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domenica 29 dicembre 2013

La creazione di Star Trek, la nascita della serie classica raccontata dall'uomo che l'ha creata



TITOLO: La creazione di Star Trek, la nascita della serie classica raccontata dall'uomo che l'ha creata
AUTORE: Stephen E. Whitfield, Gene Roddenberry
CASA EDITRICE: Ultimo Avamposto
PAGINE: 314
COSTO: 15€
ANNO: 2004
FORMATO: 21cm x 13cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9771594188016

Molti sono i libri il cui soggetto è Star Trek, titoli che prendono in esame una singola serie o tutte assieme, che raccontano l'epopea spaziale di un universo avvicinatosi ad essere reale nella nostra fantasia,  non mancano le enciclopedie più o meno complete, ma questo libro del 1968 è una testimonianza quasi in tempo reale scritta assieme a Gene Roddenberry. Infatti Stephen E. Whitfield seguì tutte le vicissitudini della prima serie, raccontando in questo libro le idee innovative di Roddenberry, che le case di produzione americane non condividevano, in quanto per loro una serie tv di fantascienza doveva essere in primis dedicata ai bambini, e comunque non poteva avere contenuti seri, doveva essere solo svago. Altrimenti il rischio sarebbe stato quello di avere una odiens bassa con relativo mancato introito pubblicitario (cosa che in realtà poi avvenne durante la prima trasmissione), e questo fu l'handicap che la serie subì fin dall'inizio: un budget limitato.
La casa di produzione accettò di produrre le prime puntate di Star Trek diffidando delle idee di Roddenberry, e quindi non investirono grandissime cifre. A dire il vero Roddenberry tendeva a sforare il budget stabilito per ogni singola puntata, proprio perchè la sua fantasia lo spingeva a cercare di rendere più reali possibili le sue idee. Queste due problematiche causarono una certa insicurezza riguardo la sopravvivenza della serie, e fu solo grazie ai fan, che tempestarono di lettere la produzione, se la terza (ed ultima) serie vide la luce.
Una delle cose che più ho trovato interessanti è che in questo libro Star Trek non ha futuro. Non c'è ovviamente traccia del successo che nascerà qualche anno dopo, l'autore scrive di questa serie per elogiarne l'originalità, racconta una marea di aneddoti interessanti, sommati alle testimonianze degli attori e dello staff, ma non esiste ancora il mito Star Trek.
Tutti i libri successivi devono sempre partire da una analisi del successo dell'universo Star Trek, questo istant book del 1968 non sottostà a quest'obbligo.
Gli attori sono non sono ancora eroi conosciuti in tutto il globo, le trovate scientifiche come il teletrasporto o i phaser hanno un valore solo inseriti in questa serie, non esisitono film, prequel o sequel, Vulcaniani o Klingon sono parole quasi senza senso.
Questo libro non racconta di un successo planetario, ma solo di dell'idea innovativa di questo tal Gene Roddenberry.
Riporto un paio di righe di "Quale futuro per Star Trek?":
E' impossibile predire, a questo punto, che cosa succederà. Se Star Trek terminerà davvero alla fine di gennaio, milioni di spettatori piangeranno la sua morte. 
Anche se succedesse, l'astronave lanciata da  Roddenberry e guidata da un equipaggio straordinario non lascerà la scena senza qualche strascico dietro di sè."
Ecco l'indice del libro, da notare che "Quale futuro per Star Trek?" a pagina 305 viene scritto quando ancora la terza serie deve essere mandata in onda, e lo sarà in una fascia oraria differente da quella delle due precedentei, cosa che ne causerà la chiusura per bassi ascolti.





venerdì 27 dicembre 2013

Catalogo giocattoli Standa allegato a Topolino - Natale 1980



Quale periodo migliore per un catalogo di giocattoli se non quello natalizio?
Quindi ecco i regali che avremmo voluto allora, e che se ci avessero regalato oggi non ci avrebbero di certo schifato.
Il catalogo riportava nella parte superiore una storia a fumetti dal titolo "Zio Paperone e il castello del commodoro", l'ho eliminata per rendere più chiare le scan.
Al catalogo era abbinato un concorso a premi di Topolino, la cui scadenza (6 gennaio 1981) permette di identificarne precisamente il periodo natalizio a cui fa riferimento.
Per partecipare al concorso bisognava comprare giocattoli alla Standa per un valore minimo di 15000 lire T_T


martedì 24 dicembre 2013

"Questo Mazinga robotizza i nostri ragazzi", di Duilio Tasselli - Oggi (settimanale) aprile 1980



Gli ormai famigerati 618 genitori di Imola (che i 300 di Sparta gli fanno un baffo...) hanno avviato la valanga giornalistica contro i "cartoni animati giapponesi". Anche questo articolo nasce dalla loro petizione ( I genitori di Imola ), non è tra i più virulenti che ho postato. Ribadisce i soliti luoghi comuni, ma il giornalista ha almeno il buon senso di interpellare un vero esperto di fumetti, Oreste del Buono (direttore per 10 anni di Linus).  Probabilmente Oreste del Buono poco sapeva di anime e manga, ma comunque ne sapeva di più dei genitori di Imola e degli altri giornalisti. Memore delle polemiche passate contro i fumetti in generale, una parte dei quali considerati anch'essi violenti, ripetitivi e diseducativi.

Il sommario sotto al titolone si premunisce di informarci che si sono rivolti a degli esperti.





Barbie al mare - Biblioteca di Barbie 3 (1976)



Terza avventura dell'eroina del dolce far nulla, la fancazzista per antonomasia, la reginetta del bengodi consumistico, coadiuvata dagli immancabili Ken Barbie e Skipper.
Questa volta i tre, assieme ad altri dua amici, sono in vacanza, cioè una giornata come tutte le altre, cambia la location: il mare.
In quanti lavori da servetto Ken verrà impiegato? L'unica certezza è che Barbie non se lo porta dietro per la compagnia... o forse si?

Le illustratrici sono sempre Dolly e Gloria, i disegni li trovo carini.


