale  :]

Tornando al volume, ho trovato assai interessante sia le informazioni rilasciate per la tv via cavo Telemilano sia lo spazio che la Edilnord diede a questo tema:
due sole pagine!

Oggi, molto spesso, viene enfatizzata la lungimiranza di aver creato quella tv via cavo, e fu veramente lungimirante, ma da queste stesse pagine, pensate e pubblicate da chi progettò "Milano 2" e Telemilano, si capisce che era un aspetto minoritario del progetto generale.
Basti pensare al fatto che le pagine dedicate ad illustrare l'impianto centralizzato di riscaldamento sono ben sei, quelle su Telemilano due.
Sia chiaro, nel 1976, ma direi anche oggi, il riscaldamento di una casa è più importante dell'impianto televisivo, ma nel volume non ci sono accenni al futuro di questa tv via cavo, i programmi sono illustrati moooolto genericamente e non si ha l'impressione che la direzione ci puntasse molto.
Più che altro era comodo che il segnale televisivo arrivasse via cavo, niente più orrende antenne su balconi e palazzi...



Qui sopra le uniche due paginette dedicate a Telemilano nel 1976, poco sotto rendo il breve scritto più leggibile.
Da notare lo "studio televisivo", assai minimal.
La presentatrice non mi pare Fiorella Pierobon ^_^
A "Milano 2" non c'era solo la tv via cavo, ma anche la stampa di quartiere, immagino quanto venissero pubblicate le lettere di protesta e critica di eventuali disservizi   :]

"Telemilano, la tv via cavo di Milano 2:
... riceveranno un programma in più, Telemilano, la prima tv via cavo con un regolare programma di trasmissioni televisive nel capoluogo lombardo.
Gli studi di produzione hanno sede a Milano 2 e sono dotati di telecamere fisse e mobili, di sale di registrazione e di regia, di un sistema completo di missaggio, videocinema e videoregistrazione.
Fina dai primi mesi di vita Telemilano ha registrato una attiva partecipazione dei residenti alla elaborazione e alla realizzazione dei programmi. Sono state mese a punto trasmissioni dedicate alle scuole con la visualizzazione delle ricerche gestite dagli alunni e la proiezione di documentari.
...
Telemilano trasmette inoltre una serie di programmi per la donna (moda, cucina, cosmesi ecc.) e per i bambini.
Rubriche di carattere generale sull'educazione sanitaria - in collaborazione con l'equipe universitaria del vicino ospedale S, Raffaele - e particolari inchieste sui principali problemi della metropoli...
I programmi della durata di circa tre ore al giorno comprendono infine film e documentari di interesse artistico, culturale e ricreativo".

Non ho copiato in toto lo scritto su Telemilano, ma da queste poche righe si evince (ipotizza?), ammesso che quello che venne pubblicato fosse la realtà (il gruppo non è famosissimo per riportare i fatti fedelmente), visto che alla fine questo era un volume pubblicitario, che la tv trasmetteva programmi autoprodotti a gratis dai residenti, ma anche dell'intrattenimento comprato da altri.
Quali film?
Quali documentari?
Quali programmi per bambini?
Da notare i programmi "per le donne"...   ^_^
Sempre che non salti fuori qualche registrazione di un condomino del 1976 di Milano 2, resterà un mistero cosa venisse realmente trasmesso  :]



In un altro punto del libro c'è questo piccolo trafiletto, dove si illustra che si riceveranno i programmi televisivi italiani (cioè nel 1976 fondamentalmente la Rai) e le due tv estere, manca Telemontecarlo.
La cosa un po' tanto triste è che sarà proprio Fininvest negli anni 90 ad obbligare la tv della Svizzera Italiana a ridurre la potenza del segnale nel nord Italia (facile gestendo anche il ministero delle poste e telecomunicazioni) , tanto che a Milano non si vedrà più... non faceva molto comodo poter paragonare una vera tv di qualità, la TSI, con quello che ci propinavano...



P.S.
In molti conosciamo i retroscena reali della costruzione di "Milano 2", in questo post preferirei ci si concentrasse sulla mera questione della tv via cavo, altrimenti non si finisce più   ^_^


Qui sotto la pagina con la parte scritta.


Qui sotto la pagina con le immagini.



La primissima carta stampa di "regime", per ora solo di quartiere   ^_^



Non direi che la presentatrice fosse Fiorella Pierobon, forse una condomina avvenente?



Qui sotto riporto le scan della parte sul riscaldamento centralizzato di "Milano 2", tanto per raffrontare l'importanza che veniva data alla tv via cavo.


La mappa del quartiere con il luogo dove c'erano gli "stuidos"  :]
Si noti che, per un mero caso di cattiva impaginazione, in realtà lo studio non è indicato, dato che ricade proprio nella cordonatura...


La lettera allegata al volume   ^_^

Però a fine volume si può leggere il trafiletto qui sotto!   ^_______^



"La presente pubblicazione ha valore esclusivamente informativo e non può costituire fonte di obbligazione alcuna, per nessun titolo e per nessuna ragione, a carico della Edilnord Centri Residenziali s.a.s."


Stupendo, in pieno stile berlusconiano, prima ti fanno vedere quanto moderno fosse il quartiere, ma se qualcosa pubblicato nel volume non tornava con la realtà, non era colpa loro   :]
Resta il mio ricordo di bambino di delle case dello IACP di Milano, su quanto fosse bello quel quartiere.



L'indice del volume.

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