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domenica 4 aprile 2021

"L'invasione dei nipponanimati", di Giorgio Buscaglia - "TV Video, la tua televisione" marzo 1984


Stavolta presento un articolo di una testata che è tra le nuove scoperte dell'ultima aggiunta di articoli all'Emeroteca Anime del 30 gennaio: "TV Video, la tua televisione".
Testate come questa dimostrano quante fonti teoricamente ci sarebbero ancora da testare, quanto materiale interessante ci sarebbe da leggere, ma che resta pressoché introvabile.
L'articolo consta di ben tre pagine ed una colonna, comprensivo di varie tabelle sul genere di cartoni del periodo, il tono in alcuni punti è abbastanza impressionante, considerando che eravamo nel 1984...
L'autore rispolvera tutte le accuse, in gran parte infondate, che tra il 1979 e la primavera del 1980 vennero riversate sui cartoni animati giapponesi, ma forse con questi anni passati, si potevano fare delle valutazioni più posate.
Il titolo fu una bella occasione persa di eseguire un piccolo scoop in Italia, magari cercando informazioni che nel 1984 erano più facili da reperire rispetto a cinque anni prima, quanto sarebbe stato encomiabile leggere "L'invasione degli ANIME", invece si inventarono questo bel "NIPPONANIMATI"  ^_^
Il sottotitolo rende già l'idea il tono delle successive colonne:
"Ritornano all'attacco i giapponesi con i loro cartoni tutto sesso e volenza. Il loro obiettivo è conquistare il mercato mondiale. Ma gli americani non restano a guardare."

Probabilmente mi accontento di poco, ma resto ancora sorpreso nel leggere scritti come questi, magari sarebbe bastato fare una telefonata, in qualità di giornalista, all'ambasciata giapponese per avere qualche delucidazione sul tema, ed evitare si mettere assieme tante imprecisioni.
C'è a dire a onor del vero e dell'autore, che ci viene risparmiata la bufala dei cartoni animati fatti al computer, visto che mi apre di intuire che l'articolo fu un reportage dalla Toei di Tokyo, quindi videro materialmente il processo produttivo fatto a mano.



Tralascio l'incipit sulle paure/difficoltà nipponiche che non ho capito, per passare alla ricostruzione delle polemiche tra il 1979 ed il 1980 contro i cartoni animati, che poi sarebbe uno dei temi che ho sviluppato abbastanza capillarmente su questo blog  :]
E' vero, nel 1978 ci appassionammo ad eroi con il maglio perforante, anzi, proprio oggi è il 43esimo anniversario di quel 4 aprile 1978.
Non mi pare che corrisponda al vero che nell'autunno del 1979 orde di mamme inferocite chiedevano la morte dei supereroi animati nipponici, iniziavano a montare alcune polemiche, ma non nei termini descritti.
Mentre la terza domanda non merita neppure una risposta... non mi è chiaro se volesse essere una battuta, ma quella del bambino che si butta dalla finestra inebetito dai cartoni animati giapponesi era una fake news... 
Nel luglio del 1980 un bambino rimase soffocato giocando a Goldrake, nessuno si buttò dalla finestra, purtroppo sono incidenti che sono sempre capitati, sia giocando a l'Uomo Ragno che a Tarzan:

Mi urta fin dover specificare che mai un bambino avrebbe aspettato i componenti per Goldrake, visto che era Jeeg ad attenderli... 
Ho cercato la "Jatsunoko Production", ma non esiste... mentre la "Tsuburaya Production" direi che si occupasse di tokusatsu, cioè telefilm, non di anime. 
Gli altri tre nomi di case di produzioni sono corretti.
Non saprei bene come valutare le informazioni sulle buste paghe degli animatori, io tenderei a ritenere che non tutte le ore lavorate venissero pagate dalle case di produzioni giapponesi, ma bisognerebbe capire le fonti dell'autore.
Magari qualche accompagnatore nipponico gli raccontò cose a caso.

Sinceramente non mi pare che il "Galaxy Express 999" ripercorresse le gesta dei pionieri americani... boh... sarò io a non averlo capito...
L'autore si recò negli studi di produzione giapponesi nel periodo in cui Arale primeggiava negli ascolti delle emittenti giapponesi, quindi nel 1983?
Anche se in Giappone la serie iniziò nel 1981 fino al 1986.
Si leggono info che mi paiono corrette di fianco ad altre un po' approssimative, tipo non aver spiegato che Arale derivava da un fumetto, se fosse stato scritto "manga" avremmo letto un altro piccolo scoop.


Beh si, l'era dei Mazinga era terminata, ma poi ci sono i nostalgici (in senso buono) di ritorno   ^_^
In questa parte si spiega come era organizzato il lavoro delle case di produzione, e non si fa mai accenno al computer, per fortuna.



Interessante la cronaca degli scioperi dei produttori statunitensi di animazione contro i prodotti giapponesi, anche se questi venivano importati dai tempi di Tezuka con il suo Kimba.

Ho messo di seguito le quattro tabelle che riepilogano le serie animate statunitensi e nipponiche.
La più interessante è quella sugli anime, è l'ultima della quattro.
L'anno di produzione delle serie è spesso errato, anche di molto, ma eravamo nel 1984, arduo trovare fonti corrette, anche se andando in Giappone si sarebbe potuto chiedere direttamente a loro, altra occasione sprecata.


 

3 commenti:

  1. Non è che la "Jatsunoko" è la "Tatsunoko" con errore di trascrizione? Per confondersi tra una "j/J" e una "t/T" basta un segno di penna un po' malfermo o una fotocopia sbiadita.

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    1. Nell'articolo la Tatsunoko è già citata di fianco alla Jatsunoko.

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  2. E c'è pure la Jatsunoko che produsse Super auto Match 5 go go go :]

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