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domenica 1 gennaio 2023

Stan Lee, la storia della Marvel nella vita di un creativo e uomo d'affari amato e controverso



TITOLO: Stan Lee, la storia della Marvel nella vita di un creativo e uomo d'affari amato e controverso
AUTORE: Abraham Josephine Riesman
CASA EDITRICE: Rizzoli Lizard
PAGINE: 493
COSTO: 25 
ANNO: 2022
FORMATO: 23 cm x 15 cm
REPERIBILITA': disponibile nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788817173544



Stan Lee fa parte di quei personaggi con cui da bambino hai avuto un imprinting ad un mondo di fantasia, qui sul blog ne tratto numerosi, dai cartoni animati giapponesi a "Guerre Stellari". L'aspetto curioso riguardo a Stan Lee è che il suo è stato un imprinting molto indiretto rispetto a tutti gli altri, di lui da bambino leggevo praticamente solo e quasi sempre il nome sui fumetti della "Editoriale Corno".
Di certo ho scoperto il suo viso dopo il suo nome, e quello che sapevo ai tempi era che lui, assieme ad altri (forse), aveva inventato tutti quegli stupendi supereroi, in primis l'Uomo Ragno.
Per me Stan Lee era, almeno all'inizio, l'artefice di tutto, ed è arduo cambiare opinione...
Col passare dei decenni ho capito che la storia non era proprio quella, ed il mio eroe dei supereroi aveva, ad essere buoni, la tendenza a dimenticare i meriti di chi assieme a lui o più di lui aveva creato quei mitici personaggi.
Sui quotidiani dagli inizi degli ani 90 ogni tanto trovavo qualche articolo sulle vicende economiche della Marvel e di Stan Lee, ed erano sempre notizie spiazzanti, ma erano news frammentarie, a cui le redazioni non davano continuità. Un po' meglio è andata da quando c'è stata la possibilità di ricevere informazioni tramite il web, magari da siti di fan della Marvel. Senza contare delle drammatiche notizie che si leggevano sugli ultimi anni della sua vita, dove, a contraltare del successo universale dell'universo supereroistico che aveva contributo a creare, si leggevano solo continue cadute personali, economiche e di famiglia.
Ho sempre voluto leggere qualcosa che riepilogasse la vita e le opere di Stan Lee, sui cui ero abbastanza ignorante, ma non volevo né una agiografia né un pamphlet scandalistico.
A novembre 2022 la Rizzoli ha tradotto questa biografia di Stan Lee ad opera della giornalista Abraham Josephine Riesman, pubblicata negli Usa nel 2022. Mi è parsa una buona via di mezzo rispetto ai criteri che illustravo sopra e l'ho comprata. 
Da non esperto della vita e delle opere di Stan Lee e di chi con lui creò i supereroi Marvel non sono in grado di accorgermi di eventuali errori nella biografia o prese di posizioni in malafede. L'autrice mi è parsa equilibrata, dando conto anche dei meriti di Stan Lee, ma facendo notare nel contempo pure le tante sue contraddizioni, in special modo riportando le numerose dichiarazione poi corrette nei decenni su chi avesse creato cosa...
Il libro è strapieno di aneddoti, e consiglio, per chi come me non conosce nel dettaglio tutti gli accadimenti, di andarsi a cercare sul web o su You Tube i documenti filmati, audio e di fumetti citati dall'autrice.
Avrei potuto riempire questa recensione di link dei fatti enunciati dalla giornalista, ma mi limiterò solo ad alcuni.
The new age of comics: come Joe Simon spiegava il metodo "Stan Lee" riguardo a Capitan America.
Funky Flashman: ovvero come Jack Kirby tratteggiò Stan Lee in un fumetto del 1972.

Stan Lee ebbe l'idea, a beneficio dei fan, di incidere su vinile una chiacchierata con il suo staff (Steve Ditko si rifiutò di parteciparvi):

I cartoni animati di Capitan America, i F4, Thor ed Hulk li vedemmo tutti da bambini, l'animazione era uno schifo (link: alla faccia di chi criticava gli anime...), ma erano pur sempre i nostri eroi!
Stan Lee. in occasione della messa in onda della prima serie, introdusse a suo modo Capitan America:

Facendo un salto alla fine del libro e anche della vita di Stan Lee si parla del video che linko, un video non simpatico: 

Da lettore del libro non esperto della vita di Stan Lee posso dire che dividerei lo scritto in due parti.
La prima, forse più interessante, fino a quando Stan Lee resta alla Marvel in ruoli creativi. 
La seconda, meno interessante e di certo più triste, da quando Stan Lee si sposta a Los Angeles per cercare di spingere (inutilmente) Hollywood ad interessarsi ai personaggi Marvel o ad altri creati da lui successivamente. 
In questo secondo frangente della sua vita è indubbio che si sia circondato di personaggi a dir poco discutibili, che lo hanno danneggiato (magari non economicamente) di certo in quanto a rispetto e salute. 
Poi c'è da dire che, se sbaglia sempre la scelta di chi ti circonda, non può sempre essere colpa degli altri... Per esempio, dico a caso, se sei un personaggio pubblico che è diventato straricco e famoso ed è entrato in politica occupando primarie cariche pubbliche, se il tuo braccio destro viene arrestato per corruzione di un giudice e il braccio sinistro per associazione esterna di stampo mafioso, si può almeno affermare che questo ipotetico personaggio non è stato bravo a sceglierli... lo stesso vale per Stan Lee, o si fidava troppo di chi lo incensava oppure ricercava chiunque potesse fargli fare soldi. E' ben spiegato che Stan Lee necessitava di ingenti fonti economiche, causa di numerosi problemi con la giustizia avuti dalle sue aziende, per soddisfare le spese folli di moglie e figlia.
Indubbio che la lettura di questo libro non può che modificare in peggio l'opinione sul personaggio Stan Lee, pur ribadendo che l'autrice non nega mai i suoi meriti e visioni di lungo respiro, quindi se uno/a è un suo fan sfegatato il libro potrebbe non piacere.
Per parte mia detesto che si prende i meriti altrui, e forse per questo motivo ho sempre procrastinato la lettura di qualsiasi cosa mi potesse conferma la prassi che Stan Lee aveva nei confronti dei suoi sottoposti e collaboratori.
Infatti nel 2009 comprai il libro "Kirby King of comics" di Mark Evanier della "Edizioni BD" e non l'ho ancora letto, ora posso rimediare alla lacuna.

Ogni capitolo ripercorre un periodo della vita di Stan Lee.



Riguardo al testo ho notato che più di una vota ci si riferisce all'autrice sia al maschile che al femminile. A me va bene tutto, ma almeno in uno singolo libro si decida il sesso di chi lo ha scritto  ^_^

 

3 commenti:

  1. Post veramente interessante e informativo.
    Mi sa che lo prenderò questo libro.
    Avrai già visto senz'altro quest'intervista ma te la lascio lo stesso.
    I ricordi svaniscono con l'ètà, ma mi sa che fra la folla osannante c'ero -ehm- pure io...

    https://www.youtube.com/watch?v=ZmhBTJO7atg

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    1. P.S.: vabé, per me la validità maggiore di quest'intervista è rivedere quanti alberi c'erano allora sulle mura e com'era piazza San Martino, ma pure vedere Max Bunker giovane e nient'affatto grasso ha il suo prezzo.

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    2. Si si, la conoscevo ^_^
      Quanto mi sarebbe piaciuto poterci essere pure io :]
      Riascoltare quelle parole, alla luce della lettura del libro, ne cambia un po' l'effetto...

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