Go Nagai Robot Collection 05 Duke Fleed



Quinta uscita integra, per ora tutto ok, tranne per il quarto numero dove mi son ritrovato due braccia sinistre del Mazinga Z... vedere per credere...
A tal proposito mi son recato al negozio della Yamato Video a Milano, facendo notare la questione inerente il mio Mazinga Z bi-mancino, mi è stato risposto che loro hanno solo dato la licenza alla Fabbri Editore, non hanno nessun ruolo nè sulla parte editoriale (cioè il fascicolino-ino-ino) nè sui modelini. Lo specifico perchè fino ad ora ero convinto del contrario.
Tornando a Duke Fleed direi che per assurdo è dipinto meglio questo modellino, molto più piccolo (8 cm di altezza), rispetto i precedenti robottoni più alti e massicci . Ribadendo che non sono un esperto in modellini la sua colorazione mi sembra quasi perfetta (lo è il mio pezzo), mentre trovo discutibile la sua posa. Quanto penso ad Actarus in tuta spaziale lo vedo alla guida di Goldrake, oppure in volo mentre si trasforma, non con un'arma in mano, anche se durante la serie la usa. Questa posa mi ricorda i soldatini in plastica del farwest che avevo da bambino, sembra un pistolero...
Di conseguenza trovo personalmente innaturale anche la posa della copertina del fascicolino-ino-ino: viso imbronciato; fisico esile; nel totale pare anche più giovane; bacino protratto in avanti e testa all'indietro.
Sarà di certo fedele al manga (che io ho letto tanti anni fa a scrocco), ma per i potenziali acquirenti nostalgici (sempre in senso buono) è quasi uno sconosciuto.

La foto non è il massimo, ma, oltre a non essere un collezionista di modellini, non sono neppure un fotografo ^__^



Il fascicolino-ino-ino-ino contiene:

Pagina 2, la trama in breve del manga con lo scontro tra Goldrake, Mazinga Z ed il Grande Mazinga;
Pagina 3, vari disegni tratti dal manga;
Pagina 4, la trama in breve del manga in cui c'è lo scontro tra Goldrake ed il Grande Mazinga (con la presa in ostaggio dei membri della Istituto del dottor Procton);
Pagina 5, immagini del manga;
Pagine 6 e 7, prosecuzione della rubrica "La galassia dei giganti";
Pagina 8, brevissimo accenno della storia di Actarus/Duke Fleed, più la riproposizione in bianco e nero del disengo in copertina, più l'immagine del modellino appena comprato;
Pagina 9, ancora altre immagini del modellino... ma se ho già il modellino tra le mani, cosa cacchio me ne frega di vederne delle immagini?!
Pagina 10, breve trama del manga di Mazinkaiser! In cui non mi pare sia presente Duke Fleed... in un qualsiasi forum sarebbe un clamoroso Off-Topic... qui è un OT a pagamento;
Pagina 11, replica del disegno di Duke Fleed presente in copertina..

lunedì 23 dicembre 2013

Entertainment Bible N. 48 Super Robot Daizukan



Perchè comprare un libricino (formato 17cm x 11cm) tutto scritto in giapponese con un po' di immagini a colori e tantissimi disegni in bianco e nero?
Intanto per il prezzo, se lo si trova sotto i 20 euro penso sia un buon affare.
Poi per i disegni, sebbene in formato mini.
Infine perchè è una bibbia, e questa è una religione che ancora non ha ucciso nessuno.
La pubblicazione è del 1992 (fonte Encirobot), ed ai tempi era veramente la bibbia della trilogia gonagaiana, oggi penso sia stata superata da altre pubblicazioni dei primi anni 2000. Le prime 16 pagine sono a colori, le altre sono in bianco e nero e contengono i disegni di tutti i personaggi delle tre serie (buoni e cattivi), oltre ad un po' di mecha dei cattivi.
Non c'è dubbio che, oltre allo scritto che non comprendo, la parte più interessante siano i disegni preparatori dei personaggi e dei mecha.
Le pagine a colori non contengono nulla di particolare, tranne le pagine 16 e 17, che trovate più in basso.


domenica 22 dicembre 2013

Il cosplay, tra immaginazione e realtà sociale



TITOLO: Il cosplay, tra immaginazione e realtà sociale
AUTORE: Rebecca Adami
CASA EDITRICE: Marco Del Bucchia Editore
PAGINE: 140
COSTO: 12 €
ANNO: 2009
FORMATO: 20cm X 12cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9788847103818

Il saggio di Rebecca Adami è stato pubblicato nel 2009, presentato alla fiera di Lucca del 2010, che visitai, ma la cui presentazione mi persi. Proprio nel senso che mi persi del tutto la pubblicazione del libro... ho scoperto la sua esistenza nel 2012 e son riuscito a recuperarlo solo a Lucca nel 2013... a chi fosse interessato alla lettura consiglio la spedizione a casa tramite l'acquisto sul sito della casa editrice, che è così piccola che non viene distribuita fuori dalla sua zona, non di certo a Milano.
Premesso ciò questo è uno dei pochi libri che affronta la tematica cosplay ( Saggistica cosplay ), ed in maniera inusuale si propone in contrapposizione (non violenta) con la tesi di un altro saggio sul cosplay, quello di Luca Vanzella (Cosplay Culture, fenomenologia dei costume players italiani).
Secondo Vanzella (il cui libro ho letto quando fu pubblicato, ma che oggi non ricordo nei particolari) il cosplay è a tutti gli effetti una sottocultura, mentre per la Adami ciò non può essere affermato per il cosplay italico.
A questo scopo l'autrice sviscera il significato delle parole “cultura” e “sottocultura”, e dei contesti in cui sono usate, rammentandoci, tra l'altro, che per greci e latini la parola “persona” significava “maschera”. I termini “cultura-persona-maschera” sono, assieme a “gioco”, la base del cosplay”.
Il secondo capitolo riepiloga la storia della nascita del cosplay in Giappone, e del suo sbarco in Italia, soffermandosi sulle differenze esistenti nel fare cosplay tra le due nazioni. Nella parte finale del capitolo l'autrice spiega le varie fonti a cui ha attinto ( "Cosplay culture""100 % cosplay" più il web), e come ha proceduto “sul campo”, cioè alle fiere del fumetto, a cui va sommata la distribuzione (sia tramite web che ad una fiera) di un questionario e qualche intervista dal vivo.
Dopo i primi due capitoli introduttivi il terzo entra nel merito del tema del saggio, partendo dalla sua base: il costume.

