CERCA NEL BLOG

sabato 19 giugno 2021

"Star Blazers ... sos ... ai lanceri dello spazio" - Mondadori Giochi (1980) + prima trasmissione di "Star Blazers sulla "Svizzera Italiana" da "Gazzetta Ticinese" del 13 novembre 1980


Gioco in scatola mai visto da nessuna parte in quel periodo, ma neppure sul web, mi ha sorpreso esistesse. "Star Blazers" mi piaceva molto, ma non lo riuscì a seguire mai continuativamente, troppe cose da vedere   ^_^
La confezione è datata 1980, considerando che venne mandata in onda per la prima volta nel novembre 1980, direi che il gioco venne pensato e messo in vendita per la notorietà acquisita sul canale estero della Svizzera italiana, ma è una mia ipotesi.
Leggendo il regolamento la trama dell'anime non solo venne rispettata, a differenza di tanti altri giochi in scatola ispirati ai cartoni animati giapponesi, ma trasposta in un meccanismo ludico che rappresentava al meglio la missione della Yamato: 
raggiungere il pianeta Iskandar e tornare sulla Terra entro un anno, i combattimenti erano secondari, necessari solo per il compimento della missione primaria.

E come nel cartone anche nel gioco in scatola il tempo scorre, tenuto in settimane (ergo 52, ma in 26 mosse massimo), la Yamato, affiancata da due navi spaziali (unica modifica della trama animata), deve arrivare dall'altra parte del tabellone, evitare le tre ammiraglie spaziali di Gamilon e tornare sul pianeta natio morente prima che la vita su di esso scompaia. 
Chi impersonava Gamilon, invece, aveva come compito di impedire la missione della Yamato.
Due tipologie di armi (non con munizioni infinite) a disposizione dei due schieramenti, che permettevano strategie di gioco differenti.
Tabellone con zone non attraversabili (asteroidi) e zone che permettevano di accorciare il percorso (limite della quarta dimensione). 
Regolamento quasi del tutto chiaro, solo un paio di punti non immediatamente comprensibili.
Tra l'altro la Yamato era presente con un profilo di plastica su cui venivano incolla ti i due adesivi, la nave era lei, solo gialla. In tanti altri giochi i segnali erano desolatamente anonimi...
Pur non avendoci mai giocato direi che fosse un bel gioco in scatola.

Edit del 20 giugno 2021:
Avevo dimenticato di linkare un sito in lingua inglese in cui sono riportati sia questo gioco della Mondadori che quello nipponico:



Tra l'altro il giudizio sul gioco italiano non è entusiasmante, si vede che gli estensori sono più fan di me dell'anime  ^_^




La prima visone di "Star Blazers" venne effettuata dal canale della Svizzera Italiana dal novembre 1980. La fonte qui sopra proviene dalla "Gazzetta Ticinese":

Per il primo episodio non è specificato fosse l'inizio della serie, ma il giorno dopo è precisato essere il "2. episodio", quindi direi che non ci sia dubbio che la serie cominciò giovedì 13 novembre 1980 alle ore 18,50 che è giusto l'orario in cui ricordo che la vedevo.
Il problema era che in quella fascia c'era l'inferno di cartoni animati giapponesi trasmessi su millemila canali diversi contemporaneamente  ^_^



Il tabellone è diviso in esagoni, molto moderno per il periodo, in alto ci sono i numeri delle settimane che segnano lo scorrere del tempo, su cui posizionare e spostare ad ogni turno il segnalino con il pianeta, che forse rappresenta una Terra pulita/inquinata.
In alto a destra la partenza delle forze terrestri, con a capo la Yamato (più due vascelli di supporto).
In alto a sinistra Gamilon (scritto Gamilus) con i tre esagoni da cui partono le tre navi spaziali del Supremo Desslock..
In basso a sinistra il pianeta Iskandar (scritto Iskadal), in mezzo l'infinito spazio siderale.
Mi pare di notare che i colori e i disegni del tabellone che vogliono riproporci l'universo siano stati scelti per assomigliare a ciò che si vedeva nel cartone.



Particolare della partenza dalla Terra, con la sagoma della Yamato.


