Si è conclusa il 2 gennaio la mostra alla "Fabbrica del vapore" a Milano, in cui si potevano ammirare tonnellate di modellini vintage, giocattoli d'epoca, poster, cell, materiale editoriale italiano e nipponico. Una manna per qualsiasi appassionato un po' datato, ma non troppo ^_^
Mi sono recato alla mostra un sabato mattina di dicembre, appena prima dello tsunami Omicron, all'apertura c'era ancora poca gente (a fine mattinata si stava già riempiendo), ma mi ha fatto estremo piacere vedere, oltre ad un certo numero di attempati ex piccoli telespettatori dei cartoni animati giapponesi, una nutrita schiera di under 30 e pure qualche under 20, che forse aveva marinato le lezioni.
Piccolo aneddoto: mentre stavo ammirando (e fotografando) in religioso silenzio la mega vetrina con i pezzi di Goldrake, una under 30 di un gruppetto di amici ha proferito la seguente frase: "ah, Ufo Robot"
Al che, scherzosamente, non sono riuscito a non farle notare che mi aveva strappato il cuore dal petto e ci aveva camminato sopra con quel tono di sufficienza, valido per una qualsiasi annata del "Grande Fratello", ricordando a lei e al gruppetto che senza quel "ah, Ufo Robot", loro starebbero ancora a leggersi Tex e Topolino. Si sono fatti una risata e sono scappati, temendo, giustamente, potessi essere uno spostato. E' comunque apprezzabile che questi ragazzi e ragazze conoscessero il personaggio, cosa non scontata. Erano presenti anche turisti stranieri, anglosassoni.
E' questa la terza mostra di questa tipologia che visito, le precedenti furono la "Manga Impact" a Torino nel 2009 e la mostra trevisana "Giappone, dai samurai a Mazinga" nel 2015. Volendo fare un paragone tra le tre manifestazioni direi che la più bella fu quella di Treviso, sia per il numero di pezzi che per l'arredamento dei locali, c'è da dire che la mostra esponeva anche pezzi non inerenti i giocattoli, quindi era anche più culturale. La "Manga Impact" di Torino fu forse la più scarna, ma essendo stata la prima mostra di questo genere che visitai, mi colpì molto. Questa di Milano si è dimostrata una bella mostra (comoda da raggiungere), l'unica critica che potrei muovere è che i locali erano un po' disadorni, mancava totalmente l'atmosfera presente a Treviso, data dalla presenza di pezzi del medioevo giapponese, ma anche la bellezza della mostra di Torino, allestita al museo del cinema, quindi nella Mole Antonelliana. Peccato che la "Manga Heroes" sia capitata in un autunno con i contagi un costante aumento, forse farla in primavera sarebbe stato un periodo più favorevole per le visite.
Come ho commentato nella recensione del catalogo della mostra, i pezzi che più mi sono piaciuti sono state le brochure italiane dei cartoni animati giapponesi pubblicate dalla "Doro Merchandising" e dalla "ITB". Purtroppo non potrò commentare come vorrei il post (incluso evidenziare le brochure), perché nel inserire le 157 immagini ho commesso un errore esiziale, cioè le ho caricate dall'interfaccia errata, quindi il simpatico Blogspot me le ha caricate al contrario... (spiegazione) e di conseguenza non mi è possibile inserire neppure commenti tra una immagine e l'altra, quest'ultimo aspetto potrebbe non essere considerato un danno ^_^
Inoltre mi sono reso conto che al momento di scaricare le foto dallo smartphone al computer, il programma che si occupa di questa operazione ha deciso di cancellarne alcune... per esempio le foto ravvicinate con lo stampo della Fabianplastica o il primo piano della bellissima armatura rossa dei "5 Samurai" a grandezza naturale, per non parlare della moto di Hiroshi Shiba, di cui è rimasta solo una foto... T_T
Ha parziale compensazione per tutti questi imprevisti tecnologici inserisco tre brevi video.
Da Notare il tocco di classe audio degli organizzatori della mostra, complimenti per la OST :]
Una brevissima, troppo breve, carrellata dei tanti robottoni esposti.
Riavviso che le immagini sono caricate al contrario, quindi il percorso museale è anch'esso al contrario, all'inizio c'era la stanza con le due tute di Hiroshi Shiba trasformato e la sua moto. Chiedo venia per l'errore.
Meraviglia
RispondiEliminaMolto meravigliosa :]
EliminaPeccato che del Grande Mazinga mancavano una marea di modelli. Anche per Goldrake si poteva aggiungere una zona con altri pezzi vintage, in Italia è pieno di collezionisti che hanno di tutto. Comunque sia bella mostra, peccato per il Grande.
RispondiEliminaIo ci sono stato l'ultimo giorno e c'erano anche tanti bambini portati dai genitori, bella iniziativa
RispondiEliminaSi, è bello vedere visitatori più giovani del target teorico della mostra.
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