domenica 15 dicembre 2013

Il manuale del Subbuteo



TITOLO: Il manuale del Subbuteo
AUTORE: Nicola Deleonardis
CASA EDITRICE: Edizioni Fag Milano
PAGINE: 224
COSTO: 29,90€
ANNO: 2013
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788866043546

Ogni tanto esce un libro che parla del Subbuteo, per ora ne ho comprati solo due, quando ho l'impressione che mi faccia rivivere quella magia del "panno verde", oltre a darmi delle informazioni interessanti.
Questo libro ci riesce, forse è un pelino caro, è vero che contiene un DVD con un'ora di documentario sul Subbuteo, però 30 euro non sono poca cosa...
Il libro riporta la storia del Subbuteo, racconta com'è nato il suo mito e come sopravvive oggi, con un occhio particolare all'Italia. Lo si legge in relativamente poco tempo, una lettura veloce, seppur piacevole, per questo ritengo che il prezzo sia un po' esagerato.
L'altro libro sul Subbuteo che ho comprato anni fa è "Subbuteo" di Daniel Tatarsky (lo consiglio vivamente, ed in seguito lo recensirò), che lo supera dal punto di vista informativo/storico, ma a cui manca la memoria italica, quella del Subbuteo a cui io giocavo, e ovviamente è privo di un DVD, che meglio di tutto riesce a far rivivere certe emozioni.
Una cosa che mi ha quasi commosso è stato leggere l'intervento di Andrea Piccaluga (campione mondiale juniores nel 1978! Un idolo!), ed anche vederlo (sia da bambino che da adulto), visto che nel DVD viene intervistato. Tra i miei tanti difetti penso non ci sia mai stata l'invidia (oppure uno dei miei tanti difetti è sopravvalutarmi...), neppure da bambino, ma Andrea Picaluga lo invidiavo. Vederlo sul catalogo del Subbuteo era un misto di invidia ed orgoglio. 



L'inventore del calcio in miniatura fu Peter Adolph, appassionato di ornitologia ed aspirante imprenditore, che nel lontano 1946 pensò ad un modo per giocare al calcio in casa. Mise un annuncio su una rivista per ragazzi per sponsorizzare il gioco, che in quel momento era solo nella sua mente, nulla era stato ancora creato, ricevette ordini per 7500 sterline!
Quindi, aiutato dai famigliari e dagli amici, si mise a lavoro, iniziando a dare al suo gioco il nome del falco lodolaio: Subbuteo.

giovedì 12 dicembre 2013

Go Nagai Robot Collection 04 Mazinger Z



Quarta uscita sempre integra (e comunque nel caso fosse stata rotta neppure ci si sarebbe potuti lamentare visto che nella copertina ha il braccio staccato), che è un miracolo per un robottone che nella serie a metà puntata era già mezzo rotto... sarebbe stata una bella citazione del film "Mazinga Z contro il Generale Nero" trovarlo tutto a pezzi, come finisce nel film.
Espletata la consueta dimostrazione dell'inferiorità di Mazinga Z rispetto al Grande Mazinga (così, tanto per ribardirlo), prima di parlare dei contenuti(?) del fascicolino-ino-ino-ino mi sembra più interessante focalizzarmi sul modellino.
Ribadisco che io non sono un esperto nè un collezionista, ergo anche se effettivamente ci sono delle sbavature nella coloratura o qualche imperfezione nel modelllino ci posso passare sopra.
La cosa che mi ha fatto sorridere, invece, di questo Mazinga Z è un refuso di montaggio, spero non presente in tutti i modellini!
Analizzando la posa si nota che è la classica del dopo agganciamento col l'Aliante Slittante (questa italianizzazione è una delle poche cose belle della serie), però con una piccola variante.
Si nota?



Vista? No?!

martedì 10 dicembre 2013

Un'avventura di Big Jim (1977)



Ben prima di Indiana Jones esisteva un personaggio che faceva dell'avventura il suo stile di vita, forse non aveva la cultura dell'archeologo, forse non aveva mai neppure aperto un libro, probabilmente non sapeva neanche leggere... comunque mangiava pane ed avventura tutti i giorni, pure durante le ferie!
Ed in questo cartonato ne troviamo la prova certa, perchè il nostro eroe si limita a partire per la montagna per "sfuggire dall'aria inquinata della metropoli", ma al posto di oziare, come avrebbe fatto Ken Barbie (che è il cognome di Ken), riesce, in sequenza rigorosamente cronologica:
ad insegnarci quali fiori si possono cogliere in montagna (a dimostrazione che ha un cuore gentile);
a mangiare dei fagioli in tegame;
a spaccare della legna;
ad insegnarci quali funghi sono pericolosi e quali non lo sono, impedendo a due bimbi di intossicarsi;
a salvare una madre (sposata) e si suoi due pargoli;
a salvare una mamma cerva (non la madre sposata...) e il suo cerbiatto;
a riconsegnare i figli della madre sposata al padre;
a disostruire il canale scolmatore di una diga (avesse fatto una vacanza nel Vajont...);
a prendere il sole.
Nella medesima frazione di tempo Ken Barbie avrebbe lavato tonnellate di piatti, aiutato Barbie a traslocare 3 o 4 volte (uno dei passatempi preferiti di Barbie), preparato feste per Barbie, guidato mezzi a motore per Barbie (cioè l'autista gratuito), etc etc etc...
A parte l'ironia nel raffrontare la squallida vita di Ken e quella avventurosa di Big Jim, trovo che i disegni siano belli, e mi pare siano del medesimo stile dell'album di figurine Panini e delle avventure narrate sui Topolino del periodo.

lunedì 9 dicembre 2013

"Goldrake ammazza dal video e nessuno si prova a fermarlo", di Nantas Salvalaggio - Oggi (settimanale) agosto 1980



