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domenica 6 ottobre 2024

TV Sorrisi e Canzoni n° 21 dal 24 al 30 maggio 1981


Quando, qualche giorno addietro, ho postato il "TV Sorrisi e Canzoni" numero 7 dal 15 al 21 febbraio 1981 con il primo articolo sul telefilm Dallas trasmesso dalla Rai, pensavo di inserire anche solo quello con il primo articolo su "Canale 5", però quel numero (che ha pure la copertina dedicata a Dallas) è legato a quello che lo precede, con l'esordio televisivo su "Canale 5", che è legato a questo numero... ergo inserirò di fila i numeri 21 (questo), 22 e 23. Immagino che tutto ciò farà felici gli appassionati di "TV Sorrisi", benché renderà ripetitivo più del solito il blog.
Questo numero 21 di "TV Sorrisi" conta di quasi 150 pagine, quindi ho dovuto cassare un po' di articoli, altrimenti mi si fondeva pure il terzo scanner...
Tra gli articoli che ho omesso c'è quello su Ugo Tognazzi (penso uno tra i primi cuochi attori), lo sceneggiato "Corpo a corpo", l'intervista a Emilio Fido, il Cineracconto e l'intervista a Ron.
Ho comunque inserito tre articoli sui cantanti, cosa che di norma non faccio. Il primo perché era di commemorazione per Bob Marley, il secondo dovuto alla copertina di Alice, il terzo perché riguardava Paolo Barabani, che nel link sopra è citato in quanto era arrivato sesto a Sanremo con "Hop, hop somarello".
Per essere un numero di un periodo di bassa stagione televisiva, contiene un sacco di redazionali interessanti, ma il più interessante è quello sulla panoramica inerente le tv private locali, che è una prima parte, la seconda nel numero 22 di "TV Sorrisi e Canzoni", uno dei due motivi, oltre a Dallas, per cui lo inserirò nel prossimo post.


Da marzo 1981, il n° 11 di "TV Sorrisi" (del 15/21 marzo), la rivista era riuscita ad eliminare l'inserto centrale con i palinsesti delle tv locali, inserendo le informazioni in due pagine assieme alla Rai e "Canale 5", quindi anche con più spazio per descrivere i programmi da loro trasmessi. 
Ovviamente, non potendo la redazione di "TV Sorrisi" sapere in anticipo quale episodio la tv locale privata avrebbe mandato in onda, e nel caso qualcuno lo avrebbe dovuto vedere in anteprima e farne una mini recensione, ci si limitava alla sinossi generale della serie animata (o telefilm).
Infatti per i programmi di "Telessassuolo" per lunedì 25 maggio si può ammirare un'interessante spiegazione delle tematiche del cartone animato giapponese Astroganga:
Un bimbo si trasforma nel super robot Astroganga grazie ad un magico amuleto. Una serie riservata ad un pubblico di giovanissimi, meno violenta e più infantile delle altre produzioni giapponesi."

Non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma Charlie/Kantaro non si trasforma in Astroganga, che esiste anche senza di lui, ma "Charlie e' la' in simbiosi e' gia' con il grande Astroganga", tanto per citare la sigla.
Il meccanismo tramite cui Charlie si fonde con Astroganga non ha nulla di magico, ma sarebbe una tecnologia, per quanto magica. 
Infine, se forse era pur vero che il target della serie era per un'età sotto ai dieci anni, non mi pare fosse poi tanto poco violenta ed esageratamente infantile, basta pensare al finale. Poi c'è da dire che la serie non l'ho mai più rivista, ne ho solo letto su libri, riviste e web.
Di contro, se Astroganga era considerata una serie "più infantile rispetto alle altre produzioni giapponesi", voleva dire che gli addetti al settore avevano la percezione che gran parte dei cartoni animati giapponesi non erano indirizzati agli under seven.
Talvolta, quando l'argomento sono gli anime fine anni 70/primi anni 80, bisogna leggere tra le righe, anche le poche righe a disposizione.

"La grande corsa sui circuiti privati" è la prima parte dell'inchiesta sulle televisioni private locali e i primi tentativi di riunirsi in syndacation, cosa che alla fine porterà al monopolio privato Fininvest.
L'articolo voleva render conto dei vari circuiti pubblicitari, i concessionari pubblicitari, i consorzi e le case di distribuzioni, cercando di chiarire il caos di quel periodo. Non mancano anche accenni ai programmi proposti, oltre che all'elenco delle emittenti che aderivano ad ogni syndacation/consorzio/concessionarie di pubblicità.
Con una certa capacità predittiva la redazione mise il bolide di "Canale 5" in testa, e lo resterà per tutta la gara, arrivando a doppiare tutti gli altri concorrenti, purtroppo era una competizione abbastanza truccata... in fondo mancava una legge di regolamentazione dell'etere, quindi ognuno faceva un po' quello che voleva e la legge non verrà varata fino a quando chi doveva avrà raggiunto la totale egemonia pubblicitaria sugli altri possibili e teorici concorrenti.
Comunque in questo frangente c'era ancora concorrenza tra i vari attori privati, quindi l'inchiesta (che terminerà con il prossimo numero) scatta una bella fotografia della situazione a primavera 1981.
Questa è una tematica che ho già trattato più volte sul blog, a titolo di esempio inserisco i post qui sotto, dove ci sono vari altri link da consultare:




L'introduzione spiega bene lo spirito dell'inchiesta.

