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lunedì 14 gennaio 2019
Megaloman (1979) - puntata 2
Ci sono vecchie serie che non hanno retto al passare dei decenni, sono praticamente inguardabili da adulti, tipo "Arrivano i Superboys". Mentre una minoranza di serie resta eterna, com Heidi o "Conan il ragazzo del futuro". Infine c'è una nutrita serie di titoli che si riesce anche a riguardare, magari perché vi si è particolarmente affezionati, benché contenga un certo numero di bambinate.
Beh... in fondo erano dedicate ai bambini! ^_^
Direi che Megaloman si attesta nella terza categoria, resta, a mio avviso, un buon prodotto, anche per quanto riguarda gli "effetti speciali", ma contiene un certo numero di ingenuità, probabilmente in parte dovute all'adattamento italico.
Come scrivevo nella recensione della prima puntata, uno dei motivi che mi ha spinto a scegliere Megaloman è stata anche la speranza di cogliere qualche piccolo spunto sulla società giapponese del periodo.
Un telefilm è più realistico di un cartone, quindi un bambino/a italiano sarà stato portato a ritenere che ciò che mostrava fosse la vita in Giappone. Oppure, all'opposto, in quali casi Megaloman ci mostrò situazioni che ci indussero in valutazioni erronee sulla società giapponese?
Sia chiaro, il tutto stante che non è che io guardassi Megaloman a 11 anni per approfondire le dinamiche della società giapponese, e che da un telefilm per ragazzini non è che ci si possa aspettare chissà quali analisi sociologiche ^_^
Per esempio, in questa seconda puntata, dopo essere stato scoperto da Ran, Takeshi racconta agli amici la sua vera storia.:
"Sono arrivato tre anni fa dalla Stella di Rosetta, che è molto lontana dalla Terra. Mia madre..."
Lo interrompe la madre, che prosegue il racconto:
"Rosemari, della tribù di ...(?) della Stella di Rosetta. Suo padre era un giapponese..."
Quindi apprendiamo che Takashi è in Giappone da soli tre anni!
A quanto pare il ragazzo si è perfettamente integrato nella società nipponica, tralasciando che conosce benissimo la lingua, ma si potrebbe ipotizzare che gliela abbia insegnata il padre, è arduo credere che il ragazzo sia riuscito ad inserirsi in un meccanismo sociale che necessità di lunghi anni di apprendimento, che inizia fin dalla prima infanzia.
Tutta le pagine che ho letto inerenti la società giapponese concordano sul fatto che se non nasci IN Giappone, non sarai mai parte del "gruppo "dei giapponesi", sarai sempre e comunque un "gaijin". Addirittura i nati in Giappone, che in seguito vivono per un lungo periodo all'estero, quando tornano in patria, si sentono a disagio, in quanto hanno assimilato altri modi di vivere.
E Takashi non lo ha mai assimilato il "modo di vivere alla giapponese"!
Però gli amici di Takashi della palestra di arti marziali, lo considerano come facente parte a tutti gli effetti del "gruppo".
A tutto questo andrebbe aggiunto che Takashi è solo un "mezzo giapponese"!
Ok, la madre è una aliena simil giapponese, parla il giapponese perfettamente e conosce a menadito le usanze giapponesi, ma nel momento in cui viene rivelata ai quattro ragazzi la verità, Takashi dovrebbe "scivolare" nella categoria "mezzo giapponese" (tipo Jun Hono), e la madre nella categoria gaijin aliena ^_^
C'è da dire che, a memoria, Takashi non lo si vede interagire in altri contesti che non siano quelli del gruppo della palestra, non mi pare che lo si veda mai andare a scuola, però potrei sbagliare. Nel qual caso sarà interessante vedere come vivesse il rapporto coi compagni di scuola, conosciuti solo tre anni prima.
Piccola chiosa: Takashi è un altro rifugiato proveniente da una guerra.
I giapponesi ospitavano tutti i rifugiati di anime e telefilm, poi ovvio che non avevano più posto per quelli veri...
Mi pare abbastanza chiaro dal titolo che il segreto di Takashi non dura nemmeno due puntate...
Certo, se ti trasformi in mezzo ad un parco pubblico, può capitare che qualcuno ti veda... >_<
Il messaggio della puntata è quello classico giapponese:
l'eroe non può nulla da solo, ha bisogno del gruppo!
Il nostro eroe si sta allenando sulle rive del lago, quando in cielo si vede una enorme supposta spaziale, non sarà mica un altro kaiju della Tribù dal sangue nero?