Il titolo di un articolo è la prima cosa, talvolta anche l'unica (ne converrà chi ha mai letto La Gazzetta dello Sport...), ma in questa occasione al titolo fa seguito un articolo di rara violenza e totale disinformazione. E' vero che ai tempi non era facile trovare informazioni di prima mano su certi argomenti (ma in altri articoli che ho postato pur si trovano, a dimostrazione che non era impossibile), comunque un giornalista avrebbe anche potuto, per esempio, chiedere informazioni a qualche collega nipponico, oppure all'ambasciata giapponese.
Del triste soggetto dell'articolo ho già scritto ( Un ragazzo s'impicca per imitare Goldrake ), e riguarda la morte di un mio coetaneo avvenuta mentre giocava ad imitare Goldrake, ma questo articolo riesce a superare in virulenza gli altri due postati (che erano brevi) e fu scritto da un giornalista abbastanza importante: Nantas Salvalaggio.
Quindi è molto più indicativo di quanto i "cartoni animati giapponesi" furono presi di mira da gran parte dell'informazione.
Come per gli altri due articoli postati su questo fatto di cronaca ho cancellato sia il nome del bambino che il luogo dove accadde l'incidente.
"Satanasso, fosco e crudele eroe, dissennate avventure, overdose di violenza alla Goldrake", non è che rimanga molto altro da dire, se non che mi è venuto un dubbio. Il bambino che giocava a Goldrake (come Nantas Salavalaggio che da bimbo giocava a Tarzan) non poteva essere stato lasciato davanti alla tv a guardare "l'overdose di violenza alla Goldrake", perchè era estate, e il cartone non era in quel momento più in palinsesto. Magari mi sbaglio, forse ci sarà stata qualche replica, ma non credo proprio, non sarebbe sfuggito a nessun bambino del cortile.
Da notare ancora l'uso di termini come "overdose", in un periodo in cui la droga era veramente una piaga che vedavamo tutti i giorni, a voler avvicinare l'eroina a Goldrake, in base a cosa non è dato sapere...



The Hanna - Barbera Treasury, rare art & mementos from your favorite cartoon classic


TITOLO: The Hanna - Barbera Treasury, rare art & mementos from your favorite cartoon classic
AUTORE: Jerry Beck
CASA EDITRICE: Hardcover
PAGINE: 156
COSTO: 25/50€
ANNO: 2007
FORMATO: 29 cm X 26 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN: 9781933784281

Questo libro mi tentava ogni qual volta mi recavo in libreria, però nel 2008 costava intorno ai 50 euro, ergo ho sempre evitato di acquistarlo. All'ultima fiera di Lucca l'ho trovato a 25 euro ancora imbustato, e quindi mi son fatto tentare, ed ho fatto bene. Principalmente perchè è un bel libro (anche se del testo capisco ben poco...), belle immagini e bei "Treasury", e poi ho scoperto che su Amazon lo vendono a più di 150 euro!!! Con un picco di 260 euro!!!!!!!!!!!!!!!
I cartoni di Hanna & Barbera (che da bambino ero convinto fossero italiani, la qual cosa mi inorgogliva) mi hanno accompagnato fino all'avvento dei "cartoni animati giapponesi, ed in alcuni casi assieme a loro (Gli Impossibili, Space Ghost, gli Erculoidi, la Wacky Races). Erano intutilmente verbosi, statici, ci mostravano la quotidianità statunitense (non la nostra), con personaggi caricaturali (che sono le accuse mosse contro gli anime...), però erano divertenti, e l'affetto è rimasto. Un "Wilma dammi la clava!!!" o un "medaglia medaglia medaglia" di Muttley hanno ancora il loro valore. Questo libro ti permette di vedere e tenere in mano parte di quella magia ormai persa.
A causa della mia ignoranza in fatto di idiomi stranieri (e pure col mio non son messo troppo bene...) non potrò recensire il libro per i suoi contenuti informativi (a parte l'utilità della Timeline finale), mi limiterò alle immagini e ai suoi "tessssori" (detto alla Gollum).
A questo scopo, oltre alle immancabili scan, ho ripreso 5 brevi filmati in cui sottolineo in cosa consistono i "tesori" del libro.
Dopo ogni filmato posterò le immagini fino al punto in cui arriva il video.


                              


domenica 8 dicembre 2013

Guerre Stellari - Il grande gioco di fantascienza - Editrice Giochi 1977


Quando hai 8 anni e sei stato folgorato dal film di fantascienza più bello di sempre, cosa fai quando vedi il gioco in scatola del medesimo film?
Rompi i maroni per fartelo regalare, e quando alla fine ci riesci ti accorgi che è un brutto gioco, ma proprio brutto, tanto che non ci vuole giocare nessuno, neppure tu che lo hai tanto voluto... questi sono shock da cui non ci si riprende...
Ma perchè è così brutto questo gioco in scatola?
Intanto è il classico gioco dell'oca un po' modificato.
A quanto pare quando la Editrice Giochi (ma non solo loro) aveva i diritti per lo sfruttamento di un brand di successo non si sbatteva più di tanto ad inventarsi un gioco divertente. Tanto gli stupidi bambini lo avrebbero fatto comprare lo stesso ai propri genitori.
Cara Editrice Giochi, e cari "chi studiò questo gioco", vi ringrazio con 35 anni di ritardo per il vostro impegno...
E non è finita!
Apri il tabellone e ti ritrovi nomi a caso, ma con tutto il successo che ebbe il film possibile che non ci fosse uno della Editrice Giochi che lo avesse visto?!


                                   


sabato 7 dicembre 2013

L'uomo di Atlantide - 1980



Patrick Duffy, prima di imbarcarsi nella squallita operazione televisiva di Dallas, partecipò come protagonista ad un gran bel telefilm: "L'uomo di Atlantide.
Questo telefilm fa parte di quelli "mitici" delle prime tv private italiane, e per chi lo vide ai tempi conserva un forte valore nostalgico (sempre nel senso buono del termine), che forse ce lo fa sopravvalutare. Personalmente non l'ho più rivisto dal 1980, quindi resto col mio bel ricordo, e con questo cartonato, che ne ripercorre i primi quattro film del 1977, a cui seguì un'unica stagione televisiva.
Per compendio ecco la sigla tv.


