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giovedì 19 maggio 2016

Articoli su "Capsule Hotel" e "Marco Polo" in "La Domenica del Corriere" del 22 gennaio 1983



Non solo di "cartoni animati giapponesi" si occupavano quotidiani e riviste italiche, i giornalisti nostrani, oltre che alla politica economica del Giappone, rivolgevano occasionalmente la propria attenzione anche sulla quotidianità nipponica. Inutile dire che il tono era a grandi linee il medesimo usato per gli anime, tra il sensazionalistico e il disinformato.
Ne è un buon esempio il primo articolo (vedi titolo sopra) che ho scovato su "La Domenica del Corriere" del 22 gennaio 1983.  A dire il vero non è che sia proprio un articolo di disinformazione pura, però, per come l'ho capito io, è un po' confusionario, non so se casualmente o con dolo. L'argomento sarebbero i "Capsule Hotel", ma il giornalista (anonimo) butta lì qualche considerazione sui problemi abitativi causati dalla densità demografica del Giappone. La confusione nasce dal fatto che i "Capsule Hotel" sono, appunto, alberghi, non edifici popolari, ergo non aveva senso informare il lettore che in ogni chilometro quadrato del suolo giapponese abitavano 312 persone (oggi siamo a 343 persone per Km quadrato).
Eppure l'articolo fu, probabilmente, il primo o tra i primi che ci raccontavano l'esistenza di questi alberghi a notte, che nacquero nel febbraio del 1979 proprio ad Osaka.
Oggi questi alberghi sono utilizzati più o meno occasionalmente anche da persone che non hanno più una casa, o che lavorano per lunghi periodi in altre città, ma non credo che in origine avessero questo scopo.
Il secondo articolo, a firma di Angelo Falvo, è un'intervista al Gran Khan del Marco Polo Rai, l'attore cinese Ying Ruo-Cheng, che venne in Italia assieme alla moglie per un giro di conferenze a Milano, Palermo, Catanzaro e Cosenza. L'articolo è interessante perchè i riflettori erano sempre puntati sul protagonista, Kenneth Marshall, oppure sulla regia italiana, più difficile trovare informazioni sugli altri protagonisti.
Io ricordo con piacere la voce italiana di Kublai Khan, doppiato da Antonio Guidi, era proprio possente, come il Gran Khan, conquistatore di quasi tutta l'Asia..




Riparto dal primo articolo, "In Giappone si dorme in scatola".
E' proprio all'inizio dello scritto che si collegano questi alberghi in capsule alla crisi abitativa giapponese, che mi pare esista ben poco come problema nazionale, in quanto, forse più di noi, l'acquisto di una casa fa parte delle consuetidini sociali.





Si sa che i giapponesi sono "rigorosamente puritani", non per nulla fanno il bagno nei bagni pubblici, ed una volta erano bagni misti  T_T




Molto più interesante il secondo articolo di questa "La Domenica del Corriere", con l'intervista al Gran Khan Kublai, peccato che il giornalista si fissi un po' troppo su quanto guadagnava l'attore cinese, avrebbe potuto chiedergli altre mille mila cose, peccato...












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