Si si, è ploplio un gatto!
Il mostro si chiama Goran, del nome non sono certo perché lo nomina per un millisecondo Capitan Delitto ad inizio puntata, ma non si capisce una sega...
Goran atterra nelle vicinanze di una fabbrica, dove gli operai hanno le stanze per dormire la notte... forse era un cantiere?
Da notare la recitazione dei due operai in pigiama che mostrano il loro spavento con facce da terza elementare :]
Goran stordisce gli operai con un raggio.
Nel frattempo Takashi e Mari stanno verificando dove il kaiju sia atterrato.
Cambio di scena.
Ippei è pensieroso, non è concentrato sul suo allenamento... perché?
Perché Takashi non è venuto agli allenamenti.
Lo si capisce dalle targhette appese in bacheca, in pratica sti poveracci di ragazzi e ragazze giapponesi dovevano timbrare anche quando facevano sport...
Intanto Takashi e la madre stanno continuando a monitorare gli impulsi di energia provenienti dal punto in cui è atterrato Goran, il ragazzo si reca in perlustrazione sul luogo.
I dipendenti della fabbrica sono stato condizionati dal raggio del mostro, ora obbediranno ai becchini:
"D'ora in avanti lavorerete per la Tribù dal Sangue Nero.
E ora dovrete obbedire soltanto a noi.
Noi siamo i vostri padroni.
Non dovrete più fare ciò che avete fatto fino ad oggi, perché preparerete le installazioni per l'assorbimento dell'energia solare.".
In pratica, per non far compiere il proprio dovere ai dipendenti giapponesi, c'è bisogno che siano condizionati da un raggio alieno, a noi basta una partita di calcio ^_^
Da capire perché, in una fabbrica, ci sia anche un bambino... forse i genitori (quelli rossi in testa) erano i custodi? Mistero...
Takashi si sta per trasformare quando arrivano i cagacaxxo... ehm... i suoi preoccupati amici.
Ma perché arrivano correndo? >_<
Il ragazzo spiega loro che non è venuto in palestra perché era impegnato, e cerca di liquidarli in fretta. E' in questo frangente che si nota la forte coesione del "gruppo palestra", nonostante che i 5 si conoscano al massimo da 3 anni, per quanto riguarda Ippei immagino di meno.
Perché gli amici vanno via correndo? >_<
Ma Ran (pronunciata "Uan"...) si attarda, segue Takashi nel parco e lo vede trasformarsi!
Si nota un leggero orgasmino della ragazza alla scoperta che il ragazzo per cui sbava si trasforma in un supereroe ed è capace pure di volare ^_^
("A scuola schiatteranno tutte quando sapranno che sto un figo che vola!")
I becchini stanno inseguendo il bambinetto, che era l'unico a non essere stato esposto al raggio di Goran.
Arriva Takashi lo salva e mette in fuga i becchini.
Perché il bambinetto ha la testa fasciata?
Portarlo in ospedale?
Il bambinetto racconta a Takashi l'accaduto, quando una donna distrae il nostro eroe, che si fa rapire il bambinetto...
Takashi esce di corsa per cercare il rapito, ma si imbatte coi cagacaxxo... ehm... i suoi amici, a cui Ran ha spifferato ciò che aveva visto pochi minuti prima...
In questo frangente i nomi dei comprimari mi pare siano detti a caso...
Takashi è assediato dalla curiosità/preoccupazione dei quattro amici. Seiji li convince a lasciarlo andare per la sua strada, poi gli molla un cartone... ^_^
A questo punto Takashi si decide a raccontare la verità (vedi il dialogo riportato sopra), interviene anche la madre e il maestro Takamine.
I ragazzi vogliono aiutare Takashi nella difesa della Terra.
Rosemari distribuisce ai ragazzi gli altri braccialetti, ora anche loro potranno combattere a fianco del figlio contro la Tribù dal Sangue Nero.
Cambio di scena.
I becchini danno istruzioni agli operai condizionati.
Mi pare che quello a cui stia lavorando il padre del baminetto sia un tornio, in che modo un tornio degli anni 70 può essere di aiuto allo sforzo bellico della Tribù dal Sangue Nero? >_<
Giusto rammentare che il bambinetto è prigioniero nella costruzione.
Intanto Takashi e soci hanno raggiunto la zona della fabbrica, in che modo non è dato sapere...
Il momento della trasformazione di gruppo mi galvanizzava un sacco ^_^
Essendo la prima trasformazione di gruppo, ognuno assume la posa tipica del proprio metodo di combattimento.