                             



The art of Kiki consegne a domicilio




TITOLO: The art of Kiki consegne a domicilio
AUTORE:
CASA EDITRICE: Planet Manga - Panini Comics
PAGINE: 209
COSTO: 25€
ANNO: 2013
FORMATO: 30 cm X 21 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788863049756

Fino ad ora non avevo mai recensito un Art Book (nonostante ne abbia qualcuno rigorosamente jappo), perchè fino ad ora non era stato pubblicato un Art Book in italiano (per quello che ne posso sapere io), ad eccezione di una pubblicazione (mi pare della Mondadori) su Ponyo che era, però, dedicata ai bambini (con le sole immagini del film, senza approfondimento scritto), quindi non un "libro d'arte".
"L'arte di Kiki consegne a domicilio" esce quasi in contemporanea con la nuova edizione made in Lucky Red del DVD, che fa seguito all'uscita nelle sale cinematografiche del film di Miyazaki. Un film, che va ricordato, uscì in Giappone nel 1989, come nel 1989 uscì l'Art Book originale da cui è stato tradotto questo.
L'espositore che mi ha venduto questa pubblicazione mi ha anticipato che a gennaio dovrebbe uscire anche l'Art Book (anch'esso tradotto) di Totoro, pare proprio che si stia muovendo qualcosa, con qualche decennio di ritardo, ma meglio tardi che mai!
Questa qua sotto è la pubblicazione nipponica, che qualche anno fa avevo acquistato, da cui è stata tradotta quella l'attuale. L'edizione giapponese parrebbe con più pagine, in realtà sia il numero totale di pagine che l'impaginazione cronologica sono identiche, semplicemente la carta usata nell'edizione nipponica mi pare di qualità migliore, più spessa e lucida.
Avendole sfogliate entrambe posso affermare che la pubblicazione tradotta in italiano è identica, almeno nella parte grafica e di impaginazione (per la traduzione mi fido della Panini), a quella giapponese.



Jò Condor nelle sue più nuove e strabilianti picchiate! - 1976


Proprio in questi giorni l'attuale (per quanto ancora non è dato sapere..) presidente del consiglio ha citato una delle frasi più celebri di questo personaggio dei caroselli pubblicitari: "E che c'ho scritto, Jo Condor?"
Forse la classe politica dovrebbe astenersi da citare questi bei ricordi, perchè nella quasi totalità dei casi non fa altro che rovinarli...
Quella frase non fu l'unico tormentone (che grazie alla gradevole musica restavano ben impiantati nel cervello dei bimbi) creato dal personaggio Ferrero (pubblicizzava la Nutella, anche se indirettamente), personalmente quello a cui sono più legato è il "Gigante, pensaci tu!".
Premettendo che sono affezionato tantissimo al personaggio, obbiettivamente non è che i disegni fossero stupendi, fatto che rende ancora più insensate le critiche all'animazione seriale giapponese che sarebbero nate dal 1978 in poi.
Questo libro presentava otto nuove storie di Romano Bertola, strutturate nella stessa sequenza del cartone, di cui riporto un video, anche per mostrarne la qualità non eccelsa, comunque non superiore ai "cartoni animati giapponesi".

                             

Edit del 26 gennaio 2020:
Ho trovato il primo cartonato di Jo Condor e del Gigante:
Le avventure del gigante amico e di Jo Condor - 1974

domenica 1 dicembre 2013

Memoquiz Polistil base memoria e libro domande dal N° 1 - 1979



Ovviamente il Memoquiz Polistil non lo si può considerare un videogioco a tutti gli effetti, ma sarebbe più corretto il termine "gioco elettronico". Una specie di Sapientino più evoluto, che trasformava una tediosa lezione scolastica in una  tediosa lezione scolastica con l'elettronica al posto del maestro...
Sarebbe stata anche una bella idea se le domande avessero riguardato solo cartoni animati, fumetti e sport, purtroppo c'erano anche le materie scolastiche, non ultima la geometria e la matematica, proprio un bel divertimento!
Le regole del gioco erano semplici: si leggeva la domanda sul libricino, si sceglieva una delle quattro opzioni, si digitava il codice della domanda e la risposta scelta (A;B;C;D) e si riceveva un segnale verde con suono acuto per il SI, e un segnale rosso con una pernacchia per il NO.
Secondo me il suo solo valore attuale risiede solo ed esclusivamente nel libricino con le domande. In primo luogo perchè ci permette di capire ciò che gli adulti di allora pensavano che noi bambini e bambine avremmo dovuto sapere (e che io non sapevo).
In un certo senso anticipò i tanti test e quiz che gli alunni di oggi sono obbligati a fare, e non per gioco.
Inoltre tante domande delle sezioni meno seriose riportano ai ricordi personaggi ormai dimenticati.
Forse ai tempi il suo fascino poteva risiedere nel fatto che la domanda non te la poneva un palloso adulto, ma un "computer", lo stesso che da bambini iniziavamo a vedere nei film di fantascienza americani o sui fumetti.
Ecco la pubblicità di un catalogo della Polistil del 1980.


Edit del 6 gennaio 2016
Rece delle successive espansioni:
Memoquiz Polistil 1979/80 base memoria e libro domande dal N° 2 al n° 6

giovedì 28 novembre 2013

"Un ministero per Goldrake", di Silverio Corvisieri - "La Repubblica" 7/8 gennaio 1979



Questo articolo del (ai tempi) onorevole Silverio Corvisieri (pure di un partito di sinistra, Democrazia Proletaria...) scatenò l'offensiva contro i cartoni animati giapponesi, la Rai in seguito smise di trasmettere anime robotici o di qualsiasi altro genere a parte quelli tipo "Anna dai capelli rossi" e Heidi.
L'articolo lo si può dividere in due parti: nella prima si scaglia contro Goldrake, nella seconda avvia una polemica tutta interna alla commissione di vigilanza della Rai, di cui lui era membro.
Proprio il fatto di far parte della commisione di vigilanza della Rai gli dette quell'autorevolezza per poter ergersi a censore di Goldrake e compagnia, fancendo pure un'interpellanza parlamentare (evidentemente non c'erano altri problemi nell'Italia del 1979). Forse, visto l'aria che tirava in Rai nel 1979 (che è la stessa che tira oggi...), potevano esserci altre crociate in cui lanciarsi, però vincere facile piace a tutti. E a difendere Goldrake a quel tempo c'era proprio poca gente, tipo i bambini e qualche sparuto giornalista.
La cosa curiosa è che di Silverio Corvisieri ( link a Wikipepdia ) oggi ci si ricorda solo ed esclusivamente per questo articolo e per quella interpellanza parlamentare (e lui fece ben tre legislature!), una legge del contrappasso.
Legato a questo articolo c'è tutta una storia abbastanza articolata, per chi volesse conoscerla ed approfondirla rimando al sito "Rapporto confidenziale", ed in particolare all'articolo di Mario Verger che lo spiega perfettamente (c'è anche un'intervista relativamente recente a Corvisieri, in cui smentisce l'interpellanza parlamentare):
Silverio Corvisieri contro gli Ufo Robot

