Non avendo (fortunatamente) alcun social, mi giungono echi lontani di virulente polemiche preventive sull'arrivo in edicola del "Nuovo Japan Magazine" targato (ovviamente) Sprea.
Ad una fiera di non so più di quanti decenni addietro comprai, ingannato sommamente dalla copertina farlocca(...), questo "Gundam & C. Special JM" senza neppure sfogliarlo più di tanto, per poi scoprire, una volta arrivato a casa, che conteneva i primi tre numeri della seconda annata di "Japan Magazine", battezzata "Super Japan Magazine".
Il formato della seconda annata era molto più grande, passando da un 24 cm X 17 cm ad un 27 cm X 21 cm, in pratica un A4, aumentando pure il numero di pagine, che arrivavano quasi a 100.
Come nei film di spionaggio anni 70 ed 80, in cui le spie sovietiche restavano dormienti, conducendo una vita normale fino alla fatidica telefonate del KGB che le "risvegliava", questi tre numeri rilegati di "Super Japan Magazine" sono restati dormienti, anzi, in totale letargo, fino a stamattina, quando son saltati fuori a causa della mia pessima idea di sistemare un po' le tonnellate di materiale cartaceo in mio possesso :]
Quasi avevo dimenticato una delle mie primissime fregature prese alle fiere del fumetto, ma che poi, alla fine, molto alla fine, è tornata utile anch'essa.
Tutti si chiedono cosa conterrà di preciso il "Japan Magazine Sprea", ci sono varie anticipazioni e su queste si è scatenato il solito bordello, assomiglierà al "Super Japan Magazine"?
Preciso che lo speciale non presentava le copertine dei tre numeri di "Super Japan Magazine", inserite in piccolo nella pagina del sommario.
Il sommario era assai corposo, non ho scannerizzato completamente le tre riviste, ma penso di aver scelto gli articoli più interessanti:
sempre l'editoriale della Redazione, che sottolineava la battaglia con la nemica concorrenza, usa ad utilizzare mezzi non corretti per ostracizzare il successo della loro rivista;
sempre la posta di "Dragon Mail", citata, mi pare, anche nel "Japan Magazine Sprea";
le rubriche sul Giappone;
le interviste a doppiatori italiani ed autori nipponici;
la recensione ed analisi di qualche serie, omettendo quelle che ai tempi erano novità.
I toni verso la concorrenza sono da subito molto duri, viene ipotizzato che "imbecilli fiancheggiatori" boicottassero in vari modi le rubriche della testata, senza contare "la guerra senza quartiere posta in atto dalla stupidissima concorrenza" che screditava i loro contenuti inventando illazioni editoriali. Il tutto dovuto all'invidia per il successo editoriale di "Japan Magazine" dimostrando il loro timore (cioè "farsela letteralmente sotto") da provinciali.
Parrebbe che gli strali fossero indirizzati ad una qualche testata che non si occupava esclusivamente di animazione giapponese, terreno di "Japan Magazine", arrivando a definire i loro metodi fin mafiosi.
Sinceramente non ho la più pallida idea a cosa si riferisse la Redazione, ma si vede che la lotta per strappare un lettore alla concorrenza era aspra, un po' come oggi :]
Il primo editoriale della Redazione mi ha ricordato un po', nei toni, alcuni editoriali letti nelle passate settimane e mesi.