Vicino al nostro pianeta sono state piazzate tre zone denominate "limite della quarta dimensione", se la roulette ci regalerà un "1" vi si potrà entrare uscendone da una delle altre, in tutto cinque zone.


In mezzo al tabellone sono piazzati degli ostacoli che sono solo aggirabili, gli "asteroidi".


La flotta di Gamilas arriva dalla parte alta del tabellone, ed immagino avrebbe avuto senso distribuirla un vari punti, una nave che presidi Iskandar, una che raggiunga la Terra, visto che è l'approdo finale del gioco, e l'ultima a caccia della Yamato.


Vicino ad Iskandar ci sono altre due zone "limite della quarta dimensione", ergo, con un po' di fortuna (cioè un 1"1 con la roulette), si poteva entrare vicino alla Terra ed uscirne vicino ad Iskandar, e ovviamente viceversa.


Il gioco poteva vedere la partecipazione fino a sei giocatori, solo che ognuno si sarebbe dovuto occupare di una singola astronave (Yamato, 2 terrestri, 2 di Gamilon), rendendo meno agevole una strategia univoca. Ai tempi c'era sempre qualcuno che giocava per se stesso...
Tra l'altro, mentre le tre astronavi di Gamilon non potevano essere eliminate dal gioco, nel caso in cui fossero state "distrutte" tornavano alla loro base e potevao ricominciare la caccia, la Yamato non poteva essere eliminata (subiva delle penalità tramite le carte bianche), invece le due navi di supporto terrestri se perdevano uno scontro erano fuori dal gioco. 
Quindi il singolo giocatore delle due navi di supporto terrestri non è che fosse molto incentivato a sacrificarsi nipponicamente per la corazzata spaziale Yamato   ^_^


La "Mondadori Giochi" ci presentò anche una mini trama della serie televisiva, breve e corretta.

Il contenuto della confezione.

Quando la Yamato era colpita da un attacco gamilonese doveva essere pescata una delle otto carte qui sopra, che erano tutte penalità.


E' la Yamato, solo che è gialla   ^_^



Forse un piccolo sforzo la Mondadori lo poteva fare per i segnalini delle altre cinque astronavi, magari differenziando la forma di quelle gamilonesi...
Le due astronavi gialle sono quelle terrestri, ed usano missili emine di colore giallo.
Le tre astronavi di Desslock sono quelle verde, rossa e blu, e potranno usare solo le mine ed i missili del loro colore, quindi un numero limitato di armi, di cui potranno rifornirsi tornando a Gamilon.


Il segnatempo che va spostato sull'indicatore delle settimane.


La parte centrale serve per il movimento, la parte esterna per i combattimenti.


I missili con i quattro colori, i primi tre da sinistra sono di Gamilon (5 per colore), i missili gialli sono 15, ma le navi terrestri (gialle) sono tre.

Le mine erano ancora nella confezione, ergo non le ho tirate fuori, immagino siano divise nella medesima proporzione dei missili.


Sui bordi del coperchio, oltre a far bella mostra di sé la scritta "Star Blazers" si può leggere il rispetto della normativa sui giocattoli del 1979 e, più interessante, la dicitura:

1980 by YOSHINOBU-NISHIKA KI 

Pubblished by arraggement with Westchester Merchandising C.


Stranamente non è citato Leiji Matsumoto, ma solo il produttore Yoshinobu Nishizaki, i due avranno in seguito dissidi per i diritti del franchisee della Yamato. Ho cercato info sulla "Westchester Merchandising C", ma sul web non si trova nulla. Chissà se il gioco in scatola fu una semplice riproposizione di una versione non italiana, visto che vedemmo l'adattamento made in Usa forse statunitense?

