Qualche anno fa ho passato in rassegna tutti i Telesette delle annate dal 1979 al 1982 in Emeroteca, cioè tutti quelli disponibili, trovando numerosi articoli, una gran parte di questi erano recensioni di serie, altri di commento.
Le recensioni delle serie animate giapponesi presenti su Telesette si possono dividere in due gruppi, quelle trasmesse dai canali nazionali e quelle dalle tv locali.
Nel 1979 ci sono solo recensioni di anime trasmessi dalla Rai, dal 1980 la redazioni predispose delle pagine informative nella sezione centrale con i programmi delle tv locali, in cui ogni tanto si dava conto della nuova, ma non necessariamente una novità assoluta, serie trasmessa da questa o quella tv locale lombarda/milanese.
Ovviamente l'edizione che ho consultato era quella milanese, quindi con le emittenti che vedevo da bambino.
Nel 1981 si possono leggere di nuovo recensioni dei due gruppi, Rai e tv locali, dal 1982 si inserisce un terzo gruppo formato dalla triade Italia 1, Canale 5 e Rete 4, tv private più o meno nazionali.
Le recensioni che ho trovato per il 1980 sono:
"E' in arrivo un falco superbolide" - Telesette 11/17 maggio 1980
"Si salvi chi può: arrivano i giapponesi" - Telesette 25/31 maggio 1980
"L'ape Maia ha una sorella", di Pitto Cantù - Telesette 6/12 luglio 1980
"Lupin III la fa sempre franca", di Pitto Cantù - Telesette 20/26 luglio 1980
"Daitarn III contro Joe Tempesta", di Patrizia Ricci - Telesette 27 luglio/2 agosto 1980
"Un Pinocchio giapponese", di Pitto Cantù - Telesette 3/9 agosto 1980
Non anticipo nulla, ma una menzione particolare per la precisione di Patrizia Ricci ^_^
Ribadisco che le recensioni non necessariamente indicavano un esordio assoluto, infatti la prima che presento è su Ken Falco ("E' in arrivo un falco superbolide"), l'articolo è della settimana dall'11 al 17 maggio, ma io vidi la serie nel 1979 e su "Antenna Nord", mentre in questo caso si recensisce la trasmissione su "Tele Milano", quindi successiva di alcuni mesi.
Sono abbastanza sicuro perché io "Tele Milano" la vedevo poco e male, mentre "Antenna Nord" era più visibile, inoltre le avventure automobilistiche di Ken Hayabusa fanno parte del primissimi gruppo trasmesso dalle tv locali milanesi assieme a Lupin III, Jeeg e il Grande Mazinga.
Inoltre nel maggio 1980 si era già in pieno tsunami mediatico contro l'animazione seriale giapponese in Italia, mentre "Antenna Nord" mandò in onda la prima assoluta di "Falco il super bolide" in un periodo più tranquillo per gli anime.
La recensione è abbastanza tranquilla, ovviamente l'adulto che ne scriveva non l'aveva mai visto, si sarà basato sulle brochure informative che le tv locali giravano alle redazioni delle riviste (quanto varrebbero oggi quelle paginette di carta!!!).
A parte la "diversità della tecnica di animazione" che non si capisce bene in cosa consistesse e l'italianizzazione della scuderia dei cattivi "Black Shadow", per il resto l'articolino ci dava informazioni ragionevolmente corrette.
Nel mio caso non posso testimoniare che ci fu un'invasione di giocattoli del team Saionji, altrimenti qualcosa a casa avrei di sicuro portato ^_^
La seconda recensione in realtà è più un annuncio di un'invasione:
"Si salvi chi può: arrivano i giapponesi" - Telesette 25/31 maggio 1980
Non c'è scritto, solo il titolo e una breve chiosa, ma dimostra quanto emittenti come "Milano TV" basarono il loro successo tra noi bambini sull'animazione giapponese.
Da notare che si fa cenno alle polemiche con quel "già oggetto di tavole rotonde".
