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mercoledì 5 dicembre 2018

Pubblicità dei distributori di programmi televisivi 1979/81: AB International ed altri meno noti



Il nome "AB International Export" credo non sia sconosciuto ad un fan dei cartoni animati giapponesi o di Jeeg.
Il nome "AB International Export", scritto coi caratteri dell'immagine appena sotto, escludo che possa essere sconosciuto ad un fan dei cartoni animati giapponesi o di Jeeg, quante volte lo avremo visto?



"AB INTERNATIONAL EXPORT" = inizia una nuova puntata di Jeeg robot d'acciaio!!!
Questo ero il collegamento del nostro cervellino di bambini, ma quali altri prodotti la "AB International Export"e le altre aziende rendevano disponibili per le tv private locali?
Ovviamente non solo cartoni animati giapponesi, ma i cartoni animati giapponesi sono quelli che mi hanno fatto notare le pubblicità sulla rivista "Millecanali".
Come scrivevo nel precedente post il mensile "Millecanali" era dedicato a chi si occupava di radio e televisione, non era una rivista di costume, era molto settoriale. Ciò non toglie che ci fossero articoli sui programmi televisivi o radio, ma il target era quello professionale degli addetti al settore.
Lo si evince indubbiamente da queste 9 pubblicità presenti dal marzo 1979 all'ottobre 1981, che non ho mai reperito in nessun altro quotidiano, settimanale o mensile, sia che trattasse politica o costume, sia che si occupasse dei programmi televisivi.
Le aziende che distribuivano film, telefilm e cartoni animati sapevano che tra i lettori di "Millecanali" c'erano anche i dirigenti di quella moltitudine di tv private locali esistenti tra il 1979 e il 1981.
Mi sono limitato a questo arco temporale perché prima del marzo 1979 non ho rinvenuto pubblicità simili neppure su "Millecanali", e dal 1982 nacquero vari network televisivi, che iniziarono a riunire le piccole tv private in agglomerati sempre più grandi. Poi Fininvest si pappò i due gruppi concorrenti, decretando la fine dell'epopea delle tv private locali...
La pubblicità della "AB International Export" è presente nel numero del marzo 1979, oltre al nostro amato Jeeg, che era il pezzo forte della pagina, con ben tre immagini, possiamo vedere in bella mostra anche "Ryu, l'uomo delle caverne", che poi ringiovanì in "ragazzo  delle caverne"  ^_^
Entrambi i cartoni erano pubblicizzati come le novità del 1979, e facevano parte di un gruppo di programmi in cui erano presenti anche "Dino Mech - Gaiking", che mi pare di aver capito dal web fosse il nome con cui la Toei lo distribuiva all'estero, ed "Il grande Mazinger".




Questo implica, a mio avviso, anche guardando l'immagine con Jeeg, in cui sono presenti ancora gli ideogrammi giapponesi, che questa pubblicità fu pubblicata prima o contemporaneamente all'adattamento italico di Jeeg, Ryu, Gaiking e il Grande Mazinga.
Questo farebbe della "AB International Export" la prima azienda distributrice di programmi che si tuffò nel  nuovo mercato degli anime, a cui va aggiunta anche la disponibilità di "Kimba il leone bianco".
Nella pubblicità si può leggere che "I programmi AB International sono peak-time", che leggo significhi nel gergo televisivo "da prima serata", cioè da buoni ascolti, e di certo con Jeeg ed il Grande Mazinga di ascolti ne fecero parecchi  ^_^

In quasi tutte queste pubblicità sono presenti degli avvisi minacciosi di ricorrere alla legge nel caso in cui qualcuno avesse fatto ciò che fecero con il Gundam, c'era proprio il far-west televisivo  :]


La  pubblicità sopra della "TFS tele films service" è del maggio 1979, contiene molti cartoni animati, ma nessun anime, si vede che i contatti giusti li aveva presi la "AB International Export".




A settembre 1979 la TFS cerca di correre ai ripari ed inserisce nel suo catalogo "Spectreman - il superman degli anni 80".
Le aggiunte italiche fanno sempre sganasciare   ^_^




Nel novembre 1979 la VDA (Video International Production) si faceva pubblicità mettendo in primo piano ben tre anime: "Judo Boy", "Daitarn III" e "Temple & Tam Tam".
Dato che "Millecanali" non era indirizzato ai bambini, ma agli addetti al settore televisivo, ciò dimostra quale potente traino di ascolti fossero diventati i cartoni animati giapponesi.
Una azienda come la VDA, che era sul mercato dal 1976 e forniva ben 106 emittenti, usava i personaggi degli anime come biglietto da visita.
Da notare come anche Banjo abbia sulla spalla destra il nome della serie ancora in giapponese.





Nella pubblicità del dicembre 1979 di "Fiamma Tivù ", troviamo la serie "Chuck Castoro", senza il "Don", ma di nuovo Spectreman, che a settembre era distribuito dalla TFS. Ed infatti in quella pubblicità si può leggere che "Fiamma Tivù" copriva le zone di Piemonte, Lombardia e Liguria.




Nel marzo del 1980 la SEPI propone non solo dei programmi di successo, tra cui un solo anime (Kum Kum), ma un mini palinsesto da spalmare nell'arco della settimana, che viene battezzato "Programma 40".




Sempre nel marzo 1980 lo "Studio 21" metteva nei sui prodotti con più appeal due anime: "Getta G robot" e "Gackeen - il  robot magnetico".




Nel settembre 1980 la "Video Distributori Associati", che credo corrispondesse alla VDA della pubblicità del novembre 1979, metteva un Goldrake dietro a Liza Minnelli e Woody Allen. Niente male per un robottone giapponese, quindi "Atlas Ufo Robot", almeno per questa azienda, attirava clienti.
Ma quindi la "Video Distributori Associati" si occupò di vendere Goldrake alla televisioni private?
Oppure lo usarono, senza possederne i diritti, solo come specchietto per le allodole?





Chiudo con una pubblicità dell'ottobre 1981, con di nuovo la "Video Distributori Associati", che presenta "Daitarn III", "Judo Boy" e "Temple & Tam Tam", come la VDA della pubblicità del novembre 1979. Quindi direi che fossero la medesima entità dopo una piccola modifica al nome.
Da notare che in questo caso gli anime fanno parte solo dell'elenco, non godono più della centralità dell'annuncio pubblicitario.


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