Nova la disegnarono proprio maluccio...   >_<


Edit del 21 giugno 2021:

Per i fan della Yamato c'è anche questo post:

Raccolta delle cianografie del film "Addio Yamato" - 1978

10 commenti:

  1. Ciao grazie mille, gioco interessante. Devo provare a recuperarlo. Senti se li hai riesci a postare i cataloghi di Ravensburger, Mondadori eventualmente Salani ed Alma? Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, prego, è lo scopo del blog :]
      Cataloghi Ravensburger non ne ho, Salani neppure, ne ho uno della Alma Giochi.
      Dammi il tempo materiale di postarlo e lo inserisco ;)

      Elimina
    2. Finito ^_^

      http://imagorecensio.blogspot.com/2021/06/alma-giochi-catalogo-nuova-produzione.html

      Elimina
  2. Bello. Sono (quasi) convinto che il gioco sia un riproposizione di un boardgame straniero, probabilmente di provenienza non americana, quindi forse originale giapponese.
    Me lo fa pensare il fatto che la nave è chiamata Yamato e non Argo.
    Come sai la Yamato era la supernave da battaglia della flotta giapponese durante la guerra del Pacifico, nave ammiraglia di Yamamoto.
    La premessa dell'anime è che l'immenso scafo della Yamato sia ripescato e trasformato in una nave spaziale, ma nessuno mi toglie dalla testa che gli americani fossero un tantino perplessi nel proporre un cartone che magnificava la quintessenza navale del loro vecchio nemico, così la nave fu ribattezzata Argo, e con questo nome dagli USA rimbalzò in Italia.
    Naturalmente posso sbagliarmi. I segnalini dei personaggi mi sembra che siano ripresi deittamente dall'anime.
    Credo che Desslar/Desslok sia tratto dalla seconda serie, quando sceglie di risparmiare Susumo Kodai/Derek Wildstar pur avendolo a tiro di pistola (in quel momento il Supremo era molto più incazzato con l'Impero della Cometa che con i terrestri).
    Ma tu dove li trovi questi bellissimi pezzi? Mercatini? :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, ho dimenticato di linkare il sito (ora rimedio), ma c'è un sito (penso statunitense) che riporta sia la nostra versione che quella nipponica, e sono molto differenti.
      Trovo che l'adattamento americano della Yamato nipponica sia l'unico caso in cui un anime sia migliorato, non per i nomi farlocchi, ma proprio perché ci è stata evitata la retorica nazionalista giapponese con la "buona" nave da guerra che salva il mondo...
      Una mezzo da guerra non è mai buono, al massimo serve a combattere i cattivi, e i giapponesi (quanto noi) erano i cattivi ^_^
      Quando ho visto al cinema il film live della Yamato ho notato tutto questo pattume simil patriottico ed è stata la parte che non ho apprezzato per nulla.
      Mi viene l'orticaria, mi è bastato il servizio militare, dove nessuno faceva retorica militarista o nazionalista ^_^
      Prima di stilare il post mi sono riguardato velocemente le prime due puntate, ed anche nel doppiaggio italiano dicono "Yamato", non pensavo ;)
      Dessllock c'è anche nella prima serie.
      Ai mercatini (ho uno spacciatore poco esoso, anzi, molto economico) oppure su Ebay.
      In questo caso mi sono imbattuto su una vendita a basso costo, colpo di fortuna.

      Elimina
    2. D'accordo su tutta la prima parte del discorso (anche a me è bastato un anno di naja e avanza pure).
      Mi suona strano che le prime due puntate della serie usino il nome Yamato, io all'epoca ho visto prima, seconda e terza serie e mi ricordo che la nave era Argo. Forse è stato ridoppiato? Desslar/Desslok è forse il personaggio dell'animazione giapponese che mi piace di più in assoluto, parte come cattivo e poi si modifica, rivelando di essere molto di più. Bel personaggio.
      Il film live lo evito come la peste, perché guardandolo penserei continuamente a "Guerra fra Galassie" :D

      Elimina
    3. Il bello è che a militare quelli meno infoiati sul patriottismo erano proprio i sottoufficiali e gli ufficiali, qualche eccezione tra questi ultimi ^_^

      Guarda, ho proprio controllato prima del post, dicono proprio Yamato, ed è il vecchio doppiaggio della Svizzera Italiana :]
      Forse nel proseguo della serie cambiarono nome, ma all'inizio dicono Yamato.
      E' parso singolare anche a me.
      Il film live della Yamato merita, non paragonabile al casereccio Guerre Stellari nipponico :]

      Elimina
  3. Grazie dell'apprezzamento :]

    Visto che sei un fan della Yamato, magari ti stuzzicherà questo post:
    http://imagorecensio.blogspot.com/2015/02/raccolta-delle-cianografie-del-film.html

    RispondiElimina