Edit del 27 marzo 2916:
Per completare il panorama, inserisco il link all'articolo di Nicoletta Artom:
"Chi ha paura di Goldrake Cattivo?" di Nicoletta Artom

Infine una mezza conferma di ciò che afferma Silverio Corvisieri a proposito del fatto che non fu mai fatta veramente la famosa interpellanza parlamentare su Goldrake:
Goldrake e Mazinga citati in Parlamento - febbraio 1981

Io qui mi limiterò a riportare il suo articolo, a titolo di testimonianza, che non può essere smentito...

Go Nagai Robot Collection 03 Great Mazinger



Terza uscita, tutto intonso!
Con la terza uscita il prezzo in edicola diviene quello che ci accompagnerà(?) per tutta le uscite: 12,99€.
Di nuovo l'edicolante mi ha detto che gli è arrivato solo questo pezzo, nonostante abbia avuto altre richieste oltre la mia.
Il fascocolino-ino-ino-ino resta tale anche con questa uscita, e ormai dispero possa migliorare:
Pagina 2, "il manga di Go Nagai";
Pagina 3, vari disegni tratti dal manga;
Pagina 4, "il ritorno del Dottor Hell" (continua la breve sinossi della trama del manga);
Pagina 5, immagini del manga;
Pagine 6 e 7, prosecuzione della rubrica "La galassia dei giganti";
Pagine 8 e 9, le armi di Great Mazinger;
Pagina 10,  un paio di curiosità sulla Fortezza delle Scienze e l'uscita del Great dalla base (sempre sul manga);
Pagina 11, disegno del Grande Mazinga.

Sul web leggo molte critiche riguardo al raporto prezzo/qualità dei modellini, ed io stesso critico l'inserto cartaceo, che è stato messo solo per giustificarne l'uscita in edicola. Sarebbe stato più saggio, secondo me, stimolare l'effetto nostalgico (in senso buono) anche tramite il fascicolo, visto che una parte degli acquirenti non segue l'animazione giapponese o i manga. Mi chiedo quanto questo ex bambino non appasionato di manga ed anime trovi interessante un fascicolo che non tratta quasi mai la serie animata, l'unica che lui (o lei) conosce!
Detto ciò trovo anche assai contraddittorio l'atteggiamento del fan dei vecchi robottoni, che ha passato anni a lagnarsi che nulla veniva pubblicato, ed ora che qualcosa succede stronca tutto senza ripensamenti.

Sempre ribadendo che non sono per nulla un esperto di modellini, la posa di questo Grande Mazinga mi pare carina, benchè poco "guerriera".



domenica 24 novembre 2013

Ufo Shado - Album figurine Panini 1973



Solo chi ha visto questo telefilm da bambino/ragazzo può capire quanto colpì l'immaginazione del giovane spettatore. Trasmesso dalla Rai agli inizi degli anni 70 anticipò Guerre Stellari nell'avvicinare i bambini degli anni 70 alla fantascienza, specialmente a rapportarsi con gli alieni, che ai tempi era sempre "brutti e cattivi".
Il telefilm durò purtroppo una sola stagione, lasciandolo senza il finale (gli autori avevano deciso di sostituirlo con "Spazio 1999"), però non mancarono i giocattoli ispirati alla serie, e non poteva mancare l'album delle figu!

Per compendio mi pare d'obbligo mettere la bella sigla d'apertura.


       


Presenze misteriose (volume 3, 1976) - collana "Il mondo dell'occulto" Rizzoli



TITOLO: Presenze misteriose (voulme 3) - collana "Il mondo dell'occulto"
AUTORE: Roy Stemman 
CASA EDITRICE: Rizzoli
PAGINE: 144
COSTO: 8€ (variabile)
ANNO: 1976
FORMATO: 26 cm X 21 cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet 
CODICE ISBN:

Ben prima della famigerata trasmissione Voyager di Rai 2 esisteva una pubblicazione che si può ben considerare il padre, ed anche la madre, spirituale del suo scientifico conduttore Roberto Giacobbo: 
"Il mondo dell'occulto".
La Rizzoli pubblicò dal 1976 al 1977 sedici numeri su tutto il mondo della creduloneria, dai fantasmi agli extraterrestri, passando per le religioni.
Benchè non guardi Voyager direi che il taglio della collana Rizzoli sia il medesimo della trasmissione Rai, argomenti pseudoscientifici infiocchettati da improbabili prove ed esposte da "esperti" plurilaureati in nonsochè.
Personalmente non credo a queste cose (tranne ad una qualche vità extraterrestre, ma solo a causa della grandezza infitina dell'universo, da qualche parte ci sarà pure un mezzo microbo!), quindi considero questa pubblicazione una miniera di assurdità, però fatta bene. Piena di foto (spesso d'epoca) a testimoniare i fatti accaduti(?), bei disegni a doppia pagina, un sacco di testo colmo di spiegazioni.
C'è da dire che se ti capita di sfogliarla da bambino gli incubi sono assicurati...
Come accennavo sopra furono pubblicati ben 16 numeri, io ne ho sette, due me li regalarono da bambino (e mi impressionarono assai) e gli altri 5 (tra cui questo) li ho recuperati alle fiere del libro usato.
Pur non essendo un esperto in merito direi che un buon prezzo per un signolo numero si aggiri attorno ai 10 euro, ma meglio se sotto a tale cifra, che è il prezzo a cui ho recuperato i sei numeri comprati. 

martedì 19 novembre 2013

Anime, guida al cinema d’animazione contemporaneo - riedizione 2013


TITOLO: Anime, guida al cinema d’animazione contemporaneo - riedizione 2013
AUTORE: Kappa Boys
CASA EDITRICE: Kappa Lab
PAGINE: 319
COSTO: 24€
ANNO: 2013
FORMATO: 24cm X 17cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788898002597