"L'ape Maia ha una sorella", di Pitto Cantù - Telesette 6/12 luglio 1980
In realtà avrebbe avuto un fratellino, e pure sfigato...
L'autore dell'articolino si inventa un collegamento con l'Ape Maia, con la quale condividerebbe l'ape Regina come madre. Il giudizio sui disegnatori giapponesi è ottimo, nonostante le polemiche della primavera 1980, che traspaiono dalla bocciatura verso le serie robotiche, visti come negativi, mentre le atroci storie in cui si muoveva il piccolo fuco nipponico erano idilliache... si vede che come sempre chi scriveva gli articoli non si degnava di guardare manco mezzo episodio... per me l'Ape Magà era più violenta de il Grande Mazinga!
"Lupin III la fa sempre franca", di Pitto Cantù - Telesette 20/26 luglio 1980
Come già scritto sopra questa recensione di "Lupin III" su "Antenna Nord" fu quella di una replica, in quanto la prima assoluta risale agli ultimi mesi del 1979.
Nomi quasi giusti dei soci di Lupin, a parte per Jigen che viene chiamato per nome.
"Daitarn III contro Joe Tempesta", di Patrizia Ricci - Telesette 27 luglio/2 agosto 1980
Se mai potevano esserci dubbi sul fatto che gli autori degli articoli non conoscevano ciò di cui scrivevano, questi ci vengono fugati totalmente da Patrizia Ricci, che non ne azzecca praticamente una!
Immagino il bambino che avrà letto questa recensione a fine luglio 1980 comprendendo già all'epoca la china che avrebbe intrapreso il giornalismo italiano nel futuro :]
Daitarn III diventa il cattivo della serie, che quindi sarebbe la prima serie al mondo il cui titolo non identifica i buoni...
Addirittura la didascalia non lascia spazio ai dubbi: "Il robot nemico" O_O
La serie non mi pare proprio sia ambientata nel 1988, i Meganodi, che assieme al pianeta dove risiedono sono le due uniche cose giuste dello scritto, non sono guidati da Daitarn 3, ma soprattutto l'eroe che si contrappone ai Meganoidi (pilotando il Daitarn 3!) non è Joe Tempesta e non è neppure un agente segreto...
Mi pare che il nome di Joe Tempesta in sostituzione di Haran Benjo sia presente nella copertina del disco e nelle storie a fumetti delle riviste per ragazzi, ma nella serie Haran Benjo era chiamato Haran Benjo!
Sarebbe bello capire quali fossero le fonti dei giornalisti e perché mai non dedicassero 25 minuti del loro tempo per guardarsi un episodio prima di scrivere l'articolo.
"Un Pinocchio giapponese", di Pitto Cantù - Telesette 3/9 agosto 1980
Pinocchio è una delle serie che non ho ancora rivisto da adulto, non so neppure se sia stata editata ufficialmente.
Fumetti di Braccio di Ferro non è tuo genere? Quanto mi piacerebbe
RispondiEliminaCome bene predissero i latini "ubi maior minor cessat", cioè una volta che arriva Goldrake, tutti gli altri personaggi di prima cessano di interessarti :]
EliminaMi piacevano i cartoni animati di Braccio di Ferro, ma perché c'erano solo quelli.
I fumetti, invece, non li ho mai apprezzati, meglio Topolino o la Marvel.
Mi permetto di segnalare a Enzo (che comunque probabilmente già lo conosce) il blog Retronika che tratta appunto anche del Braccio di Ferro italiano e il cui autore (del blog) è uno dei massimi esperti per quanto riguarda i fumetti Bianconi, Alpe e Cenisio (BDF, Tiramolla, Geppo ecc.). Me lo permetto perché tutti i blogger che frequento per me sono degli amici (a volte anche di persona), ed è bello presentare i propri amici.
EliminaIn effetti la recensione del Daitarn non si può guardare... e li pagavano pure.
Si grazie caro. Già lo conoscevo...
EliminaLa controprova che sovente venivano scritti commenti e pure sinossi, senza aver mai visto un episodio della serie.
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