Si parte subito con il bolide truccato di "Canale 5", debiti debiti debiti, fino a sfiancare tutti, e quasi se stessi, ma poi arrivò la discesa in campo che salvò tutta la baracca, questa, però, è un'altra triste storia.
Tra le tante partecipazioni dell'imprenditore brianzolo manca quella alla P2, ma lo si scoprirà pubblicamente a breve, il 21 maggio, ergo in concomitanza con l'uscita di questo numero.
Alla fine la P2 aveva quotidiani, riviste e più emittenti televisive, senza essere proprietaria di nulla...



Non viene specificato che la fascia dalle 17,30 alle 19,00 con i cartoni animati, erano pressoché tutti giapponesi.



Proseguo con l'ordine corretto della rivista, iniziando dal sommario, dove si potrà meglio capire cosa io abbia omesso.

La rubrica di Gervaso sarà molto più interessante dai prossimi numeri.
Le considerazioni sulla scarsa attitudine degli italiani per la lettura restano tristemente attuali...


Le poche righe sul Medio Oriente ci ricordano che certe dinamiche nascono da lontano, non da ieri o da oggi...


Ops... chi è Gelli?  T_T

Una piaga che siamo riusciti a stroncare è quella dei rapimenti, erano appena state liberate due sorelle di 14 e 9 anni... 9 anni... che bestie...


Tutti quelli che guardavano la televisione in quel periodo non potevano non avere una passione particolare per "Giochi Senza Frontiere".



Non conosco nulla dell'attrice Marina Vlady, ma magari a qualcuno può interessare l'articolo poco consueto.


Non sapevo che la serie "Charlie's Angels" si ispirava ad una vera agenzia di investigazione privata ("Tommy's Angels"), e non è a conoscenza neppure di Wikipedia, qualcuno li informi   ^_^
Si noti che nell'articolo il "taser", a noi italiani del tempo per fortuna sconosciuto, diventa "pistola laser"!!!   :]


Mi affascinano tutti quegli articoli che cercavano di immaginare l'evolversi del modo di vivere dopo venti anni, cioè nei ai tempi mitici anni 2000. Tutto sarebbe dovuto cambiare in meglio, pena la fine del mondo, qualcosa siamo riusciti pur a farlo in meglio nel frattempo, ma non molto, e altri problemi nuovi irrisolti si sono aggiunti a quelli che c'erano già nel 1981.
Sia chiaro, non è facile predire cosa succederà fra 20 anni, io mi accontenterei, ammesso sia ancora vivo, che nel 2050 non ci siano più uomini politici che prendano voti fomentando odio e paure negli elettori, promettendo inattuabili soluzioni elementari a problemi complessi... ogni riferimento ai trumpiani e ai salvimeloniani non è puramente casuale...
Ai tempi lo Space Shuttle era l'emblema della nuova corsa spaziale, una vera navicella orbitale riutilizzabile come le si vedeva nei film di fantascienza, alla fine ha fallito pure questo mezzo, ed in questo momento lassù ci sono due astronauti che da mesi attendono di tornare a casa perché non c'è un mezzo che ce li riporti, cosa della quale immagino non siano per nulla dispiaciuti   ^_^
Ho letto decine e decine di articoli che spiegavano come la nuova guerra sarebbe stata nucleare oppure elettronica, con satelliti e raggi vari, invece, nel 2024, ci ritroviamo ancora con le vecchie trincee scavate sui cambi di battaglia... al massimo ci sono i droni e i missili teleguidati ad aver reso più massacrante la guerra, ma sempre un massacro di soldati umani.
Quante delle cose immaginate per gli anni "oltre il 2000" presenti in questo articolo son state realmente realizzate?


Come nel numero 7 linkato ad inizio post, fioccano gli anime sulle tv locali private, e lo sappiamo perché nel 1981 mettevano i titoli delle serie animate, mica come nel 1978 e nel 1979 dove leggevi solo "disegni animati"... mannaggia a loro...

Su "Telesassuolo" alle ore 20,00 si può leggere la sinossi di Astroganga che ho evidenziato ad inizio post. E' l'unica inerente l'animazione giapponese (nei prossimi numeri altre perlate), ma non in generale, in quanto vi sono sinossi simili di vari telefilm made in Usa.



La semifinale di Coppa dei Campioni (quella vera) era uno dei pochissimi casi in cui si poteva vedere per intero una partita di calcio in diretta.

Il "Doctor Who" a cui sono affezionato  ^_^


 

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