Quando al recente Lucca Comics and Games sono arrivato allo stand della Kappa Edizioni e ho visto questa copertina mi si è aperto il cuore!
Avevano pubblicato una nuova edizione aggiornata del primo libro italiano sugli anime!
Invece no.
E' una copia anastatica dell'edizione del 1993, di formato leggermente più piccolo, con identico contenuto, nulla in più.
Dopo l'iniziale dispiacere, sarebbe stato troppo bello vedere una nuova edizione con gli anime dal 1988 ad oggi, benchè mi rendo conto che sarebbe stato un lavoro immane, ho apprezzato la nuova pubblicazione.
Tralasciando lo scopo puramente speculativo della casa editrice, che si nota anche nel libro riassuntivo di Keiko Ichiguchi (pubblicare anche qualcosa di nuovo?), penso che sia giusto rendere disponibile un bel libro, ad un prezzo che non è proprio basso (proprio in virtù del fatto che è una copia anastatica di uno scritto di 20 anni fa), per tutti. Visto che sul web e alle fiere la vecchia edizione viene spesso venduta a cifre assurde.
Mi auguro, però, che la Kappa Edizioni non entri nel tunnel delle copie anastatiche o di operazioni similari (tipo il libro della Ichiguchi), sarebbe bello vedere pubblicato anche qualcosa di nuovo.


Eureka, tutto su Supergulp! - numero 7 luglio 1977


TITOLO: Eureka, tutto su Supergulp!
AUTORE:

CASA EDITRICE: Editriale Corno
PAGINE: 
COSTO: 5€
ANNO: Numero 7 luglio 1977
FORMATO: 26cm x 19cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN:

Nel 1977 la rivista Eureka (sempre edita dalla mitica Editoriale Corno) usciva con il primo numero (almeno penso) su "Supergulp!", per cercare di svelarne i misteri e presentarne gli autori. Allora "Supergulp!" ebbe un successo televisivo enorme, è vero anche che era l'unica trasmissione serale di cartoni animati, o meglio, di "fumetti in tv". Le alternative ai programmi per i grandi erano zero, e quindi "Supergulp!" fece il pieno di ascolti e scatenò piccole guerre familiari per la scelta del canale da vedere.
Il titolo del pezzo è "Mosè disse no a Supergulp", questo perchè nel 1975 ci fu una prima versione di questa trasmissione che si intitolava solo "Gulp!" (che io non ricordo di aver mai visto, nel 1975), ebbe anch'essa successo, ma la stagione successiva non fu replicata perchè la Rai indirizzò tutto il budget verso lo sceneggiato su Mosè.
Ed ora spazio all'intervista a Giancarlo Governi e Guido De Maria.


lunedì 18 novembre 2013

Alberto Bevilacqua VS Mazinga e Tekkaman - Corriere della Sera 14 aprile 1980



Ci tengo a far notare che l'articolo di Bevilacqua era a pagina due di quell'edizione, e mi pare che tra quelli che presento qui sia il più violento, ben più di quei cartoni animati giapponesi.
Quando son diventato maggiorenne (per alcune non lo sono ancora...) ho iniziato a comprare anche il Corriere della Sera, ma in tutti questi anni (anche se ormai non lo leggo da tempo) non ho mai letto un articolo di Alberto Bevilacqua. A distanza di tempo ho un motivo in più per aver fatto quella scelta.
L'articolo inzia, oltre al vantarsi dell'autore per il fatto che "lui l'aveva detto prima", con il solito tirar fuori i genitori di imola .

La parte sottostante è veramente un guazzabuglio di esempi d'attualità dell'epoca, messo tutto assieme, frullato e scritto, e meno male che Bevilacqua era uno scrittore...
"I sadici dagli occhi a mandorla"...
La cosa che mi colpisce è che la Bonino e Pannella sono ancora sulla scena politica, forse è per questo il paese è finito male, non a causa dei nippo-cartoons.


Catalogo Subbuteo 1978



Una volta le uniche due simulazioni del calcio erano il biliardino ed il Subbuteo, ed io preferivo ampiamente il secondo.
L'odore del panno verde, non assimillabile a quello dei campetti di cemento o di terra in cui giocavamo da bambini.
L'allestimento del campo, comprensivo di scocciatura delle porte per tenerle ferme.
Lo schieramento della squadra ed  il suo acquisto in negozio tra una moltitudine infinita di possibilità, la cui prima scelta cadeva sulla propria squadra del cuore.
Il pallone enorme e i vari accessori.
Ma soprattutto le sfide infinite e i litigi sulle regole più o meno adattate!
Una delle cose che più mi affascinava erano questi cataloghini con tutti gli accessori disponibili al momento, dove vedevi il campo da gioco diventato un vero stadio, leggevi dei vari tornei internazionali, cercavi di imparare una tecnica di tiro che non fosse il tiro della biglia... ma se si chiam "il gioco in punta di dito" cosa cacchio continui a giocare come con le biglie?!?!



domenica 17 novembre 2013

Il ragazzo e il libro: corso di aggiornamento (Gianni Rodari)


TITOLO: Il ragazzo e il libro: corso di aggiornamento
AUTORE: autori vari, con uno scritto di Gianni Rodari
CASA EDITRICE: Provincia di Milano, assessorato alla cultura
PAGINE: 158
COSTO: ?
ANNO: 1981
FORMATO: 21cm X 15cm
REPERIBILITA': Reperibile su internet
CODICE ISBN:

In un post precedente avevo inserito un articolo ( Dalla parte di Goldrake ) di Gianni Rodari che nel 1980 prendeva le difese di Goldrake e compagnia, articolo che negli ultimi anni è stato spesso citato sia sul web che sulla saggistica d'animazione. Dell'articolo venivano sempre riportate le solite dieci righe, quindi mi era venuta la curiosità di leggerlo interamente, ed ho così scoperto che quell'articolo era tratto da un testo più organico riguardante i bambini, le fiabe e il fumetto, ma in generale su come era cambiato il mondo della lettura per bambini in quegli anni, toccando anche l'allora spinoso argomento dei cartoni animati giapponesi, cioè Goldrake e Heidi.
Questo che presento è il libro in cui è ospitato tutto l'articolo di Rodari, che è molto interessante, facile da leggere e ancora attuale, forse dovrebbero leggerlo i genitori di oggi che ieri erano i bambini a cui si voleva vietare Goldrake.
Più volte Rodari insiste sul fatto che il fumetto, che è l'argomento base del suo discorso, sarebbe dovuto essere spiegato a scuola, e non considerato come una lettura da ignoranti. Il passo successivo riguarda la televisione ed i programmi per bambini, verso la quale Rodari fa il medesimo ragionamento.
Ho scannerizzato l'intero contributo di Rodari, che ritengo non necessiti di altri miei commenti.


