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sabato 21 gennaio 2023

5 articoli del luglio ed ottobre 1978 + agosto 1979 sul lungometraggio "Space Cruiser Yamato"


Nel precedente post ho proposto una rassegna dei documenti del "nullaosta censura" del Ministero dello Spettacolo per i lungometraggi animati giapponesi dal 1961 al 1982, in quei 35 file non troverete quello che permise la proiezione del film animato nipponico "Space Cruiser Yamato", perché penso che non venne mai proiettato nelle sale del Bel Paese.
Gli unici italiani che poterono vedere "Space Cruiser Yamato" furono coloro che si recarono alle proiezioni del "XVI° Festival della Fantascienza di Trieste" tenutosi nel luglio del 1978.
Questi fortunati spettatori videro in anteprima le avventure di "Star Blazers" più di due anni prima di quello che potemmo fare noi bambini italici ed i nostri coetanei svizzero italici:



Nel 1977 in Giappone venne allestito un film di montaggio della prima serie "Corazzata Spaziale Yamato (Uchu senkan Yamato) della durata monstre (per i tempi) di 145 minuti (minuto più minuto meno). Sempre nel 1977 il lungometraggio viene adattato in inglese con la riduzione della durata ad 98 minuti. "Space Cruiser Yamato" partecipa anche al "Festival di Cannes" nel maggio del 1977.

Il successo senza precedenti di "Atlas Ufo Robot" in Italia probabilmente spinse alla scelta di "Space Cruiser Yamato" per "XVI° Festival della Fantascienza di Trieste".
Sulla stampa non si trovano molte informazioni su queste proiezioni di "Space Cruiser Yamato" del luglio 1977, ma qualcosa ho trovato:
Tra fantascienza e orrore, trapianti d'occhi in serie", di Fabio Pagan - "Il Piccolo di Trieste" 10 luglio 1978 
"Fantascienza per bambini" - Libertà 11 luglio 1978 
"La Terra ha i giorni contati" - "La Sicilia" 16 luglio 1978
“Space Cruiser Yamato” - “Cinema, mensile di attualità cinematografica: speciale fantascienza” n° 5 ottobre 1978
"L'incrociatore spaziale" - "Perry Rhodan" n° 43 1 agosto 1979

Ma quale versione venne proiettata?
Senza dubbio quella in inglese della durata circa di 98 minuti, lo affermo con certezza in quanto la durata è riportata nell'articolo della rivista  “Cinema, mensile di attualità cinematografica: speciale fantascienza” dell'ottobre 1978. Ho recuperato solo una versione, sempre in inglese, di soli 85 minuti (vedasi l'immagine sopra), quindi mancherebbero 10 minuti.
Come reagirono i (pochi) spettatori italiani di "Space Cruiser Yamato"?

Tra fantascienza e orrore, trapianti d'occhi in serie", di Fabio Pagan - "Il Piccolo di Trieste" 10 luglio 1978 


L'articolo de "Il Piccolo di Trieste" sul Festival di Fantascienza di Trieste dedica poche righe a "Space Cruiser Yamato", che comunque ne testimoniano la proiezione.

Edit del 22 gennaio 2023:
Aggiunto un quinti articolo che ieri avevo dimenticato di inserire, la testata è quella di "Perry Rhodan", il  n° 43 del primo agosto 1979. 
Ipotizzo che la casa editrice fosse la medesima, in quanto l'articolo è pressoché identico, se non appena più lungo, posso immaginare che nella prima stesura dell'ottobre 1978 dovettero tagliare qualche riga per motivi di spazio.




"Fantascienza per bambini" - Libertà 11 luglio 1978 
Poche righe anche sul piacentino la "Libertà", immagino riprese dal quotidiano triestino del giorno prima.



"La Terra ha i giorni contati" - "La Sicilia" 16 luglio 1978

Un po' meno stringato fu il report de "La Sicilia", che non lesina complimenti agli animatori nipponici, con  qualche particolare in più sulla trama e qualche nome.





“Space Cruiser Yamato” - “Cinema, mensile di attualità cinematografica: speciale fantascienza” n° 5 ottobre 1978

Ma l'articolo più dettagliato dei quattro è quello del numero di ottobre di "Cinema", che pubblicò uno speciale proprio sul Festival di Trieste del luglio precedente. Il fatto che fossero passate alcune settimane, in un'epoca totalmente analogica, permise un minimo di approfondimento sulla trama, una sinossi più estesa, ma forse non proprio precisa, infine l'inserimento degli autori e i dati tecnici.
Grazie a ciò si apprende che la versione vista a Trieste fu quella da 98 minuti, quindi in lingua inglese, questo perché Susumu Kodai, l'italico Drerek Wildstar", per questo film di montaggio made in Usa venne ribattezzato Jason Kodai. 
La trama non mi torna molto nella parte in cui si parla di Giove e del sole artificiale di Balan che cade dalla sua orbita direttamente sulla Yamato(!!!).
Avendo visto la versione in inglese del film e visto che il mio inglese è meno che scolastico, di certo potrei aver compreso male numerosi passaggi, se non fosse che incredibilmente nel 1978 venne reso disponibile a tutti un secondo documento, che illustra meglio la trama del film anche per chi non ha mai potuto visionare la versione di montaggio statunitense.
Ma su questo ci tornerò nel prossimo post.


Non mi pare che gli autori di "Space Cruiser Yamato" parteciparono anche alla creazione di Goldrake, cioè "UFO-ROBOT" dello scritto, ma non ho controllato tutti i nomi. Probabilmente, essendo giapponesi, alla redazione pensavano che facessero tutto sempre in comunità   ^_^
L'autore dell'articolo apprezza l'animazione fantascientifica animata giapponese, anche se la sua previsione del successo che questo film avrebbe avuto tra i ragazzini italiani non ebbe seguito, in quanto il film non venne mai adattato in italiano e proiettato nei cinema.
Direi che si fecero scappare una bella occasione di fare soldini con un film già assemblato (abbastanza malino...) e solo da doppiare dall'inglese.

 

"L'incrociatore spaziale" - "Perry Rhodan" n° 43 1 agosto 1979


Come scrivevo sopra l'articolo è appena appena più lungo, qualcosa in più sulla trama e qualche altro giudizio positivo rispetto all'articolo presentato nell'ottobre del 1978 nello speciale di "Cinema" sul Festival della Fantascienza di Trieste.
La cosa estremamente curiosa è che nell'agosto 1979 il film non poteva essere fruibile da nessuno, in quanto non venne mai adattato e doppiato per i cinema:
Il film ha una durata di quasi due ore (in realtà 98 minuti) che però, data la trama avvincente, gli stupendi colori ed i paesaggi affascinanti che propone, trascorrono sin troppo alla svelta.

Poi chissà, magari fu doppiato in italiano per il Festival di Trieste e la copia si è persa, mistero...  :]

1 commento:

  1. Grazie dell'apprezzamento ;)
    Direi che il lungometraggio proiettato a Trieste non l'ha visto nessuno.
    Infatti i giapponesi avevano assemblato un film da 145 minuti. mica 85 (quelli del cartonato) o 98 (il film di Trieste).

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