Takashi quello della tigre.
Seiji quello di Bruce Lee.
Hyosuke quello di uno forzuto.
Ran uno stile più celebrale.
Ippei a caso...
Classico combattimento di gruppo prima della trasformazione di Takashi.
Devo dire che gli scontri non sono banali, le mosse sono elaborate, non ci si limita a due cazzotti alla Bud Spencer e Terence Hill.
Gli attori si dimostravano parecchio in gamba atleticamente.
MEGALOOOOOOO MAN!!!
Goran lancia contro Megaloman delle terribili stelle filanti! ^_^
Il mostro cerca di condizionare anche la mente di Takashi, ma i suoi amici gli lanciano contro un bracciale a testa, interrompendo l'attacco del mostro...
URAGANO DI FUOCO!
ENERGIA DI MEGALOPOLI!
FIAMMA DI MEGALOPOLI!
Addio Goran...
Capitan Delitto ordina ai becchini di aspettare che Megaloman si avvicini alla fabbrica per farla esplodere.
Ovviamente Takashi sta cercando il bambinetto.
Grandissimi effetti speciali nella scena in cui la mano di Megaloman salva il bambinetto ^_^
Da notare l'impressionante esplosione della fabbrica, non due raudi messi in croce, ma una deflagrazione con fiamme!
Per motivi oscuri i genitori del bambinetto sono vivi...
Finale alle pendici del monte Fuji!
Ma perché corrono sempre?! >_<
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Credo che ognuno di noi, adolescente o fanciullo nei seventies o nei primi anni 80 avesse le proprie preferenze anche riguardo i film di animazione o i telefilm nipponici o quant'altro. Io per le anime ho sempre dato la mia preferenza a Remi,e anna dai capelli rossi che ho letto sia stata disegnata da tale Hayao Miyazaki che informandomi e lo stesso che ha disegnato Heidi. Forse più che la storia di queste due animazioni mi acchiappava la perfezione dei disegni. Ma pare strano mi piacevano anche le animazioni dello studio Bozzetto che mi pare non avesse grandi estimatori tra i ragazzi di quel periodo. Megaloman? Beh, lasciamo perdere appena partiva la sigla cambiavo subito canale 😁 Già dal titolo mi dava l'idea di un...
RispondiEliminaA dire il vero Anna ed Heidi sono di Isao Takahata ;)
RispondiEliminaDevo avere letto male 🙂
RispondiEliminaFigurati, pensa che fanno confusione ancora oggi i giornalisti quando assegnano gli anime di Takahata a Miyazaki...
EliminaOra mi è più chiaro, dopo aver letto la biografia di Takahata perché le animazioni giapponesi prodotte per la TV sono sparite. Leggo su wiki che nel 1985 fondò lo studio Ghibli e le produzioni erano solo per il cinema. Ma di questi film io sinceramente non mi sono mai interessato. Secondo te ce n'è qualcuno che merita di essere visto? Non so, ma ho come la sensazione che siano un po'deprimenti come la cultura giapponese che spesso tende a celebrare la morte.
RispondiEliminaDifficile risponderti.
EliminaVisto che tu non sei un fa di animazione giapponese, sinceramente non te ne posso consigliare alcuno.
E' una questione di approccio.
Ho molti amcici che non sono appassionati di questo genere, ho provato a fargli vedere qualcosa, ma semplicemente li vedono solo come cartoni animati.
Quindi non apprezzano.
Praticamente tutti i film dello Studio Ghibli meritano di essere visti.
Magari per un neofita eviterei "Si alza il vento" o la "Principessa splendente", meglio Nausica, Kiki, Porco Rosso, Mononoke (forse anche Mononoke è troppo particolare).
Cerca info sul web, ma occhio agli spoiler!
Magari è un'occasione per rivalutare certe opere. Comunque non è stato un esordio felice, ho provato a vedere 10 minuti di il mio vicino Totoro e ancora un po'mi suicidavo. È proprio vero che quando uno è adulto vede una situazione che magari risultava gradevole da adolescente, mentre guardarla superati i 50 ha tutt'altro effetto. Comunque grazie per il consiglio.
RispondiEliminaRyosuke mi dava sempre l'idea di dire da un momento all' altro "Ciccio..."
RispondiEliminaLo stile di combattimento di Ippei è quello della scimmia, quello di Ran della Gru, quello di Hyosuke dell'orso.
RispondiEliminaHyosuke mi pareva più che altro la palla di neve ^_^
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