Shang-Chi maestro del kung fu ("I figli della tigre") - Editoriale Corno giugno 1977


Tutti conoscono Iron-man o l'arrampicamuri, ed ora (prima mica tanto...) tutti conoscono "I Vendicatori" (conosciuti dalla massa italica come Avengers...) e pensano di sapere che Capitan America è il primo di essi (fu il quinto, o il sesto se si considera Hulk ancora un Vendicatore nel momento dell'arrivo di Capitan America), dove possiamo rifugiarci noi vecchi lettori della Editoriale Corno?
Shang-Chi maestro del kung fu!
A dire il vero da ragazzino non è che lo leggessi frequentemente, e non era neppure tra i miei preferiti (non aveva manco un superpotere...), mi incuriosiva il tratto del disegno, così differente dagli altri eroi  Marvel, oltre al fatto che era presentato in bianco e nero. Godeva della fama riflessa di Bruce Lee e dei film di arti marziali cinesi, trasmessi a tutte le ore dalle neonate tv private, era qualcosa di diverso, un po' come "Gli Eterni" o Kamandi.
Immagino che prima o poi ne faranno un bel colossal (magari pure bello) appioppandogli un saco di super poteri che in origine non aveva, e lo faranno confluire nei Vendicatori o nei Difensori, dubito negli Inumani, ma non si sa mai...
I numeri originali sono del 1975, ma la Raccolta è del 1977 (lo si legge nella quarta di copertina), e penso che io avrò letto una qualche giacenza di fine anni 70 o del 1980/81.


Ai confini della realtà ed oltre... Enciclopedia della fantascienza di Syfy, dalla tv al cinema



TITOLO: Ai confini della realtà ed oltre... Enciclopedia della fantascienza di Syfy, dalla tv al cinema
AUTORE: Michael Mallory
CASA EDITRICE: Rizzoli
PAGINE: 256
COSTO: 29€
ANNO: 2013
FORMATO: 31cm X 23cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788817067645

Prima regola: se c'è il signor Spock in copertina si compra.
Se poi il libro contiene il proprio immaginario fantascientifico di bambino, ragazzo ed adulto, si compra di sicuro.
Infine, se è scontato del 25% saresti un cojones a non comprarlo subito...
In questa enciclopedia parziale, visto che ovviamente non sono citati tutti i film e le serie fantascientifiche, ma solo quelle che a detta dell'autore sono le più importanti, le belle immagini hanno un peso preponderante. Lo scritto non manca, e non è a carattere saggistico, ma informativo, non mancano le curiosità.
Si inzia con il film di Georges Mèliès "Il viaggio nella luna", che nel 1902 inaugurò il filone fantascientifico con un cortometraggio di 14 minuti (nel 2011 è stato girato "Hugo Cabret", il film che ne racconta le gesta pioneristiche), e si prosegue più o meno in ordine cronologico, con l'unica eccezione rigurdante i remake. Quando c'è un remake di un vecchio film, questo è illustrato assieme al copostipite. La fine del libro arriva fino al 2012, quindi quasi all'oggi.
Direi che conosco il 99% dei film e delle serie esposte, e ne ho visto il 95%. Secondo me c'è qualche mancanza sul versante delle serie tv, tipo "Spazio 1999" e "Ufo Shado", probabilmente non inserite perchè il libro è di matrice statunitense.

Manuale Spaziale Tecnico Attivo di Capitan Harlock - 1979 (con articolo giornalistico del 1979)


I cartonati sugli eroi animati nipponici non mancano, sono tutti affascinanti, ed ognuno di noi ha i suoi preferiti, ma questo "Manuale Spaziale Tecnico Attivo" (e già il nome ti fa immaginarare chissà cosa) è anche tecnicamente encomiabile. Lo scopo ultimo era quello di costruirsi una Alkadia (ma non solo) di carta, in 3D!
Nel 1979 la computer grafica non esisteva, gli unici che ne erano convinti erano i giornalisti italiani(...), men che meno i programmi per il disegno CAD, quindi Elio Nebbia (che si occupò dello studio, progettazione e realizzazione grafico-artistica) fece un lavoro veramente stupendo.
Come anticipo di ciò che contiene il "Manuale Spaziale Tecnico Attivo" ecco il mini video sul mega paginone riguardante il nostro sistema solare (che permetteva al bambino di immaginare le rotte dell'Alkadia), che sono stato costretto a riprenderlo perchè una foto non sarebbe stata sufficiente per mostrarne la bellezza.


                              


giovedì 14 novembre 2013

Go Nagai Robot Collection 02 Ufo Robot Grendizer



Seconda uscita, niente di rotto!
Prezzo 9,99 euro in edicola. L'edicolante mi ha detto che il mio numero è l'unico che gli è arrivato, nonostante la grande richiesta, per fortuna che son stato il primo a richederlo!
Il fascicolino-ino-ino resta ino-ino-ino:
Pagina 2, inizio della trama del manga (non si parla dell'anime) disegnato da Megumu Matsumoto;
Pagina 3, immagini del manga;
Pagina 4, continuazione della trama del manga;
Pagina 5, immagini del manga;
Pagine 6 e 7, prosecuzione della rubrica "La galassia dei giganti" dal precedente numero;
Pagine 8 e 9, le armi di Grendizer;
Pagina 10,  un paio di curiosità (sempre sul manga);
Pagina 11, disegno di Goldrake.

Questo Goldrake è un pelino più alto del Jeeg, arriva a 13 centimetri, anche per la postura differente. La posa è un po' particolare, non saprei definirla, sembra quasi che stia in equilibrio, forse Acrtarus ha sbevazzato qualche liquore flediano...